venerdì 23 novembre 2012

All'inizio del secondo giorno di tregua, i soldati israeliani questa mattina hanno aperto il fuoco ad est di Khan Younis, a sud della Striscia di Gaza, su un centinaio di persone che si erano avvicinati al confine per celebrare la fine della "buffer zone". La buffer zone è un'area di 300 metri che delimita tutto il confine della Striscia di Gaza (a volte è di 500 mt effettivi), imposta illegalmente da Israele, ed in cui ai contadini non è permesso entrare, minacciati dal fuoco dell'esercito israeliano.
Questa mattina, l'esercito israeliano ha rotto la tregua, tra le cui condizioni vi era quella di non sparare.

I soldati hanno ucciso un giovane di 20 anni, Anwar Abed El Hady Qudaih , e ferito altre 14 persone.



Siamo andati subito al funerale e poi a visitare la famiglia. Il dolore e le lacrime della madre che ci ha mostrato la foto del figlio. "Non è possibile, non è possibile", ripeteva. Anwar era andato come altre persone a festeggiare la fine della buffer zone vicino il confine. Secondo gli accordi con cui si è giunti alla tregua infatti non ci dovrebbe esistere più la "buffer zone" (detta più correttamente "No Go Zone", perché imposta unitelarmente da Israele). Ma i soldati hanno sparato, e l'hanno ucciso.


la mamma di Anwar mostra la foto del figlio



Aveva detto ad uno dei suoi familiari "Non chiudere la porta, Anwar deve tornare a casa"
Anwar non è più tornato a casa. 

Ho lasciato la famiglia di Anwar con grande dolore e successivamente ci siamo diretti tutti nella "buffer zone".
Chissà se hanno il coraggio di spararci tutti, pensavo tra me e me. 
Tante famiglie, donne, uomini, bambini, ragazzi, tutti felici di poter finalmente rientrare nella propria terra che gli era stata tolta. "Non mettevo piede qui da anni", mi ha detto un contadino. Foto, sorrisi. Un' entusiasmo commovente. Poi ancora, gli spari dei soldati. Siamo andati via. Intere famiglie, eppure hanno sparato.


Ecco oggi Gaza, tra la disperazione per le perdite dei cari e la gioia e l'entusiasmo di un briciolo di libertà che speriamo non sia solo illusione.


Resta allora ancora da capire in che modo verranno applicate le condizioni per la tregua, o se verranno completamente ignorate.

Anwar era un ragazzo di 20 anni che è stato ucciso mentre sorrideva con altri giovani della sua età gridando "vittoria" e tentado di porre una bandiera sul recinto al confine. Forse Anwar aveva confidato troppo nelle condizioni della tregua. Forse, avvicinandosi ai soldati, aveva creduto avessero un lato di umanità, e che mai l'avrebbero ucciso.

Anwar gridava "vittoria". Un soldato gli ha sparato alla bocca. La sua bocca era piena di sangue.
Che sia questo un gesto per mettere a tacere le nostre grida di libertà?

Riposa in pace Anwar.



famiglie nella "buffer zone", questa mattina





Ottavo giorno di guerra. 21 novembre 2012.

Gli attacchi aerei su case, automobili, strade,edifici civili e strutture del governo sono proseguiti durante tutta la giornata.

Durante la notte, verso le 00.45, attacchi aerei hanno colpito una stazione di polizia al centro di Khan Younis, a sud della Striscia di Gaza, distruggendola e danneggiando una moschea, alcune abitazioni ed una clinica. Sei civili, incluso due bambini, sono rimasti feriti.

Inoltre, sempre in nottata, a nord della Striscia di Gaza, l'esercito israeliano ha sparato colpi di artiglieria al confine tra la Striscia di Gaza ed Israele danneggiando l'ospedale di Beit Hanoun.

Verso le 02:00 del mattino, aerei israeliani hanno sparato missili sul complesso governamentale di  Abu Khadra, al centro di Gaza City, distruggendolo. Molte abitazioni vicine, negozi, banche e due uffici stampa sono stati danneggiati.

Inoltre, al primo mattino, aerei israeliani hanno bombardato il ponte di Al-Sikka, che collega il campo rifugati di Nuseirat ed il villaggio di Al-Mughraqa village, ed il ponte sulla costa che collega Gaza city con l'area centrale della Striscia di Gaza. 
I ponti sono stati distrutti e la Striscia di Gaza è stata così divisa in due parti.

Verso le 06:00, aerei israeliani hanno bombardato la casa della famiglia al-Hadidi, ad ovest del campo rifugiati di Nussairat.

Verso le 08:20, aerei israeliani hanno bombardato una casa appartenente ad Akram Hussein Abu Khaled, nel villaggio Al-Zawaida. Tre civili sono rimasti feriti.

Verso le 09:00, un drone israeliano ha lanciato un missile vicino la fattoria della famiglia Dabbour, in Jabalia, a nord di Gaza. Un giovane di 23 anni, Mustafa Abu Hmaidan, è stato ucciso.


Verso le 11:00, un aereo israeliano ha sparato un missile su un membro dellea resistenza palestinese, Fares Msnour Ahled Asbaita, 25 anni, nell'area di Shijiaia, uccidendolo.


Verso le 12:10, un drone israeliano ha attaccato un gruppo della resistenza palestinese nell'area di Beit Lahia,  a nord della Striscia di Gaza, uccidendone uno, Mohammed Adnan al-Ashqar, 22 anni.

Verso le 12.20, un aereo israeliano ha sparato un missile su civili palestinesi che stavano raccogliendo olive nell'area di Abu Nasser, nel villaggio di Abassan, ad est di Khan Younis, uccidendo due persone, tra cui una ragazzina: Ibrahim Mahmoud Nasser Abu Nasser, 80 anni e sua nipote Amira, 14 anni. 
Il figlio Mohammed, 40 anni, è rimasto ferito.

Verso le 13:00, aerei israeliani hanno colpito con quattro missili lo stadio di Al-Yarmouk in Gaza City.

Verso le 14:00, un aereo israeliano ha lanciato un missile su Nafaq street, a nord di Gaza city, uccidendo Mamhoud Atiya Abdul Raziq Abu Khousa, 13 anni.

Verso le 14:10, un drone israeliano ha colpito il giardino di un'abitazione appartenente a Talal Saadi al-Assali, 48 anni, nell'area di Jabalya.  Al-Assali, 48 anni, è stato ucciso con suo figlio Ayman, 19 anni, e sua figlia Abeer, 12 anni. 

Verso le 13.40, un attacco aereo ha colpito un gruppo della resistenza uccidendone due membri in Shijaia.

Verso le 15:00, un aereo israeliano ha lanciato un missile sull'ufficio stampa di Al-Jeel, al settimo piano del Neima building, in zona Remal, al centro di Gaza city.  Un bambino di 2 anni, Abdul Rahman Majdi Ramadan Naeem, è stato morto.

Verso le 16:30, un drone israliano ha sparato un missile su un gruppo di civili in al-Salatin street in Beit Lahia, uccidendo una persona, Fadi Mousa Sameer al-Qatanani, 29 anni, e ferendone altre 6, incluso due bambini. 

Verso le 17.00, un drone israeliano ha attaccato membri della resistenza in Tal al-Zatar nell'area di Jabalia, uccidendone uno, Ibrahim Mohammed Shihada, 23 anni

Verso le 17:20, un drone israeliano ha sparato 2 missili su un'abitazione appartenente a Naeem Abdul Hadi Kabaja, 48 anni, ad ovest di Jabalya.  Tre civili, incluso due bambini, sono rimasti feriti. 

Verso le 18:30, un aereo militare israeliano ha lanciato un missile su due civili che stavano camminando nel villaggio di Shouka, ad est di Rafah.  I due civili uccisi sono: Mohammed Kamel Abu Edwan, 18 anni e Abdullah Talaat Ibrahim, 18 anni.

Verso le 18:50 arriva in ospedale un bambino ferito, Nabil Abu Saud, 3 anni. Nabil è rimsato ferito in un attacco aereo in Uahad street in Gaza city. La porta della sua abitazione ha tagliato gli ha amputato il dito al momento dell'esplosione.







 Nabil Abu Saud, 3 anni


Nel pomeriggio arriva anche in ospedale un uomo ferito, Naim Kabaja, 42 anni, direttore di un'associazione per bambini sordi. Il nome dell'Associazione è Aftaluna.

Naim Kabaja, 42 anni


Verso le 19:30, un attacco aereo in Deir El Balah, al centro della Striscia di Gaza, ha ucciso Nader Yousef Abu Mughassib, 14 anni.


Verso le 19:45, un aereo israeliano ha sparato un missile su un gruppo della resistenza palestinese, uccidendone un membro, Mohammed Abdul Rahman Aayesh, 34 anni, in Sheikh Radwan.

Verso le 20.30, un altro bambino ferito arriva in ospedale. Obaid Bolbod, 5 anni. Ha riportato frattura al braccio. 

Obaid Bolbod, 5 anni


Successivamente, un padre porta in ospedale una bambina ferita. Inas Al Jamal, 9 mesi, rimasta ferita in un bombardamento in Sheikh Radwan. La piccola è stata colpita da frammenti alla testa.


Inas Al Jamal, 9 mesi

Sul suo cappottino, ancora il sangue. Sulla fronte uno dei segni delle ferite.

Inas Al Jamal, 9 mesi, con il padre






I bombardamenti israeliani sono proseguiti fino alle 21:10-15 di sera, nonostante la tregua fosse stato annunciato che la tregua sarebbe iniziata alle 21.00.

Durante gli otto giorni di guerra, nessun posto era al sicuro nella Striscia di Gaza.
Gli aerei militari israeliani hanno bombardato abitazioni di civili, distruggendole completamente, edifici del governo, stazioni di polizia, moschee, scuole, ospedali, cliniche, strade, ponti. Gli attacchi sono avvenuti in aree densamente popolate, ciò ha incrementato il numero dei civili feriti.
Inoltre l'esercito israeliano ha bombardato anche il porto di Gaza city e tutta la costa, distruggendo barche dei pescatori, ed  il loro materiale, fra cui reti, le stanze dei pescatori ed uffici della sicurezza del porto.

Inoltre, l'esercito israeliano ha ucciso intenzionalmente e direttamente giornalisti e bombardato gli uffici stampa e dei media palestinesi ed internazionali, uccidendo 3 giornalisti e ferendone 12.

Intere famiglie sono state uccise, come i membri della famiglia Al Dalu.
164 al momento il numero dei morti, la maggior parte civili.
Più di 1000 sono i feriti, la maggior parte donne e bambini.

Più di 1300 attacchi aerei, a cui si aggiungono i colpi di artiglieria da terra e gli attacchi da parte della marina militare israeliana dal mare.



Nella stessa giornata, durante la mattina, ho fatto visita alle famiglie raccolte nelle scuole dell'Unrwa in Gaza city. Migliaia di persone dal nord della Striscia di Gaza si sono riversate nelle scuole di Gaza city per sfuggire ai bombardamenti.
Questa famiglie provengono dalle zone di Beit Lahia, Beit Hanoun e Jabalia.
Hanno ricevuto coperte, materassi e cibo.
Ogni classe ha raccolto circa 30 - 40 persone.
Una di queste scuole, chiamata "Gaza giadida", ha raccolto 1900 persone.

"Ricordiamo ancora l'ultima guerra, non possiamo dimenticarne l'immagine. Vogliamo la pace", dice una delle persone all'interno della scuola.
Ancora, Sharifa, una giovane donna, afferma: "Siamo venuti qui per scappare alla guerra, ma non possiamo restare in questa scuola, speriamo di tornare presto alla nostra casa".





famiglie raccolte nelle scuole dell'Unrwa durante i bombardamenti


famiglie raccolte nelle scuole dell'Unrwa durante i bombardamenti







Fathma Al Sultan, 92 anni


All'esterno della scuola, il corpo dell'auto su cui viaggiavano i due giornalisti uccisi il giorno precedente.
L'aviazione militare israeliana ha bombardato quest'auto accanto alla scuola dell'Unrwa.




Durante le notte le persone sono uscite in strada a celebrare l'inizio della tregua. La speranza è che le condizioni con cui si è giunti a questa tregua siano rispettate e che la gente di Gaza possa finalmente rivivere in pace ed inizi un processo di riconoscimento dei diritti che spettano al popolo palestinese.
La mia speranza è anche che questi crimini contro l'umanità non finiscano nel dimenticatoio né passino inosservati. Quei piccoli corpi senza vita tornano nella mia mente al ritmo dei bombardamenti che mi sembra di sentire nonostante siano terminati.
Che non si dimentichi, che se ne continui a parlare. 

Settimo giorno dell'Operazione Pillar of Cloud, si susseguono incessanti gli attacchi israeliani.
Incessanti durante tutta la notte fino alle prime ore del mattino.

Ieri mattina sono andata nel quartiere di Zaytoun di Gaza city per visitare le abitazioni colpite il giorno precedente.
Ho incontrato le persone del posto e le famiglie sopravvissute delle abitazioni colpite.

L'abitazione della famiglia Abu Zor, è completamente crollata, e 4 persone sono rimaste uccise, tra cui un bambino di 4 anni, ed almeno una decina i feriti.
Le vittime sono Iyad Abu Zor, 4 anni, Nesma Abu Zor, 19 anni, Sanar Abu Zor, A'ahed Al Qatati, 38 anni. Tre bambini della famiglia Abu Zor sono attualmente in Terapia Intensiva nello Shifa hospital:
Foad Abu Zor, 6 anni, Mohammed Abu Zor, 9 anni, Hanady Abu Zor, 10 anni. Per dettagli e foto dei bimbi in ospedale leggere il mio ultimo articolo: http://ilblogdioliva.blogspot.co.il/2012/11/sesto-giorno-di-guerra-19-novembre-2012.html 

Sul posto c'era il nonno della famiglia, Sadi Abu Zor. 
Mi guardava con le lacrime agli occhi.  Poi ha iniziato a piangere. 
Nei suoi occhi tutto lo spavento, la disperazione e i l'immenso dolore per i familiari persi. 
Non ho retto. Ho iniziato a piangere anche io. Il suo dolore scoppiava dentro il mio cuore.
Le lacrime di questi uomini che hanno perso i propri figli o nipoti hanno sempre un effetto devastante dentro di me. 



Sadi Abu Zor 

Sadi Abu Zor

Il sorriso dei bambini fra le macerie



Foto dall'abitazione colpita:



Un taxi travolto dalle macerie



Un giovane della famiglia Abu Zor sopravvissuto al bombardamento, accanto all'abitazione distrutta


Bambini accanto ad una seconda abitazione colpita dagli attacchi


Interno di un terzo edificio coinvolto nell'attacco




Un altro grande edificio è stato colpito nei bombardamenti sul quartiere di Zaytoun. In questo edificio viveva la famiglia Al Kholi.






Nel primo pomeriggio l'aviazione militare israeliana ha lanciato dei volantini su Gaza city e sulla zona a nord di Gaza, Jabalia/Beit Hanoun. 
In questi volantini, l'esercito israeliano ha avvisato la popolazione di alcune aree di Gaza city di spostarsi verso altre aree della città, ed alla popolazione a nord della Striscia di Gaza ( Beit Hanoun, Beit Lahia e Jabalia ) di spostarsi verso Gaza city, perché avrebbero bombardato  
In particolare, in Gaza city, si sono rivolti ai residenti in Sheikh Ijleen, Tal al Hawa, Remal al-Janoub, Zeitoun, Shoujaiyat al-Tourkman, Shoujaiyat al-Jadida, chiedendo l'evacuazione dalle proprie case per la propria salvezza. "Obbedire agli ordini dell'esercito israeliano vi permetterà di non essere colpiti", conclude il volantino. Terrificante.
Migliaia di persone residenti a nord della Striscia di Gaza sono state accolte nelle scuole dell' UNRWA a Gaza city.

Da quel momento quelli che per noi erano minuti di terrore durante le esplosioni, sono diventati ore interminabili di terrore. L'attesa delle bombe che sarebbero arrivate era logorante.

Sarei voluta uscire per andare in ospedale, ma non era possibile. Media di comunicazione israeliani avevano avvisato che l'esercito avrebbe colpito qualsiasi cosa in movimento per le strade.

Io, avendo lasciato la mia casa che si trova accanto a Shati camp, mi trovavo in un appartamento con altri due internazionali. Ci siamo allontanati dalle finestre della casa e mi sono seduta a terra. Le ore dell'attesa sembravano infinite. Poi sono iniziati i bombardamenti. Esplosioni ovunque attorno a noi. Abbiamo avvertito i vetri dell'edificio accanto andare in frantumi.

La radio avvisava delle aree colpite minuto dopo minuto e del numero dei morti e dei feriti.

Bombardamenti sono avvenuti su tutta la Striscia di Gaza, sia da parte dell'aviazione israeliana, sia da parte della Marina militare.

Intanto carro armati israeliani facevano fuoco al confine di Beit Hanoun, nell'area chiamata Um Al Nasser.

Non solo obiettivi militari sono stati colpiti, ma anche obiettivi civili, abitazioni ed interi edifici di civili.
Inoltre, bombardata anche una banca e due edifici destinati ai media utlilizzati dai giornalisti.
Verso le 17.00 , in Deir El Balah l'aviazione militare israeliana aveva colpito la fabbrica di biscotti Al Awda. La più grande credo unica fabbrica di biscotti della Striscia di Gaza viene bombardata.


Verso le 17.50, a seguito di un bombardamento sul quartiere di Tel El Awa, 5 bambini della famiglia Al Khor sono rimasti feriti, e due persone della famiglia Altawil, di cui una donna che ha riportato frattura sono rimaste ferite in Zaytoun


Alle 17.55 attacco aereo su un'auto in Nasser street, uccisi due giornalisti: Mahmoud Komi e Hossam Salame.
Ore 18.00, attacco su Beit Lahia, a nord della Striscia di Gaza
Successivamente, attacco su Rafah, colpita un'abitazione da parte di un carro armato
Successivamente attacchi sul campo di Bureij, attacco su Deir el Salah, un'auto colpita, un morto.
Ultimi nomi delle persone uccise su Deir El Balah: Mohamed Moussa Abu Eisha 24 anni e Hassan Yousef Alastaaz 24 anni.


Ore 20.00, colpita l'abitazione della famiglia Swadih nel quartiere di Zaytoun, almeno 7 i feriti.
Nel frattempo una persona ci ha avvisato che le autorità israeliane l'avevano contattata per avvisarla di abbandonare la casa. Il panico e l'impotenza davanti a tutto questo aumentavano.
Dieci le persone uccise in serata.
In tutto, 3 i giornalisti uccisi.
Uno di essi è un giornalista cristiano: Salem Paul Sweliem, 53 anni. Lo specifico perché si sappia quanto gli israeliani non badino alla religione, al sesso né all'età delle vittime.
L'esercito israeliano colpisce indiscriminatamente.
La resistenza palestinese ha risposto lanciando razzi verso Israele. I palestinesi non hanno un esercito, non hanno aerei militari, né marine israeliane né carro armati per difendersi. Ma questa volta, la resistenza è stata capace di rispondere in maniera forte.

Intanto una radio locale ha annunciato che il Ministro della Salute ha affermato che Israele ha usato fosforo bianco in un attacco ad est di Gaza city oggi. 

Più di 1150 feriti dall'inizio dell'Operazione militare "Pillar of Cloud", 139 i morti fino a questa giornata, incluso 34 bambini.


martedì 20 novembre 2012

Ieri pomeriggio mi sono recata come ogni giorno allo Shifa hospital per registrare i feriti e le vittime degli attacchi israeliani.

Il dottor Sami ci ha confermato che molti persone hanno riportato feriti da esplosioni.
Verso le 11 del mattino di ieri apaches israeliani hanno nuovamente bombardato con due missili l'edificio Shourouq in Gaza city, dove si trovano uffici di agenzie stampa e lavoravano tanti giornalisti. Una persona è rimasta uccisa, Ramiz Harb, 36 anni, originario di Shijaia, Gaza city, e tre persone sono rimaste ferite.
Il dottor Sami ha confermato che la maggior parte dei feriti in questi attacchi israeliani sono donne e bambini, così come la famiglia Al Dalu, sterminata l'altro ieri in un bombardamento in Nasser street. 
"Si sta verificando una situazione simile a quella del 2008-2009 - facendo riferimento a Piombo Fuso - quando in oespdale arrivavano padrei, madri, bambini, intere famiglie di feriti" , continua il dottor Sami, concde affermando che c'è una chiara escalation da ieri.

Nelle prime ore del mattino di ieri infatti l'aviazione militare israeliana ha bombardato il quartiere di Zaytoun in Gaza city, colpendo tre abitazioni. Tre le famiglie colpite,tra cui la famiglia Abu Zor, 4 persone uccise, tra cui un bambino di 4 anni, ed almeno una decina i feriti.
Le vittime sono: 
Iyad Abu Zor, 4 anni
Nesma Abu Zor, 19 anni
Sanar Abu Zor
A'ahed Al Qatati, 38 anni

Tre bambini della famiglia Abu Zor sono attualmente in Terapia Intensiva nello Shifa hospital:
Foad Abu Zor, 6 anni
Mohammed Abu Zor, 9 anni
Hanady Abu Zor, 10 anni

Eccoli nel reparto di Tarapia Intensiva. Tutti sono in condizioni estremamente critiche. Hanno subito traumi soprattutto alla testa.


Foad Abu Zor, 4 anni. 
Trauma cranico, fratture multiple, emorragia cerebrale.



Mohammed Abo Zor, 9 anni
Trauma cranico, fratture multiple, emorragia cerebrale. Sottoposto a ventilazione meccanica.



Hanady Abu Zor, 10 anni
Ferita alla milza, che è stata rimossa. Fratture multiple al volto. Emorragie cerebrali. Ferita sull'occhio. Forte ematoma sull'addome. E'il caso più grave in terapia intensiva




Verso le 16.30 arriva in ospedale un ragazo ferito durante il bombardamento su Sheik Adwan, a nord di Gaza, il suo nome è Ala Al Ashi, 16 anni.

Ala Al Ashi, 16 anni

Ala Al Ashi, 16 anni

Verso le 17.00 arriva in ospedale un altro bambino ferito in un attacco israeliano su Nasser street, in Gaza city. Yasser Al Ejla, 11 anni.

Yasser Al Ejla, 11 anni


Altri feriti arrivano in ospedale: Jamal Mushta, 16 anni; Abed Abu Al Byed, 22 anni, vigile del fuoco, rimasto ferito in un attacco israeliano nell'area di Rimal, Gaza city. "E'andato sul posto per cercare di aiutare le persone, ed è rimasto ferito", mi hanno detto mi dottori.

Successivamente arriva un bimbo ferito alla testa. Moataz Al Rifi, 6 mesi.

Moataz Al Rifi, 6 mesi


Ore 18.30, circa 100 feriti arrivati allo Shifa hospital in 24 ore.

Arrivano ancora bambini feriti.
Nihad Jihad Masri, 9 anni

Nihad Jihad Masri, 9 anni

e Abdallah Mohammed Ashour, 7 anni, ferito in un attacco israeliano sul campo rifugiati di Shati.

Abdallah Mohammed Ashour, 7 anni

Successivamente, arriva in ospedale un ragazzo ferito in un bombardamento sul quartiere Tuffah di Gaza city.


Anche una donna ferita è giunta  in ospedale, in stato di alto stress, Samah Hlewa, 17 anni, ed una bambina di 12 anni, Ranin Al Skafy. Samah è incinta di 8 mesi.

Sempre in serata, è arrivato in ospedale un uomo appartenente alla famiglia Abu Zor, colpita nella mattinata nel quartiere di Zaytoun
Il suo viso tremava, il suo corpo tremava, era in stato shock. Aveva perso la moglie in giornata nel bombardamento su Zaytoun.


Sadi Abu Zor

Gli attacchi si sono susseguiti, altri feriti sono giunti in ospedale.
Saad El Baradu, 21 anni, rimasto ferito in Al Samir square, al centro di Gaa city.

Abbiamo appreso anche di un nuovo bombardamento sul campo rifugiati di Jabalia, in cui una abitazione è stata colpita, ed 8 persone sono rimaste ferite, appartenenti alla famiglia Salha.

Verso le 20.20 un ragazzo ferito in un bombardamento su Jabalia è stato trasportato in ospedale Mustafa Hijazi, 17 anni, era stato trasportato al Kamal Odwan hospital in Beit Lahia, per poi essere trasferito allo Shifa hospital. Un dottore mi ha spiegato che Mustafa è stato colpito da pietre che si sono scaraventate sul suo corpo a seguito dell'esplosione. Ha subito trauma cranico ed ora resterà allo Shifa hospital per gli accertamenti sulle sue condizioni. suo padre Foad invece è rimasto ucciso ed anche due suoi fratellini.
Un'altra famiglia sterminata.
Un attacco sul campo rifugiati di Jabalia aveva colpito l'abitazione della famiglia Hijazi.
Due bambini insieme al padre sono morti. La madre Amna è attualmente ricoverata in Terapia Intesiva allo Shifa hospital.
I due bambini deceduti sono:
Sohaib Foad Hijazi, 2 anni
Mohammed Hijazi, 4 anni



Colgo l'occasione di parlare con un dottore anche del bombardamento che ha colpito in "Saraya" la notte precendente. Una bambina, Dana Shandi, è morta a seguito di questo bombardamento. "Non è morta perché ferita, non avea segni sul suo corpo", mi ha detto un dottore, "è morta per spavento, per l'enorme esplosione. Spesso i bambini muoiono solo per attacchi di cuore", perché spaventati.

Successivamente apprendiamo di un attacco aereo su Rafah, A sud della Striscia di Gaza, in cui sono stati riportati 3 feriti appartenenti alla famiglia Ramzy Al Raiy.


Verso le 21.40, a seguito di un bombardamento su Sheik Rudwan, in Nafaq street, una donna è arrivata in ospedale traumatizzata. Wafa Ghazably, 28 anni.


Wafa Ghazably, 28 anni


Verso le 22.00 è avvenuto un nuovo attacco a nord ovest di Rafah, a sud della Striscia di Gaza. Un'abitazione della famiglia Al Natrata è stata coinvolta nell'attacco, due bambini, di un 1 anno e mezzo ed 11 anni, sono rimasti feriti una donna anziana ed un ragazzo ed un'altra decina di persone.
Successivamente si sono susseguiti diversi attacchi aerei da nord a sud. 


Un attacco in Gaza city nel quartiere di Tal Al Awa ha coinvolto l'abitazione della famiglia Al Hallaq, verso le 22.20.
Un amico palestinese con me in ospedale stava cercando di trascrivere un riassunto delle vittime e dei feriti della giornata con l'aiuto della radio, ma non era possibile in quanto gli attacchi avvenivano minuto dopo minuto e di conseguenza il numero dei feriti.

Nel reparto di Terapia Intensiva c'erano anche altre persone rimaste ferite negli ultimi attacchi israeliani, tra cui una bambina di 4 anni, Nesma Qalaja, ferita nel bombardamento che ha colpito il palazzo dei media "Shourouq building", in Gaza city.

Nesma Qalaja, 4 anni.
Trauma cranico, emorragie cerebrali


In Terapia Intensiva vi erano anche altre tre persone, tra cui una donna appartente alla famiglia Hijazi, colpita nel bombardamento in Jabalia. Amna Hijazi, 50 anni, madre dei due piccoli deceduti.

Anna Hijazi, 43 anni


Verso mezzanotte un apache israeliano ha colpito l'abitazione della famiglia Nasarsa in Rafah. 
Due fratelli sono morti e 10 persone rimaste ferite: Mohammed Al-Nasasra, 20 anni e Ahmad Al-Nasasraa 18 anni .


Verso le 3.20 del mattino un attacco israeliano ha colpito un'abitazione di 3 piani in Zaytoun, dove viveva la famiglia Al Khor.
Cinque bambini sono rimasti feriti, una persona appartente alla famiglia Al Tawil, ed un'altra donna ferita è stata trasportata allo Shifa hospital con fratture, totale 7 persone ferite. 

Un attacco ha colpito anche la sede centrale della National  Islamic Bank in Gaza city.

Durante la notte si sono susseguiti anche i bombardamenti da parte della MArina militare israeliana a cui soono aggiunti attacchi da parte dei carro armati a sud della Striscia di Gaza, nell'area di Khan Younis, e a nord della Striscia di Gaza, nell'area di Beit Hanoun.


Gaza
ore 1.00 pm




lunedì 19 novembre 2012

Ieri pomeriggio sono tornata nuovamente allo Shifa hospital.
La giornata è stata più dura di quanto mi aspettassi.

Un attacco aereo ha colpito un intero edificio di tre piani in Nasser street, distruggendolo ed uccidendo l'intera famiglia che viveva all'interno. Verso le ore 16.00 i primi feriti sono giunti in ospedale insieme ai corpi delle vittime. Quattro bambini sono morti:


Ibrahim Al Dalu, 11 mesi
Jamal Al Dalu, 6 anni
Yousif Al Dalu, 5 anni
Sara Al Dalu, 3 anni

Anche la loro madre è morta: Samah Al Dalu, 22 anni, ed il loro padre, Mohammed Al Dalu, 28 anni.
Morta anche la zia Ranin Al Dalu, 22 anni, e dipersa la seconda zia, Yara Al Dalu.
Morta anche la nonna, Suhila Al Dalu, 50 anni.
Morti anche due vicini di casa: Abdallah Mzanar, 20 anni, e Amina Mznar, 80 anni.

Anche un passante è rimasto ferito. Mohammed Al Af, 31 anni.

L'edificio è crollato e si sta attualmente scavano nelle macerie per torvare altri corpi.

Ho visto i corpi dei quattro bambini in ospedale

+
Nell'obitorio è arrivato il corpo di un uomo, Sami Al Ghafeer, 23 anni, ucciso in un altro bombardamento su Gaza. Il suo cranio era aperto. 




Alle 16.50 apprendiamo di un attacco aereo a nord di Gaza. Un padre ed un figlio sono morti.
Alle 11.00 del mattino un attacco sul quartiere Tuffah di Gaza city aveva ucciso anche una donna anziana di 72 anni.

Successivamente arriva in ospedale un uomo ferito nello stesso attacco in Nasser street, il suo nome è Hamada Siam, 24 anni.
Hamada, 24 anni

Verso le 17.10 viene trasportato in ospedale un bambino ferito alla testa. Il suo nome è Mahmoud Al Gaban, 7 anni.


Video che ho girato ieri nello Shifa hospital. Le vittime ed alcuni dei feriti:



Successivamente arriva in ospedale il corpo bruciato della zia dei quattro bambini della famiglia Al Dalu.
Successivamente apprendiamo della morte di due uomini in motocicletta: Nabil Ab Amra, 28 anni, e Ahmed Ab Amra, 26 anni. I due facevano parte della reisistenza palestinese.
Gli attacchi si sono susseguiti continuamente.
Un attacco nel quartiere Sabra di Gaza city ha ferito tre persone: Lubra Quza'at, 35 anni, Usama Abu Sa'ada, Mohammed Al Deiry, 18 anni.
Successivamente un attacco nell'aera di Nuseirat ha ucciso Atia Mubarak, 53 anni, e Husam Abu Shawish, e ferito due persone.

Successivamente un attacco nel campo rifugiati di Maghazi ha ferito 4 bambini, di cui uno è stato ferito alla testa  ed un altro ha perso un occhio. Sono stati trasferiti all'Aqsa hospital in Dei El Balah.

Successivamente sono arrivati in ospedale due bambini feriti in un attacco sul quartiere Shijiaia di Gaza city.
Moeyad Ahmed Jendya, 7 anni, è stato ferito all'occhio, e sua sorella Aya Nour Jendya ha un trauma al braccio sinistro

Aya Nour Jendya, 3 anni


Moeyad Ahmed Jendya, 7 anni


Alle 18.15 un altro bambino ferito viene trasportato in ospedale. Iz Edin Al Barqawy, 3 anni, è rimasto ferito nel bombardamento sul quartiere di Twam, in Gaza city.


Iz Edin Al Barqawhy, 3 anni


Successivamente abbiamo lasciato l'ospedale per poter lavorare ai video ed ai report.

Bombardamenti si sono susseguiti tutta la notte da parte dei caccia F-16 e della Marina militare israeliana e i droni volavano incessantemente in cielo, sirene di ambulanze che sfrecciavano nella notte.

Verso le 2.00 del mattino un bombardamento ha colpito la zona del campo rifugiati di Shati, accanto alla mia abitazione, le esplosioni sono state terribili. Dopo circa 10 minuti, un altro pesante bombardamento ha colpito a pochi passi la stazione di polizia in Omar Al Mucktar street. 

Verso le 4.00 del mattino di oggi, un attacco nel quartiere di Zayton durante la notte ha ucciso un bambino e ferito almeno 15 persone.
Verso le 6 del mattino un altro enorme attacco è avvenuto su una stazione di polizia vicino l'ospedale Shifa.

A breve tornerò allo Shifa hospital e riporterò in serata aggiornamenti sulla giornata di oggi.
Gli attacchi sono attualmente incessanti su tutta la Striscia di Gaza.

19 novembre 2012
ore 13.45




domenica 18 novembre 2012


Quinto giorno di guerra contro Gaza, continua l'Operazione militare israeliana Pillar of Cloud.
72 persone uccise, incluso 19 i bambini,  670 i feriti al momento in cui scrivo, la maggior parte donne e bambini.

Oggi l'aviazioni militare israeliana ha bombardato un edificio di tre piani in Nasser street, Gaza city,
sterminando una intera famiglia.

Ho visto i corpi delle piccole vittime in ospedale.

Ibrahim Al Dalu, 11 mesi
Jamal Al Dalu, 6 anni
Yousif Al Dalu, 5 anni
Sara Al Dalu, 3 anni

Anche la loro madre è morta: Samah Al Dalu, 22 anni, ed il loro padre, Mohammed Al Dalu, 28 anni.
Morta anche la zia Ranin Al Dalu, 22 anni, e dipersa la seconda zia, Yara Al Dalu.
Morta anche la nonna, Suhila Al Dalu, 50 anni.
Morti anche due vicini di casa: Abdallah Mzanar, 20 anni, e Amina Mznar, 80 anni.

Un'intera famiglia sterminata. il bombardamento è avvenuto sull'intero edificio di tre piani, completamente distrutto.






L'aviazione militare israeliana sta continuando a bombardare in questo momento.
Enorme bombardamento in questi minuti anche dalla Marina militare israeliana.

In serata un'altra casa è stata colpita in Jabalia, a nord di Gaza city, un bambino di 4 anni, Hasan Nasser, è morto e suo padre è gravemente ferito.

A breve report completo dallo Shifa hospital.

18 novembre 2012, ore 23.50

Gaza

sabato 17 novembre 2012

Ieri sera, verso le 19.45, sono andata allo Shifa hospital con l'attivista spagnolo Manu e il palestinese Maher. 
Ho tentato di prepararmi psicologicamente alla dura notte che avremmo vissuto.
Inizialmente abbiamo parlato con il Dr.Ashraf Al Qedra, portavoce del Ministero della Salute, che ci ha avvisati di alcuni attacchi aerei, di cui uno in Maghazi camp, dove un uomo ed i suoi due fratelli sono morti: Ahmed Abu Jalala, 28 anni, leader delle brigate al Qassam, e i suoi due fratelli, che rimasti feriti, sono morti poi nelle ore successive, Amjad Abu Jalala e Zyad Abu Jalala.
A quell'ora il dottore ci aveva annunciato il totale di 11 persone uccise ed 81 feriti nella giornata di ieri.
Un attacco aereo è avvenuto a nord di Gaza verso le 20.00, ed un altro ad est di Jabalia (nord Gaza city).
Da quel momento è stato un susseguirsi di attacchi aerei.
Alle 20.04 un enorme luce che ci ha illuminato dal cielo ha preannunciato una enorme esplosione: attacco aereo a nord di Nasser street.

Alle ore 20:10 arriva il primo ferito in ospedale: una bambina di 7 anni, Samira, che ha riportato frattura del braccio, a seguito di un bombardamento in Shijaia (quartiere est di Gaza city).

Alle ore 20:18 abbiamo avvertito un'altra esplosione: attacco aereo in Zaytoun, quartiere est di Gaza city.

Successivamente un attacco aereo ha colpito Rafah, a sud della Striscia di Gaza. Gli attacchi sull'area di Rafah sono stati innumerevoli e costanti durante la notte.

Ore 20:45, ancora esplosioni.

Alle ore 20:50 un uomo porta in ospedale i suoi due bambini feriti durante il bombardamento su Shijaia, Gaza city. 
Raghad Deeb, 4 anni, e Adham Deeb, 11 anni.
La piccola Raghad è stata colpita da schegge di vetri su gran parte del corpo, suo fratello sulla gamba destra.
Adham abbraccia la sua sorellina e si concede alle foto dei fotografi. Gli occhi di Raghad sono spalancati. Sembrava chiedersi il perché di ciò che era successo. Il padre ci ha detto che i bimbi stavano guardando la tv al momento del bombardamento. Dopo aver ricevuto il trattamento medico, padre e bambini sono stati trattenuti in ospedale prima di essere rilasciati perché raggiungere la zona in cui vivono sarebbe stato troppo pericoloso ed in quel momento uscire in strada sarebbe stato impossibile a causa dei fitti bombardamenti. 

Proseguono gli attacchi aerei. Attacchi a nord di Nasser street, ed un attacco in Deir El Balah, area centrale della Striscia di Gaza.

Alle ore 21.00 arriva un altro ferito durante un bombardamento sul quartiere di Zaytoun, Gaza city.
Abdullah Al Bara'asy, 27 anni, cantava mentre era trasportato in barella, era in stato di shock, ed ha subito lussazione alla spalla.

Alle 21.15 un raid aereo ha colpito una motocicletta in Deir El Balah, al centro della Striscia di Gaza.
Subito abbiamo appreso di una persona morta e di due feriti. La persona uccisa si chiama Khaled Khalil Al Shair, 27 anni. Successivamente anche le altre due persone ferite sono decedute: Mohammed Salman e Ahmed Abu Msamhi. I tre erano membri della Islamic Jihad.

Alle 21.30 un altro attacco aereo su Shijaia.
Dopo 10 minuti ne arrivano i primi due feriti in ospedale.

Successivamente arrivano in ospedale 4 poliziotti feriti durante un bombardamento su Tel Al Awa, Gaza city.
Uno di loro è in visibile stato di shock. Un infermiere mi ha detto che questo stato è causato anche dalla polvere contenuta nell'esplosivo e che viene inalata.

Alle ore 21:50 arriva in ospedale una donna ferita nel bombardamento su Tel El Awa. Khadija Abed Al Karim Abu Ghanimer, 28 anni.

Alle ore 21.55 un padre porta in ospedale il suo bambino ferito sempre nel corso del bombardamento su Tel El Awa.
Mohammed Abdallah Khor, 6 anni, è stato ferito da frammenti al lato destro del volto, da cui perdeva sangue.

Alle ore 22:05 altri due feriti arrivano in ospedale, dopo un bombardamento su Shijaia (est di Gaa city).
Ahmed Al Jaabary, 27 anni, viene trasportato direttamente in terapia intensiva.

Ancora esplosioni, ancora attacchi.

Alle 23:08 un raid israeliano ha colpito una motocicletta nel campo di Jabalia, ed abbiamo saputo di feriti.

Successivamente la situazione è diventata più tranquilla ed il cielo stranamente silenzioso. 
Abbiamo saputo che le autorità israeliane avevano dichiarato una "pausa" di tre ore a partire dalle 22.00.
Non mi sono mai fidata di ciò che comunicano da Tel Aviv. 
E quel cielo stranamente silenzioso mi faceva paura.
Lo sentivamo come il preludio a qualcosa di terribilmente spaventoso.
In quei momenti siamo stati insieme a quei pochi fotografi che avevano deciso di rimanere in ospedale durante la notte.
Ancora una volta, la vicinanza fa sentire più protetti sotto il cielo minaccioso.

E come previsto, quella "pausa" è durata poco più della metà di quanto era stato dichiarato. Israele l'ha
interrotta con un attacco aereo alle 23.50 sul quartiere di Shijaia, dove una persona è rimasta uccisa. Il suo nome è Ayman Sleem, 26 anni.
In quel momento il numero totale dei morti dall'inizio di questa Operazione militare è salito a 30. 

Contiunavano nel frattempo gli attacchi costanti sulla città di Rafah. 
A mezzanotte un attacco aereo ha colpito il nord di Nasser street.

Successivamente apprendiamo la morte di un'altra persona durante il bombardamento sul campo di Maghazi, il suo nome è Hasan Al Helma'a.

All'1.45 di notte abbiamo sentito una enorme esplosione. Un attacco era avvenuto nella zona a nord ovest di Gaza city.
Succesivamente, caccia F-16 bombardano dapprima l'area di Soudania (a nord di Gaza city), e poi ancora il quartiere di Zaytoun.
All'1.50 apprendiamo di un attacco aereo in Deir El Balah, su un check point della polizia.
E poi è di nuovo un susseguirsi di bombardamenti...
Ore 1.58 nuovo attacco sul quartiere di Zaytoun. Intanto la Marina militare israeliana stava sparando contro la zona di Soudania, a nord di Gaza city.
Un successivo attacco aereo ha colpito Khan Younis, a sud della Striscia di Gaza, ed un altro attacco ha colpito la zona di Nuseirat, vicino l'impianto di elettricità.
Questa zona verrà colpita anche successivamente.
Attacchi da nord a sud della Striscia di Gaza si sono susseguiti minuto dopo minuto.
In Rafah è stata colpita una casa di proprietà di Jamel Al Nahal e le abitazioni attorno sono state danneggiate. Per fortuna nell'abitazione non vi era nessuno.
Successivamente, alle 2.30 del mattino un attacco aereo colpisce un sito della resistenza in Sheik el Zeid. Avvertiamo ancora esplosioni.
Alle 2.43 un altro attacco ad est di Gaza city ed alle 2.50 avvertiamo una nuova esplosione: attacco sul quartiere di Zaytoun, di nuovo.
Droni volavano incessantemente.
Alle 2.50 un attacco aereo ha colpito il campo di Bureij, precisamente la zona tra un'abitazione e la moschea Al Rahman. Quattro missili le hanno colpite. Da questo attacco si riportano 2 feriti.
Successivamente due attacchi ancora su Beit Lahia e Zaytoun.
Alle 3.05 abbiamo avvertito una enorme esplosione: attacco aereo sul quartiere di Tuffah (Gaza city), avvenuto  sulla fattoria della famgilia Al Aqloqs.

Alle 3.25 mi trovavo nel cortile dell'ospedale quando 5 terribili esplosioni consecutive hanno scosso l'ospedale. 
Sono corsa all'interno dell'ospedale terrorizzata. Attacchi aerei hanno colpito la stazione di polizia di Al Jawzat e quella di Ansar, al centro di Gaza city. Non vi sono feriti, ma  il luogo è circondato di abitazioni. Non oso immaginare lo spavento dei residenti. 

Attacchi aerei lungo tutta la Striscia sono proseguiti fino al mattino.

Verso le 5.30 del mattino, estremamente stanchi, abbiamo deciso di tornare a casa, sebbene il cielo fosse ancora scosso da terribili esplosioni. 
A quel punto siamo stati colti dal terribile dubbio, scegliere di tornare a casa a piedi o in auto. Diverse auto infatti sono state colpite nei raid aerei.
Abbiamo deciso infine di prendere l'auto, saremmo arrivati prima a casa. Appena entrati in macchina, ancora all'interno del cortile dell'ospedale, 3 esplosioni vicine ci hanno scosso ed infine abbiamo deciso che sarebbe stato meglio andare a piedi. Ci siamo così incamminati verso il porto, ma dopo pochi minuti, gli attacchi si sono fatti più vicini, tremando per il rumore delle esplosioni in strada ho chiesto a Manu e Maher di rifugiarci all'interno di un ingresso laterale dello Shifa hospital. 
A quel punto c'era solo una scelta da prendere, tornare a casa con un'auto, il più in fretta possibile. 
Mentre attendevamo un taxi all'interno, nuove forti esplosioni hanno scosso l'ospedale, sono corsa nei corridoi interni in preda al panico, frammenti di non so cosa si sono scaraventati contro una porta interna 
dell'ospedale. 
Finalmente il taxi. "Apri il finestrino", mi ha detto Maher, "perché se bombardano non saremo feriti dai frammenti di vetri". Una corsa a finestrini aperti ed infine casa finalmente, lacrime di nervosismo, sento il tremolio delle pareti dell'ospedale dentro di me, il frastuono delle bombe in strada. Allo stesso tempo mi chiedo, se io sono scossa così, quanto possano essere turbati i bambini di Gaza, mi chiedo, anche se la risposta ce l'ho nei loro occhi.

Ecco i bambini feriti ieri. Foto che ho scattato nello Shifa hospital ieri sera.

Samira, 7 anni, ha riportato frattura al braccio destro

Raghad Deeb, 4 anni, ferita da schegge di vetri

Adham Deeb, 11 anni, ferito da schegge di vetri


Mohammed Abdallah Khor, 6 anni, ferito da schegge al lato sinistro

Mohammed, il piccolo Mohammed, aveva costantemente gli occhi fissi verso l'alto. Chissà, cosa stava pensando. o immaginando.


Ieri mattina siamo andati anche al Kamal Odwan hospital per verificare quanti feriti fossero arrivati in giornata. Nella mattina di ieri sono arrivati al Kamal Odwan hospital 10 feriti, di cui 3 sono morti (uno nella mattina e due nel pomeriggio). Totalmente 50 feriti sono arrivati al Kamal Odwan hospital dall'inizio dell'Operazione Pillar of Cloud fino ad ieri pomeriggio, di cui due in Terapia Intensiva, e sette morti. 
La maggior parte dei feriti sono donne e bambini. Tra i bambini anche un piccolo di quattro mesi.

Alcuni dei feriti vengono traferiti all'Awda hospital per essere operati, dato che l'Awda dispone di 4 operation rooms.
Tra i feriti ricoverati, abbiamo incontrato Hassan Mousa, 17 anni. Ferito da frammenti in un bombardamento su Sheik El Zeid (a nord di Gaza).

Hassan Mousa, 17 anni


Al più presto pubblicherò aggiornamenti sugli attacchi che nel momento in cui scrivo continuano incessanti.