martedì 29 ottobre 2013

Il grande cratere causato dalla bomba lanciata dal caccia F-16



Lunedì 28 ottobre l'aviazione militare israeliana ha bombardato un terreno agricolo a nord di Gaza city. 
L'attacco aereo è avvenuto alle 9.25 di mattina. Un caccia F-16 ha bombardato un terreno colmo di aberi di olivo sulla strada Mukhabarat, vicino Soudanya, a nord di Gaza city. 

Attorno al terreno vi sono abitazioni ed una scuola primaria femminile.
Il bombardamento ha creato un'enorme voragine. Il terreno appartiene alla famiglia Shohaber, che dagli alberi di olivo produce olio. La famiglia Shohaber è proprietaria anche di una compagnia di trucks che traportanto materiali dal valico di Karem Shalom a Gaza, quindi si tratta di una famiglia conosciuta.

Hazem Shohaber, proprietario del terreno, mi ha detto che anche la sua abitazione è stata danneggiata. L'abitazione è nuova, la sua famiglia vive lì da soli 3 mesi. "Ero seduto dietro il muro che recinge il terreno quando è avvenuto il bombardamento, sono rimasto scioccato, non ero capace di fare nulla. Grazie a Dio i miei bambini non si trovavano nella terra ma erano a scuola, di solito usano giocare qui", ha detto Hazem.

Le finestre della sua abitazione sono crollate, come anche quelle di abitazioni adiacenti.
A pochi metri di distanza dal terreno bombardato c'è una scuola primaria femminile. 
"Le bambine erano in classe, sono scappate, la situazione era terribile. Gli insegnanti non potevano calmarle, sono arrivate le ambulanze, tutti temevano che le bambine fossero morte nell'esplosione", ha continuato a raccontarci Hazem.

Sono salita a casa della famiglia Shohaber. Hazem ha tre figli grandi e tre bambine che erano nella scuola al momento del bombardamento. Hazem ha voluto mostrarci le lesioni sulle pareti della sua abitazione causate dall'esplosione. Tutti i vetri delle finestre sono crollati. 
Sua moglie ci ha offerto una tazza di caffè. L'accoglienza palestinese non viene mai a mancare neanche nelle situazioni più tragiche.
Una delle bambine, Farah, 6 anni, aveva timore di farsi vedere, appariva scioccata. 
Dovrà ora sicuramente superare il trauma e lo spavento generato dall'esplosione. Forse, l'esplosione le ha ricordato i terribili giorni dei bombardamenti di novembre durante l'operazione Pilastro di Difesa. Ne soffriamo noi adulti, come i bambini potrebbero restare immuni da certi traumi?
Farah si nascondeva sotto il tavolo. Chissà quanti bambini oggi l'avranno fatto. 


Un resto della bomba ritrovato sul terreno

I vetri rotti di un'abitazione vicina

la scuola elementare accanto al terreno bombardato


i vetri in frantumi dell'abitazione della famiglia Shohaber


Hazem Shohaber mostra le lesioni sulle parteti della sua abitazione





Gli accordi per il cessate il fuoco del 21 novembre 2012 hanno stabilito che le forze militari israeliane devono "astenersi dal colpire i residenti nelle aree lungo il confine" e "cessare le ostilità nella Striscia di Gaza, via terra, via mare e via aria, compreso le incursioni e le uccisioni mirate." 
Tuttavia attacchi militari israeliani via terra e via mare si sono susseguiti a partire dal giorno successivo al cessate il fuoco, ed aerei militari israeliani hanno sorvolato costantemente il cielo della Striscia di Gaza.
Il bombardamento avvenuto ieri mattina costituisce un'ulteriore violazione di questi accordi.