Ogni martedì noi dell' International solidarity Movement, insieme al Beit Hanoun Local Initiative e a tanti altri ragazzi di Beit Hanoun, manifestiamo al confine di Erez, a nord della Striscia di Gaza.
Manifestiamo contro la No Go Zone imposta da Israele che si estende fino a 300 metri dal confine e nella pratica anche oltre, impedendo ai contadini palestinesi di coltivare la terra a cui hanno diritto.
La No Go Zone è a tutti gli effetti illegale. Chi entra nella No Go Zone rischia di essere ucciso dai proiettili israeliani.
Manifestiamo anche contro l'occupazione e per diffondere un messaggio di pace, di libertà e giustizia per la Palestina.
Ieri abbiamo marciato per più di sei chilometri, partendo da Erez ed arrivando ad est di Beit Hanoun, vicino il luogo dove una settimana fa i soldati hanno ucciso 2 ragazzi, di 20 e 17 anni, che stavano cacciando uccelli e cercando materiale da rivendere.
Avevamo molte bandiere palestinesi, ed abbiamo iniziato la manifestazione cantando come facciamo di solito. Ma questa volta i soldati hanno iniziato a sparare appena siamo entrati nella No Go Zone.
E questa volta hanno iniziato a sparare non con proiettili ma con lacrimogeni.
I lacrimogeni raggiungevano le nostre gambe. Siamo scappati avanti ed abbiamo proseguito la marcia.
La nostra marcia era scandita da proiettili e lacrimogeni.
Tre soldati erano appostati dietro una collina. Altri erano all'interno delle torrette posizionate lungo il confine.
Un carro armato ed altri 5 soldati erano posizionati su di una piccola collina. Da una torretta una macchina spara automaticamente proiettili.
Più volte io e Nathan, l'altro attivista internazionale dell'ISM, abbiamo gridato al megafono: "Stop shooting! Stop shooting! This is a peaceful demonstration!"
Ma loro non hanno smesso di sparare.
Ed al nostro appello, dal loro microfono i soldati rispondevano "I Gazani sono asini, i Gazani sono animali".
Abbiamo scansato il lacrimogeni. A volte seguivamo la loro traiettoria.
La traiettoria dei proiettili, quella no, non si può seguire. Si può solo avvertirne il suono ed allora a volte si può capire se andranno a terra, in aria o nella tua direzione.
Con le scarpe colme di terreno e di fango abbiamo proseguito la marcia arrivando ad est di Beit Hanoun.
Hanno sparato contro una manifestazione pacifica, su giovani armati solo di bandiere e della propria voce. I proiettili ed i gas lacrimogeni che bruciavano in gola non ci hanno scoraggiato e non ci impediranno di continuare la lotta per la terra a cui i palestinesi hanno diritto, contro l'assedio e contro l'occupazione.
Un video della manifestazione:
http://youtu.be/k5oXPXeAq0I
Manifestiamo contro la No Go Zone imposta da Israele che si estende fino a 300 metri dal confine e nella pratica anche oltre, impedendo ai contadini palestinesi di coltivare la terra a cui hanno diritto.
La No Go Zone è a tutti gli effetti illegale. Chi entra nella No Go Zone rischia di essere ucciso dai proiettili israeliani.
Manifestiamo anche contro l'occupazione e per diffondere un messaggio di pace, di libertà e giustizia per la Palestina.
Ieri abbiamo marciato per più di sei chilometri, partendo da Erez ed arrivando ad est di Beit Hanoun, vicino il luogo dove una settimana fa i soldati hanno ucciso 2 ragazzi, di 20 e 17 anni, che stavano cacciando uccelli e cercando materiale da rivendere.
Avevamo molte bandiere palestinesi, ed abbiamo iniziato la manifestazione cantando come facciamo di solito. Ma questa volta i soldati hanno iniziato a sparare appena siamo entrati nella No Go Zone.
E questa volta hanno iniziato a sparare non con proiettili ma con lacrimogeni.
I lacrimogeni raggiungevano le nostre gambe. Siamo scappati avanti ed abbiamo proseguito la marcia.
La nostra marcia era scandita da proiettili e lacrimogeni.
Tre soldati erano appostati dietro una collina. Altri erano all'interno delle torrette posizionate lungo il confine.
Un carro armato ed altri 5 soldati erano posizionati su di una piccola collina. Da una torretta una macchina spara automaticamente proiettili.
Più volte io e Nathan, l'altro attivista internazionale dell'ISM, abbiamo gridato al megafono: "Stop shooting! Stop shooting! This is a peaceful demonstration!"
Ma loro non hanno smesso di sparare.
Ed al nostro appello, dal loro microfono i soldati rispondevano "I Gazani sono asini, i Gazani sono animali".
Abbiamo scansato il lacrimogeni. A volte seguivamo la loro traiettoria.
La traiettoria dei proiettili, quella no, non si può seguire. Si può solo avvertirne il suono ed allora a volte si può capire se andranno a terra, in aria o nella tua direzione.
Con le scarpe colme di terreno e di fango abbiamo proseguito la marcia arrivando ad est di Beit Hanoun.
Hanno sparato contro una manifestazione pacifica, su giovani armati solo di bandiere e della propria voce. I proiettili ed i gas lacrimogeni che bruciavano in gola non ci hanno scoraggiato e non ci impediranno di continuare la lotta per la terra a cui i palestinesi hanno diritto, contro l'assedio e contro l'occupazione.
Un video della manifestazione:
http://youtu.be/k5oXPXeAq0I