martedì 24 dicembre 2013

Mohammed Abu Sbeikha, 6 anni, e Belal Abu Sbeikha, 4 anni


Oggi 24 dicembre 2013 le forze militari israeliane hanno eseguito una serie di incursioni aeree e terrestri colpendo diverse località della Striscia di Gaza.

Nel primo pomeriggio un soldato dell'esercito dell'occupazione era stato ucciso da un gruppo della resistenza palestinese ad est di Gaza city. Le autorità israeliane hanno dichiarato che avrebbero risposto duramente contro Gaza. Poco dopo un civile palestinese è rimasto ferito dal fuoco dell'esercito israeliano in Beit Lahia, nel nord della Striscia. Gli edifici governativi sono stati immediatamente evacuati. 

Bisogna anche ricordare ai media ed a coloro che affermano "che tutto è iniziato dell'uccisione di questo soldato"  che venerdì un giovane civile palestinese è stato ucciso dalle forze israeliane con un proiettile alla testa mentre raccoglieva materiale da una discarica, un omicidio orribile che non trova giustificazioni. E' inevitabile che una risposta palestinese sarebbe arrivata.

Nel pomeriggio di oggi un susseguirsi di attacchi ed incursioni dell'esercito israeliano su tutta la Striscia di Gaza. Poco dopo l'uccisione del soldato, media israeliani avevano riportato di aver ucciso un palestinese lungo il confine a nord della Striscia di Gaza, e successivamente anche fonti locali palestinesi hanno creduto ci fosse un martire palestinese. In realtà, abbiamo successivamente saputo che l'esercito israeliano aveva sparato su una grande tartaruga terrestre che stava muovendosi lentamente lungo il confine. La sua stazza grossa e lo spargimento di sangue dopo il missile israeliano aveva portato alcuni a parlare dell'esistenza di un martire. E' chiaro che l'esercito dell'occupazione colpisce qualsiasi cosa in movimento lungo il confine.
La tartaruga gigante era di una razza rara. Anche gli animali sono vittime della violenza dell'occupazione.

Il bollettino riporta di una bambina di 3 anni morta in un bombardamento su Maghazi, nel centro della Striscia e di un numero impreciso di feriti.

La bambina uccisa dal bombardamento si chiama Hala Ahmed Abu Sbeikha ed aveva 3 anni. Diversi membri della sua famiglia sono rimasti feriti, tra cui due bambini, Mohammed Abu Sbeikha, 6 anni, e Belal Abu Sbeikha, 4 anni.
Siamo andati all' Aqsa Martyrs hospital, dove erano ricoverati i membri della famiglia Abu Sbeikha. 
Nell'obitorio, il viso della piccola Hala è macchiato di sangue.
Nell'ospedale abbiamo incontrato gli altri membri della famiglia. Busaina Abu Sbeikha, 27 anni, ed i due bambini feriti.
Riporto qui quanto ci ha riferito una delle zie: "Ero andata a far loro visita ed eravamo seduti al primo piano dell'abitazione. Due bombe a pochi secondi l'una dall'altra. Erano circa lr 15.30-16.00. Dopo la seconda bomba, siamo saliti al secondo piano dove c'erano i nostri bambini, circa 10. Li' c'erano anche Busaina con i suoi bambini, stava aiutando loro a studiare. Abbiamo trovato una bambina morta. Poi abbiamo lasciato la casa, ed una terza bomba ha colpito l'edificio di due piani quasi completamente distruggendolo. Anche le case nelle vicinanze sono state danneggiate dal bombardamento". 
Le donne della famiglia ci hanno riferito che è la prima volta che la loro casa di due piani, in cui vivono 30 persone, è stata colpita. "Ma, neppure durante le due guerre, ci channo colpiti o ci hanno chiesto di evacuare", ci hanno detto. La loro abitazione si trova a circa 700 metri dal confine ad est di Maghazi, in una zona chiamata "Beheiri", nell'area centrale della Striscia di Gaza. Si tratta di un'area molto tranquilla.
"Gli israeliani hanno dichiarato di aver colpito un sito della resistenza palestinese, ma non è vero", ci hanno detto le signore. In effetti, nella zona non ci sono siti della resistenza. L'area, vicina al confine, è monitorata da Israele. 
Busaina Abu Sbeikha ha subito un intervento chirurgico, aveva frammenti di esplosivo su gran parte del corpo. I suoi bambini Mohammed e Belal erano stesi su un letto nella stessa stanza d'ospedale. Mohammed quasi dormiva, addormentato dagli antidolorifici, mentre Belal aveva gli occhi sgranati. Non una reazione quando ho accarezzato il suo viso ed i suoi capelli, come se davanti ai suoi occhi stesse ancora rivivendo il bombardamento. Entrambi i bambini sono rimasti feriti da frammenti di esplosivo.
All' Aqsa Martyrs hospital sono arrivati in tutto 9 civili feriti questa sera, oltre alla bambina morta. 

Hala Ahmed Abu Sbeikha, 3 anni

Hala Ahmed Abu Sbeikha, 3 anni


Busaina Abu Sbeikha, 27 anni


Mohammed (6 anni) e Belal (4 anni) Abu Sbeikha


Tengo a far notare ai media italiani che questa sera hanno riportato dell'attacco israeliano come risposta all'uccisione del soldato, che questo modo di raccontare i fatti è profondamente scorretto, in quanto precedentemente, venerdi', l'esercito israeliano aveva ucciso un civile palestinese. 

Inoltre, quanto vale la vita delle palestinesi? Violazioni, aggressioni, attacchi, da parte delle forze israeliane di occupazione sono all'ordine del giorno.

domenica 22 dicembre 2013

Nel primo pomeriggio di venerdì 20 dicembre 2013, le forze israeliane di occupazione hanno ucciso un ragazzo di 27 anni, Odah Jihad Hamad, e ferito suo fratello Raddad, di 22 anni, a nord di Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza. Il Palestinian Center for Human Rights riporta che le forze israeliane  hanno aperto il fuoco direttamente sui due civili nonostante fosse chiaro che i due stessero raccogliendo acciaio e plastica dalla discarica vicino la barriera di separazione. Raddad ha riportato al Pchr che era andato alla discarica con suo fratello Odah verso le 12.00. Verso le 15.30, le forze israeliane hanno aperto il fuoco ed un proiettile ha colpito Odah alla testa. Raddad, ha detto di aver cercato di raggiungere suo fratello ma le forze israeliane hanno sparato ferendolo alla mano destra. E' scappato ed ha cercato di chiamare la Palestine Red Crescent Society per chiedere un'ambulanza. L'ambulanza è arrivata con ritardo solo alle 16.15 quando ha ottenuto il coordinamento attraverso della Croce Rossa Internazionale. Odah è stato trasportato al Beit Hanoun hospital dove è morto poco dopo. 

Inoltre, sempre nel pomeriggio, due ragazzi palestinesi sono stati feriti dal fuoco dell' esercito israeliano vicino il cimitero ad est di Jabalia, a nord di Gaza city.  I tre feriti, Mohammad Hammouda Ayoub (23 anni), Dya Ahmad Al Natour (17 anni), e Ali Hasan Khalil (20) ,  sono stati trasportati al Kamal Odwan hospital.

Mohammad Hammouda Ayoub, 23 anni

Mohammed lavora in un negozio che vende carbone nei pressi del cimitero ad est di Jabalya, a nord della Striscia di Gaza. Mohammed ci ha raccontanto che, terminato il suo turno di lavoro, verso le 11.30, si stava allontanando quando ha visto un gruppo di ragazzi avvicinarsi al suo negozio. Ha chiesto loro di andare via, poi i soldati hanno iniziato a sparare. Questo posto si trova accanto al confine, e, soprattutto il venerdì, i ragazzi si recano lì per lanciare pietre contro i soldati. Le forze militari israeliane senza esitazione iniziano a sparare. Giovani palestinesi rimangono feriti così ogni settimana o ogni due settimane in questa zona.
Mohammed è stato colpito da un proiettile alla gamba destra. I ragazzi sono scappati. Mohammed è rimasto a terra 15 minuti prima che qualcuno arrivasse ad aiutarlo. L'ambulanza non poteva raggiungere il posto, un ragazzo in moticicletta ha preso Mohammed e l'ha trasportato all'ambulanza che aspettava vicino la moschea Abu Baker. Il negozio dove lavora Mohammed dista circa 600 mt dalla barriera di separazione. Mohammed pensa che gli spari provenivano da una delle torri di controllo poste lungo il confine, all'interno delle quali ci sono mitragliatrici automatiche.
Mohammed ci ha mostrato il proiettile che i dottori hanno estratto dalla sua gamba, si tratta di un proiettile 250mm. Il proiettile ha causato una frattura e si era spostato all'interno dell'arto. 
I dottori hanno posto un fissatore esterno. Dovrà tenerlo per 6 mesi.
La famiglia di Mohammed, del campo rifugiati di Jabalia, è composta da 11 persone. Mohammed è l'unico  membro della famiglia che ha un lavoro stabile. Suo padre lavora saltuariamente. Mohammed guadagnava 30 shekels al giorno (circa 6 euro). Ci ha detto che, a causa della mancanza di lavoro, sarebbe disposto ad accettare qualsiasi paga.
Gli altri due ragazzi rimasti feriti hanno riportato ferite minori agli arti inferiori e sono stati rilasciati dall'ospedale. 

Foto del proiettile estratto dall'arto di Mohammed


Inoltre, sempre nel pomeriggio, due ragazzi sono stati feriti ad est del villaggio di Khuza'a, a sud della Striscia di Gaza. I due feriti, Omar Sobh Qudaih, 21 anni, e Abd Halim Alnaqa, 23 anni, sono stati trasportati all' European hospital. Omar ci ha detto che verso le 14.30 stavano raccogliendo fave a circa 500 metri di distanza dalla barriera di separazione. Il proiettile non è entrato, ha colpito la sua gamba di striscio. Ha bisogno di antibiotici e necessita di cambiare le fasciature. 

la ferita di Omar Sobh Qudaih


Il giorno successivo, sabato mattina, alle 7.30 circa, soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro contadini e lavoratori vicino il confine in Khuza'a, a sud della Striscia di Gaza. Un contadino è stato ferito alla gamba, Ismael Al Najjar, 21 anni. Eravamo appena arrivati sul posto per svolgere la quotidiana attività di interposizione quando abbiamo trovato l'ambulanza che stava andando  a recuperare Ismael.
Ismail pensa che i proiettili siano stati sparati dalle torri di controllo. Ismail ci ha detto che si trovava con altri due lavoratori a circa 600 mt dal confine e che stava camminando verso il suo allevamento di polli. Il proiettile ha colpito la sua gamba di striscio. Un infermiere ci ha detto che le sue condizioni sono stabili.

Domenica mattina in un gruppo di internazionali abbiamo accompagnato i contadini nelle loro terre in Khuza'a, nel sud della Striscia di Gaza. Le forze israeliane hanno aperto il fuoco contro di noi ed i contadini che stavano arando la terra con due trattori.
Qui un video:




Gli accordi per il cessate il fuoco del 21 novembre 2012 hanno stabilito che le forze militari israeliane devono "astenersi dal colpire i residenti nelle aree lungo il confine" e "cessare le ostilità nella Striscia di Gaza, via terra, via mare e via aria, compreso le incursioni e le uccisioni mirate." 
Tuttavia attacchi militari israeliani via terra e via mare si sono susseguiti a partire dal giorno successivo al cessate il fuoco, ed aerei militari israeliani hanno sorvolato costantemente il cielo della Striscia di Gaza. Otto civili sono stati uccisi nella Striscia di Gaza dalla fine dell'offensiva militare "Pilastro di Difesa" e più di 130 sono i civili feriti.
Questi attacchi contro la popolazione civile di Gaza continuano ad avvenire nel silenzio internazionale.


domenica 15 dicembre 2013

Mohammed Rafiq El Shanbary, 17 anni


Questa mattina un giovane palestinese è rimasto ferito dal fuoco israeliano in Beit Lahia, a nord della Striscia di Gaza. 

Mohammed El Shanbary, 17 anni, stava raccogliendo patate in un terreno agricolo in Beit Lahia, a nord della Striscia di Gaza. "Sono andato a lavoro alle 9.00 del mattino, dopo circa 30 minuti i soldati hanno iniziato a sparare", ci ha raccontato Mohammed. 
Mohammed si trovava con un altro lavoratore ed il proprietario del terreno, a circa 500 mt di distanza dal muro che separa la Striscia di Gaza dai territori che Israele ha occupato nel 1948, tra Beit Lahia ed il villagio beduino. 
Mohammed e suo padre Rafiq pensano che i proiettili siano stati sparati dalle torri di controllo disposte lungo il confine, all'interno di cui si trovano mitragliatrici automatiche. 
Un proiettile ha ferito Mohammed alla tibia sinistra. Mohammed ha perso i sensi, il proprietario del terreno ha chiamato suo padre chiedendo di chiamare un'ambulanza. L'ambulanza ha trasportato Mohammed al Kamal Odwan hospital.

Il proiettile è entrato ed uscito dalla tibia provocando una frattura. Mohammed sarebbe stato poi operato mezz'ora dopo la nostra visita. Il dottore ci ha detto che avrebbero inserito un fissaggio in platino all'interno della gamba. 

Mohammed aveva iniziato a lavorare nei campi un mese fa. Il lavoro dipende dalle stagioni del raccolto.
Suo padre non ha un lavoro stabile, quindi Mohammed ed il suo fratello maggiore di 21 anni lavorano per aiutare l'intera famiglia composta da 10 persone. 
Mohammed può guadagnare dai 25 ai 40 shekels giornalieri, dipende da quante casse di patate raccoglie. Per una cassa di patate guadagna 2 shekels. 

"Prima sparavano solo per spaventarci, non direttamente sui nostri corpi", ci ha detto Mohammed.
"Noi lavoriamo solo per poter comprare il pane per la nostra famiglia, e loro ci colpiscono", ci ha detto suo padre Rafiq.

Gli accordi per il cessate il fuoco del 21 novembre 2012 hanno stabilito che le forze militari israeliane devono "astenersi dal colpire i residenti nelle aree lungo il confine" e "cessare le ostilità nella Striscia di Gaza, via terra, via mare e via aria, compreso le incursioni e le uccisioni mirate." 
Tuttavia attacchi militari israeliani via terra e via mare si sono susseguiti a partire dal giorno successivo al cessate il fuoco, ed aerei militari israeliani hanno sorvolato costantemente il cielo della Striscia di Gaza. Sette civili sono stati uccisi dalla fine dell'offensiva militare "Pilastro di Difesa" e più di 130 sono i civili feriti.
Questi attacchi contro la popolazione civile di Gaza continuano ad avvenire nel silenzio internazionale.


Radiografie su cui appare la frattura alla tibia