Venerdì notte, 3 febbraio 2012, l'aviazione militare israeliana ha lanciato un'incursione lungo tutta la Striscia di Gaza, colpendo a sud Shouka (Rafah) e Khan Younis, a centro nella zona di Nuseirat e a nord di Gaza, in Jabalia e Beit Lahiya.
Tre i feriti in Beit Lahiya, tra cui due bambini, diversi traumatizzati e molti edifici danneggiati.
Siamo andati in Beit Lahiya per fare visita alle famiglie coinvolte nell'attacco.
L'edificio colpito è un negozio, probabilmente un negozio di alimentari. E' completamente in pezzi. Una parete rimasta in piedi è inclinata e quasi sta cedendo.
Macerie, mattoni sparsi, un frigo per gelati, un armadietto aperto e scaffali riversati a terra insieme a bibite, frutta secca, buste di patatine e merendine.
Incontriamo una prima famiglia coinvolta nell'attacco.
Wadee Mahmoud Al-Ashquer, 3 anni, dormiva sotto la finestra della sua abitazione al momento dell'incursione. I vetri dalla finestra si sono riversati su di lui.
Ha il viso graffiato dalle schegge.
La seconda famiglia coinvolta abita a circa 30 metri dal negozio.
La maggior parte dei vetri delle finestre dell'abitazione sono crolatti.
Haya Fadel Taha, 3 anni, è rimasta ferita all'orecchio sinistro. Suo padre ci dice: "Ho preso mia figlia e sono uscito fuori, ho trovato un'ambulanza e siamo andati al Kamal Adwan Hospital. Siamo stati lì un'ora fino
a quando il dottore non ci ha rassicurato sulla situazione. Dopo il bombardamento l'elettricità è andata via e i miei bambini hanno iniziato a gridare".
Il terzo ferito in Beit Lahiya è un uomo di 32 anni, Mohammed Mostafa Saman. Mohammed è sposato ed ha due figli, un maschio e una femmina. Lo troviamo disteso su un divano con il piede fasciato. Anche lui è stato colpito dal vetro in frantumi di una finistra sotto cui dormiva. Ha avuto 7 punti, il dottore ha detto che potrà
toglierli dopo una decina di giorni.
Suo figlio di 4 anni, Feras, è traumatizzato. E' disteso su un divano sotto una piccola coperta ed i suoi occhi sono spaventati. La sua temperatura è alta, il dottore ha detto che la febbre è dovuta solo allo spavento.
Ci siamo poi diretti verso Jabalia. Qui un missile ha colpito la casa di Ammar Abo Warda. L'abitazione si trova vicino la scuola elementare di Jabalia Enazleh. I vetri della scuola sono crollati.
L'attacco è avvenuto verso le 2,15 del mattino.
Al piano terra dell'abitazione molte pareti sono crollate. Il secondo piano è in parte danneggiato, ma è possibile continuare a viverci. Il proprietario dell'abitazione ci ha riferito che l'ingegnere ha consigliato di lasciare la casa, perché l'attacco ne ha colpito le fondamenta, ma non la lasceranno perché non hanno un altro posto dove poter andare.
In Jabalia due donne, Najah Safy e Mona Gamem, hanno subito forti shock e molte case sono state danneggiate.
Questo è il bollettino, "lieve" rispetto agli altri, della notte di venedì.
Israele ha dichiarato nei suoi comunicati di aver voluto colpire fabbriche di armi, noi abbiamo visto sul posto che gli edifici colpiti sono un negozio di alimentari ed una abitazione.
Intanto, i caccia e gli apaches continuano a sorvolare il cielo sulla Striscia di Gaza.
Tre i feriti in Beit Lahiya, tra cui due bambini, diversi traumatizzati e molti edifici danneggiati.
Siamo andati in Beit Lahiya per fare visita alle famiglie coinvolte nell'attacco.
L'edificio colpito è un negozio, probabilmente un negozio di alimentari. E' completamente in pezzi. Una parete rimasta in piedi è inclinata e quasi sta cedendo.
Macerie, mattoni sparsi, un frigo per gelati, un armadietto aperto e scaffali riversati a terra insieme a bibite, frutta secca, buste di patatine e merendine.
Incontriamo una prima famiglia coinvolta nell'attacco.
Wadee Mahmoud Al-Ashquer, 3 anni, dormiva sotto la finestra della sua abitazione al momento dell'incursione. I vetri dalla finestra si sono riversati su di lui.
Ha il viso graffiato dalle schegge.
La seconda famiglia coinvolta abita a circa 30 metri dal negozio.
La maggior parte dei vetri delle finestre dell'abitazione sono crolatti.
Haya Fadel Taha, 3 anni, è rimasta ferita all'orecchio sinistro. Suo padre ci dice: "Ho preso mia figlia e sono uscito fuori, ho trovato un'ambulanza e siamo andati al Kamal Adwan Hospital. Siamo stati lì un'ora fino
a quando il dottore non ci ha rassicurato sulla situazione. Dopo il bombardamento l'elettricità è andata via e i miei bambini hanno iniziato a gridare".
Il terzo ferito in Beit Lahiya è un uomo di 32 anni, Mohammed Mostafa Saman. Mohammed è sposato ed ha due figli, un maschio e una femmina. Lo troviamo disteso su un divano con il piede fasciato. Anche lui è stato colpito dal vetro in frantumi di una finistra sotto cui dormiva. Ha avuto 7 punti, il dottore ha detto che potrà
toglierli dopo una decina di giorni.
Suo figlio di 4 anni, Feras, è traumatizzato. E' disteso su un divano sotto una piccola coperta ed i suoi occhi sono spaventati. La sua temperatura è alta, il dottore ha detto che la febbre è dovuta solo allo spavento.
Ci siamo poi diretti verso Jabalia. Qui un missile ha colpito la casa di Ammar Abo Warda. L'abitazione si trova vicino la scuola elementare di Jabalia Enazleh. I vetri della scuola sono crollati.
L'attacco è avvenuto verso le 2,15 del mattino.
Al piano terra dell'abitazione molte pareti sono crollate. Il secondo piano è in parte danneggiato, ma è possibile continuare a viverci. Il proprietario dell'abitazione ci ha riferito che l'ingegnere ha consigliato di lasciare la casa, perché l'attacco ne ha colpito le fondamenta, ma non la lasceranno perché non hanno un altro posto dove poter andare.
In Jabalia due donne, Najah Safy e Mona Gamem, hanno subito forti shock e molte case sono state danneggiate.
Questo è il bollettino, "lieve" rispetto agli altri, della notte di venedì.
Israele ha dichiarato nei suoi comunicati di aver voluto colpire fabbriche di armi, noi abbiamo visto sul posto che gli edifici colpiti sono un negozio di alimentari ed una abitazione.
Intanto, i caccia e gli apaches continuano a sorvolare il cielo sulla Striscia di Gaza.
Wadee Mahmoud Al-Ashquer, 3 anni, ha il viso graffiato dalle schegge
Haya Fadel Taha, 3 anni, è rimasta ferita all'orecchio sinistro
il negozio colpito in Beit Lahiya
Mohammed Mostafa Saman, 32 anni
Feras, uno dei figli di Mohammed Mostafa Samana, ha la temperatura alta per lo spavento
una delle abitazioni danneggiate
l'abitazione colpita in Jabalia
l'abitazione colpita in Jabalia
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