sabato 23 giugno 2012

Sesto giorno di attacchi israeliani su Gaza, sale il numero di morti e feriti

23 giugno 2012, sesto giorno di attacchi israeliani su Gaza.
Sale a 16 il numero dei morti, fra cui oggi un bambino di 5 anni e mezzo, e più di 60 sono i feriti.

Questa mattina, in Khan Younis, a sud della Striscia di Gaza, un carroarmato israeliano ha sparato un colpo di artiglieria uccidendo un bambino di 5 anni e mezzo, ferendo suo padre ed altre 3 persone.
Nell'obitorio dell'ospedale Nasser ho visto il corpo segnato e senza vita del bambino.
Ali Moutaz Al Shawaf aveva 5 anni e mezzo.


Ali Moutaz Al Shawaf, 5 anni e mezzo

Ali Moutaz Al Shawaf, 5 anni e mezzo

i segni dell'attacco sul corpo del piccolo Ali


Il padre di Ali si trovava in sala operatoria. Sono andata a far visita alle altre persone ferite in questo attacco, alcune delle quali erano ricoverate all'European hospital in Khan Younis.
Zaki Msabah, 53 anni, è rimasto ferito alla spalla. L'ho incontrato nella sua abitazione. Zaki inizia a raccontarmi quello che è successo. Giovani e famiglie si recano usualmente nel posto che è stato attaccato dal carro armato israeliano. C'è un campo di calcio dove i giovani tengono una sorta di campionato, ci sono tavole da ping pong ed è possibile guardare le partite in tv. Oggi sarebbe dovuta esserci una partita di calcio fra alcuni giovani. Zaki lavora lì e si era recato sul posto al mattino per pulire e preparare ogni cosa. Alcuni amici erano andati ad aiutarlo. C'erano due ragazzi con due bambini che volevano giocare a ping pong e gli avevano chiesto di aprire la sala. Improvvisamente, verso le 10.15 del mattino, Zaki ha sentito una enorme esplosione. "Ho volato per alcuni metri", racconta Zaki. 
Non c'erano stati spari di avvertimento prima dell'attacco. La situazione era calma, tranquilla. 

Zaki Msabah, 53 anni


In ospedale incontro altri due feriti, Omar Tabash, 28 anni, e Yosif Abu Tair, 24 anni.
Omar è rimasto ferito alle braccia ed alla gamba destra.
Racconta che era andato sul posto con suo figlio Ayoub di un mese e mezzo, con Moutaz (il padre di Ali) ed il piccolo Ali.
Voleva giocare a ping pong. "Ali stava parlando al cellulare con sua mamma", racconta Omar. Il piccolo Ali aveva detto a sua mamma "Mamma ti voglio vedere", sua madre gli aveva risposto "Ora sono a lavoro, ci vediamo a casa". Suo padre voleva andare a casa per cambiarsi ed indossare vestiti sportivi. E' uscito all'esterno ed ha gridato. Poi l'esplosione. 
Moutaz ha chiamato Omar "per favore vieni", ma Omar, ferito, non poteva. Omar ha chiamato alcuni amici e l'ambulanza. "Ali è morto mentre abbracciava suo padre", conclude Omar.

le gambe di Omar Tabah, 28 anni, ricoverato in ospedale

Omar Tabash, 28 anni



Nella stessa giornata di oggi 23 giugno 2012, l'aviazione militare israeliana ha attaccato diverse zone nella Striscia di Gaza.
Un primo attacco, verso le 11.00 del mattino, si è verificato ad est di Shjayah, al centro di Gaza city. La bomba non è esplosa.
L'aviazione militare israeliana ha attaccato poi l'area di Jabalia, a nord di Gaza. Una persona è morta. Era un attivista del Popular Resistance Committee, il suo nome è Khalid al-Burei ed aveva 25 anni.

Sempre al mattino di sabato, Israele ha condotto incursioni aeree contro tre siti della sicurezza di Hamas. Almeno 17 persone sono rimaste ferite.

Nel pomeriggio, un palestinese è rimasto ucciso e altre 9 persone sono rimaste ferite in attacco israeliano al centro di Gaza city, in un'area chiamata "Nasser", densamente affollata durante il giorno.

Mi sono recata allo Shifa hospital subito dopo l'attacco.
Il civile morto si chiama Osama Ali ed aveva 34 anni.
Stava attraversando la strada al momento dell'attacco.


nell'obitorio, il corpo di Osama Ali, 34 anni 

All'esterno dell'obitorio, urla e lamenti di parenti ed amici della vittima.

parenti ed amici di Osama Ali all'esterno dell'obitorio

Nello stesso attacco, 9 civili sono rimasti feriti.

Hassan Oda, 24 anni, si trovava di fornte la sua abitazione al momento dell'attacco.

Hassan Oda, 24 anni


Imad Abu Nahl, 29 anni, era in macchina al momento dell'attacco.

Imad Abu Nahl, 29 anni

Hassan Yassin, 28 anni, stava attraversando la strada.

Hassan Yassin, 28 anni



Nella giornata di ieri venerdì 22 giugno, un ragazzo è stato ucciso in un attacco israeliano ad est di Al-Bureij camp. Qassem Abdullah Ahmed aveva 24 anni. Due civili sono rimasti feriti e sono stati trasportati al' Al-Aqsa Martyrs hospital in Deir al-Balah.

La sera di venerdì 22 giugno, un attacco israeliano a nord di Gaza ha ucciso Humam Jamal Abu Qadoos, 20 anni.

In quella stessa giornata l'aviazione militare israeliana ha condotto più incursioni in diverse zone della Striscia di Gaza.

Nella notte tra venerdì e sabato, verso del 2 del mattino, Gaza city è stata scossa da una tremenda esplosione. L'aviazione militare israeliana ha colpito un complesso militare di Hamas in zona Saraya, al centro di Gaza city. 
Mi sono recata sul posto durante la notte subito dopo l'attacco. Molti abitazioni sono state danneggiate.
Tra i feriti, membri della security di Hamas e quattro civili.

ambulanze sul posto colpito durante la notte di venerdì al centro di Gaza city

uomini della sicurezza controllano l'area dopo il bombardamento

vetri  crollati in una casa nei pressi dell'area colpita

Quella notte Gaza city non ha dormito. Sono rimasta sveglia a casa di una famiglia palestinese nell'area colpita. Siamo rimasti vicini, raccontandoci lo spavento. 
La condivisione di quella paura ci ha uniti in quella notte buia scandita solo dal suono delle sirene ed illuminata solo dal fuoco che rimaneva vivo dopo il bombardamento.

16 palestinesi uccisi e più di 60 feriti dall'inizio dell'offensiva militare israeliana su Gaza, iniziata lunedì   18 giugno 2012.


C'è chi pensa che la situazione andrà a peggiorare nei prossimi giorni. La speranza è che l'orrore di questo massacro si fermi.


Gaza, 23 giugno 2012



9 commenti:

Tea ha detto...

Perché gli attacchi diminuiscano ci vuole una presa di posizione netta da parte di tutte le nazioni, e' intollerabile questa indifferenza generalizzata . Dovremmo noi, tutti i popoli coscienti di ciò che avviene, cercare di forzare i governi , con dimostrazioni di piazza e quant'altro possibile, a prendere dei provvedimenti contro Israele. Se ad essere uccisi ed imprigionati fossero i nostri figli non ci saremmo già mossi?

shamal ha detto...

Rosa grazie del tuo grande e difficile lavoro

gianna ha detto...

il governo sionista di israele approfitta dell' indifferenza del proprio popolo e dei popoli e dei governi occidentali per continuare a bombardare e sparare su pescatori in mare che pescano, contadini che lavorano sui propi campi e famiglie Palestinesi inermi nelle proprie case o per le strade di Gaza. la memoria dell' Olocausto rafforza soltanto la determinazione dei carnefici e prolungano l' avidità degli uomini che contano per denaro potere e onnipotenza. sia maledetta la civiltà capitalista! Possa veramente perire questa Umanità senza memoria dei propi mali e del male che ha fatto e che fa ai Figlii minori dell' Uomo. Siate maledetti per l' Eternità! gianna

Mike ha detto...

Il tuo lavoro, quello che scrivi e il coraggio con cui lo fai sono cose preziose. Grazie mille.

Progetto Vivailsole, villaggio in transizione ha detto...

Chi fa queste azioni danneggia se stesso: un uomo che uccide un altro essere umano, uccide se stesso, la propria Umanità.
Un uomo che perde la propria Umanità ha perso tutto, cosa gli resta?


E per quelli che sono morti non riesco a trovare le parole, solo dolore.
Insieme alla Vita dei loro corpi sono andati i loro pensieri, le loro speranze, i loro sogni e i progetti, la loro capacità di amare... e il Mondo ha perso qualcosa.

Grazie per questo post.
Paigam

Gaetano Provenzale ha detto...

Dobbiamo svegliarci come esseri spirituali adesso e rivendicare i relativi poteri e responsabilità per creare un energia luminosa il prima possibile attraverso anche il perdono, non c'è altra strada
Namastè

Anonimo ha detto...

Ciao Rosa,

queste immagini sono strazianti, ma ogni volta che parli di queste cose in Occidente, ti tirano fuori"i centinaia di razzi sparati da Hamas".

Allora che dire? Qual'e' veramente la situazione, tu che ci sei dentro?

Grazie

Anonimo ha detto...

Come mai succede tutto cio' da tantissimi anni ? In Giappone a Hiroshima nel periodo della commerazione della bomba atomica al parco della pace ho incontrato un gruppo di ragazzi palestinesi e israeliani ma erano amici !!! Se questi ragazzi sono amici cosa ce' piu semplice da fare come hanno fatto questi ragazzi ?

Anonimo ha detto...

Come mai succede tutto cio' da tantissimi anni ? In Giappone a Hiroshima nel periodo della commemorazione della bomba atomica al parco della pace ho incontrato un gruppo di ragazzi palestinesi e israeliani ma erano amici !!! Se questi ragazzi sono amici cosa ce' piu semplice da fare come hanno fatto questi ragazzi ?

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