tag:blogger.com,1999:blog-10886854526598267922024-03-05T21:50:39.560+02:00il blog di OlivaOliva. è mediterraneo. è resistenza. è esistenza. è pace. è Palestina. è una barca. è anche la mia terraRosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.comBlogger116125tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-26858669070427704672014-03-19T23:26:00.001+02:002014-03-20T00:05:30.938+02:00Due pescatori arrestati dalla marina militare israeliana nelle acque di Gaza, report e video<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQL1tC7P6DHGGHlgyPorBMDGUIFnOm6N255Xl3sYNn6O_pzK1DvokpIIiUR9eJXe4EhXWF8ZO58nG1naoKKizBlXW2P-W9eYgx78vQDyuaky28Kzgusl-MsFxnIiAAiGh9aG9HQLaL8yM/s1600/DSC_0224.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQL1tC7P6DHGGHlgyPorBMDGUIFnOm6N255Xl3sYNn6O_pzK1DvokpIIiUR9eJXe4EhXWF8ZO58nG1naoKKizBlXW2P-W9eYgx78vQDyuaky28Kzgusl-MsFxnIiAAiGh9aG9HQLaL8yM/s1600/DSC_0224.JPG" height="426" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">I pescatori Jihad Aby Ryala (23 anni) e Shabaan Aby Ryala (33 anni) - foto di Rosa Schiano</td></tr>
</tbody></table>
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Martedì 11 marzo, la marina militare israeliana ha arrestato due pescatori palestinesi e confiscato la loro barca da pesca a circa 3 miglia nautiche dalla costa di Gaza. </div>
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I due cugini, <b>Shabaab Abu Ryala, 33 anni, Jihad Abu Ryala, 24 anni</b>, del campo rifugiati di Shati, erano andati a pescare verso le 7 del mattino. Jihad ci ha detto che "Verso le 14.00, due navi militari israeliane si sono avvicinate alla nostra barca ed i soldati hanno iniziato a sparare. Eravamo a circa 4 miglia dalla costa. Abbiamo cercato di scappare. I soldati hanno sparato sulla nostra barca e sul motore, stavamo per affondare. La nostra barca era distrutta".</div>
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I pescatori avevano cercato di scappare e stavano tornando verso la costa quando sono stati arrestati a circa 2 miglia e mezzo dalla costa. </div>
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<b>VIDEO</b></div>
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Avevamo visto il loro arresto "in diretta" da un edificio di Gaza city, assistendo impotenti al loro rapimento. Ho girato questo video in cui si vedono le due navi della marina militare israeliana trainare la piccola barca dei due pescatori dopo averli arrestati </div>
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/fZz9QauzMF0?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
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Jihad ci ha detto: "Un soldato mi ha ordinato di andare sulla parte anteriore della barca e di togliermi i vestiti, di tuffarmi e di salire a bordo della loro nave, che si trovava a pochi metri di distanza dalla nostra barca. Non ho accettato di togliermi i vestiti, ma loro mi hanno gridato di farlo. Mio cugino Shabaan cercava di convincermi di ascoltare i soldati israeliani. Così mi sono spogliato e mi sono tuffato in mare, avevo freddo ed nuotato indietro per tornare alla mia barca, ma i soldati hanno iniziato a sparare e a dirmi 'vieni sulla nave'. <b>Una delle navi israeliane era vicina alla nostra barca, ma i soldati ci hanno chiesto di nuotare verso l'altra nave israeliana che era distante da noi. Ho deciso di nuotare. Quando ho raggiunto la nave, i soldati mi hanno tirato a bordo, mi hanno fatto indossare un pantalone, mi hanno ammanettato con le mani dietro la schiena, mi hanno bendato ed incappucciato</b>".</div>
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La famiglia di di Jihad ci ha mostrato il completo pantalone e felpa e ciabatte che l'esercito ha dato ai due pescatori. "Hanno preso la nostra barca che vale 12.000 dollari e ci hanno dato un completo che vale meno di 20 shekels", ha esclamato un membro della famiglia. </div>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvYtGLcN89Na6YZZZOxuVxIzAsi1LxmCDZqCpiWwdbSgCh0uMKXIHNemmvS6Abr1oYSxvaamR4WvDFDLnwrcQtqfQOdPwq6k4lKEqGFXHyHfv_29xxqR35bKqjYE0bkC9Ni1naDL0VPO4/s1600/DSC_0220.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvYtGLcN89Na6YZZZOxuVxIzAsi1LxmCDZqCpiWwdbSgCh0uMKXIHNemmvS6Abr1oYSxvaamR4WvDFDLnwrcQtqfQOdPwq6k4lKEqGFXHyHfv_29xxqR35bKqjYE0bkC9Ni1naDL0VPO4/s1600/DSC_0220.JPG" height="400" width="301" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">il completo fornito ai pescatori dall'esercito israeliano - foto di Rosa Schiano</td></tr>
</tbody></table>
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Mentre le navi israeliane si dirigevano al porto israeliano di Ashdod, i soldati hanno chiesto ai due pescatori informazioni generali, nome e numero di carta di identità. "Io non ricordo il numero della mia carta di identità - ho detto al soldato - che ha usato poi forza su di me. Stava cercando di ottenere informazioni da me, poi un altro soldato gli ha detto 'lascialo stare'", ci ha riferito Jihad.</div>
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<br /></div>
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Nel porto di Ashdod, i due pescatori sono stati sbendati e le loro mani liberate dalle manette per permettere loro di scendere dalla nave. Ai pescatori è stata data la felpa e le ciabatte.</div>
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<br /></div>
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"Ci hanno incappucciati di nuovo ed ammanettati. Ci hanno portati in una piccola stanza dove ci hanno poi sbendati ed hanno liberato le nostre mani dalle manette. Una dottoressa dell'esercito ha controllato la nostra salute, la pressione del sangue. Quando ha finito, siamo stati ammanettati e bendati di nuovo.</div>
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<br /></div>
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"Ci hanno lasciati da soli per una ventina di minuti. Un investigatore è venuto ad interrogarmi. Durante l'interrogatorio mi hanno sbendato mentre mio cugino era ancora bendato. L'investigatore mi ha chiesto i nomi dei membri della mia famiglia dal più piccolo al più grande di età. Mi ha chiesto chi fossero i miei amici. Poi sono stato bendato ed ammanettato. Mi hanno poi portato in un'altra stanza dove sono rimasto per circa un'ora. Successivamente un investigatore è venuto e mi ha chiesto 'Puoi dirmi come i soldati ti hanno trattato a bordo della nave?' e poi mi ha chiesto 'Ricordi il numero delle navi che hanno sparato sulla tua barca?' Ho risposto di sì, ho detto che il numero delle tre navi sono 844-838-831. Poi mi hanno lasciato da solo per circa 4 ore. Poi un soldato è venuto, mi ha tolto le manette, mi ha colpito duramente alla schiena e mi ha detto che potevo andare a casa".</div>
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I due pescatori sono stati trasportati al valico di Erez e l'hanno attraversato verso mezzanotte. </div>
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I due pescatori hanno perso, oltre alla barca, anche due GPS ed un telefono che erano sulla barca.</div>
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Jhad era stato già arrestato dalla marina israeliana una volta nel 2008, mentre per suo cugino si tratta della terza volta.</div>
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Un pescatore ci ha riferito che dal 2010 Israele non ha restituito nessuna delle piccole barche da pesca confiscate.</div>
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Jihad ha due figli piccoli e pesca da quando aveva 10 anni. </div>
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La sua è una famiglia di pescatori.</div>
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<b><br /></b></div>
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<b>31 persone dipendevano dalla barca confiscata. La pesca è la loro unica fonte di sussistenza.</b></div>
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La sua famiglia possiede un'altra piccola barca priva di motore e leggermente danneggiata.</div>
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"Entrambi non hanno lavoro, non hanno speranza", ci ha detto il padre di Shabaan. </div>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeYnYlY3B7sGy1dSX5ZjzoZv68lqnnIQ6Mrk-Po7QL9UHjj_tgZC5HMw4SfxnSWwUzOQ0Gq90mp80HfWS7X31gyLZnsNtgIZ9H6rpDkAkpJhZFD2qwRgqbelvHsy77CSgvIk_3ff4PvOA/s1600/DSC_0222.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeYnYlY3B7sGy1dSX5ZjzoZv68lqnnIQ6Mrk-Po7QL9UHjj_tgZC5HMw4SfxnSWwUzOQ0Gq90mp80HfWS7X31gyLZnsNtgIZ9H6rpDkAkpJhZFD2qwRgqbelvHsy77CSgvIk_3ff4PvOA/s1600/DSC_0222.JPG" height="640" width="425" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Jihad Abu Ryala con suo figlio e suo cugino Shabaan Abu Ryala - foto di Rosa Schiano</td></tr>
</tbody></table>
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Il campo rifugiati di Shati era buio. Da qualche giorno nella Striscia di Gaza si hanno solo 6 ore di elettricità quotidiane a causa della mancanza di carburante. La corrente è venuta a mancare verso le 18.30 locali, al termine dell'incontro con i due pescatori. Camminando nel campo rifugiati di Shati, era forte l'odore delle acque reflue che scorrevano lungo l'asfalto. Alcuni bambini giocavano con dei pattini a rotelle, ed ogni tanto, qualcuno nell'oscurità cadeva, ma si rialzava subito. Li abbiamo salutati e ci hanno sorriso. Loro, non perdono mai il sorriso.</div>
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Guardando il mare sulla mia destra, osservavo le luci delle barche dei pescatori e l'impotenza che avevo avvertito durante il nostro incontro mi assaliva e si mischiava alla rabbia. </div>
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"La situazione qui sta peggiorando sempre di più", ci ha detto un amico palestinese. </div>
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Qui si continua a vivere grazie alle misere donazioni ed ai pacchi cibo. I "rifugiati", vittime di una doppia ingiustizia, sognano ancora di tornare alle loro terre e tramandano la loro storia di generazione in generazione. </div>
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<b>Le violazioni quotidiane dell'esercito israeliano avvengono alla luce del sole.</b> Le abbiamo anche riprese con macchine fotografiche e videocamere. Tutto ciò l'abbiamo riportato centinaia di volte nel corso degli anni. Eppure, tutto ciò è considerato normale. Nessuna potenza innternazionale interviene per fermare le forze israeliane, nessun organo internazionale sanziona Israele. Per questo, l'esercito entra nelle acque di Gaza sulle quali ha imposto un limite illegale e fa ciò che vuole. </div>
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A volte, i pescatori che hanno subito attacchi chiedono al nostro traduttore che cosa loro possono ottenere attraverso i report che scriviamo. Che cosa rispondere? A volte diciamo loro che i report servono a far aumentare la consapevolezza nelle persone. Ma nel concreto, se le nostre istituzioni non intervengono, nulla potrà cambiare. Il BDS è una buona risposta alle violazioni israeliane.</div>
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Nonostante ufficialmente il limite imposto dalle autorità israeliane sulle acque della Striscia di Gaza sia di 6 miglia nautiche dalla costa palestinese, le forze israeliane impongono un limite di 1 o 2 miglia nelle acque a nord della Striscia. Si osserva che il limite si sta restringendo anche nelle acque a sud della Striscia di Gaza, in particolare di fronte Rafah. </div>
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Questi attacchi continui contro i pescatori di Gaza minano la loro capacità di sussistenza e costuiscono una violazione del diritto internazionale</div>
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<i>Background</i></div>
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Israele ha progressivamente imposto restrizioni ai pescatori palestinesi sull'accesso al mare. Le 20 miglia nautiche stabilite sotto gli accordi di Jericho nel 1994 tra Israele e l'Organizzazione di Liberazione della Palestina (OLP), sono state ridotte a 12 miglia sotto l'Accordo Bertini nel 2002. Nel 2006, l'area acconsentita alla pesca è stata ridotta a 6 miglia nautiche dalla costa. A seguito della offensiva militare israeliana "Piombo Fuso" (2008-2009) Israele ha imposto un limite di 3 miglia nautiche dalla costa, impedendo ai palestinesi l'accesso all' 85% delle acque a cui hanno diritto secondo gli accordi di Jericho del 1994.</div>
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Gli accordi raggiunti tra Israele e la resistenza palestinese dopo l'offensiva militare israeliana di novembre 2012, "Pilastro di Difesa", hanno acconsentio ai pescatori di Gaza di raggiungere nuovamente le 6 miglia nautiche dalla costa. Nonostante questi accordi, la marina militare israeliana non ha cessato gli attacchi contro i pescatori di Gaza, anche all'interno di questo limite. A Marzo 2013, Israele ha imposto nuovamente un limite di 3 miglia nautiche dalla costa, affermando che tale decisione era stata presa a seguito dell'invio di alcuni razzi palestinesi verso il sul di Israele. Mercoledi' 22 maggio 2013, le autorità militari israeliane hanno diffuso attraverso alcuni media la decisione di estendere nuovamente il limite a 6 miglia nautiche dalla costa.</div>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiplv-ZIdLOsLpbcqwcMzVdot2L0CCqPPRYOhyphenhyphen_ptkYmCwjQY4BobgXts_Z1P_9eoWA2QHMWGwdq-NEMVxeEcpQUTY_tXDFtGgfLjxztJNTuzsf8d9ukJNLXC1kZPclBc_jTSYbTCr0ab0/s1600/DSC_0181.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiplv-ZIdLOsLpbcqwcMzVdot2L0CCqPPRYOhyphenhyphen_ptkYmCwjQY4BobgXts_Z1P_9eoWA2QHMWGwdq-NEMVxeEcpQUTY_tXDFtGgfLjxztJNTuzsf8d9ukJNLXC1kZPclBc_jTSYbTCr0ab0/s1600/DSC_0181.JPG" height="364" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">la marina israeliana arresta i due pescatori - foto di Rosa Schiano</td></tr>
</tbody></table>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUfDkqzJ19PlUwSSMsMxEBXz7bsUwRUudPY6Pnu-YrLXclUnggrFdaPlYMror2M_9xhOH_0twhygUCNMeQzmJ3ZJ_FyjO27vS-zbn4tRK3C_-96CKnFj9ndA0U9LVOEulZFYF7b5i8vsM/s1600/DSC_0182.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUfDkqzJ19PlUwSSMsMxEBXz7bsUwRUudPY6Pnu-YrLXclUnggrFdaPlYMror2M_9xhOH_0twhygUCNMeQzmJ3ZJ_FyjO27vS-zbn4tRK3C_-96CKnFj9ndA0U9LVOEulZFYF7b5i8vsM/s1600/DSC_0182.JPG" height="384" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">la marina israeliana arresta i due pescatori - foto di Rosa Schiano</td></tr>
</tbody></table>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZbjqXpeDOKJ48wYfCWkSYydDyv4HRjK1m_-yLfaGFHeMrsCB6irjnewXa22dzW65yUK5YO-3SJ2StdJWKG42o-7oov1kopieXOz021YJk2ovm1ZkpsSzQjmBtC_7UBO9qCVi0cOyCfGA/s1600/DSC_0185.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZbjqXpeDOKJ48wYfCWkSYydDyv4HRjK1m_-yLfaGFHeMrsCB6irjnewXa22dzW65yUK5YO-3SJ2StdJWKG42o-7oov1kopieXOz021YJk2ovm1ZkpsSzQjmBtC_7UBO9qCVi0cOyCfGA/s1600/DSC_0185.JPG" height="320" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">la marina israeliana arresta i due pescatori - foto di Rosa Schiano</td></tr>
</tbody></table>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiklPker3MWQToe06axzCYSZU_mXoT3brZJ27G4rnMjbwTPk_88hh3vrL9kv0FXgxnmxHg2rDwvEB0PhWUPajp4XA7qJZiSv6pPMacjCYcnuS8UvimYz_qvx-8Ysy3JKdTqTzNHcNNjEC8/s1600/DSC_0186.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiklPker3MWQToe06axzCYSZU_mXoT3brZJ27G4rnMjbwTPk_88hh3vrL9kv0FXgxnmxHg2rDwvEB0PhWUPajp4XA7qJZiSv6pPMacjCYcnuS8UvimYz_qvx-8Ysy3JKdTqTzNHcNNjEC8/s1600/DSC_0186.JPG" height="304" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">la marina israeliana arresta i due pescatori - foto di Rosa Schiano</td></tr>
</tbody></table>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEim8vp1FfEMiW0GAi4RDqbl7TxFVSSonW_WTjXLmNxLzrc72SZAFkcgU3gBfaliSZk7CLBzxC2iTyeTn1IJjkwdh4gCY-OOQECCkPh4grktmcD558qD0dDqHKHvt5-AK0mSmPJWutK_QSY/s1600/DSC_0187.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEim8vp1FfEMiW0GAi4RDqbl7TxFVSSonW_WTjXLmNxLzrc72SZAFkcgU3gBfaliSZk7CLBzxC2iTyeTn1IJjkwdh4gCY-OOQECCkPh4grktmcD558qD0dDqHKHvt5-AK0mSmPJWutK_QSY/s1600/DSC_0187.JPG" height="376" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">la marina israeliana arresta i due pescatori - foto di Rosa Schiano</td></tr>
</tbody></table>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzPLR8M7tSHTPZTBgLnVjLSJZiL_iQW5aqqnJs5JGSI3H8cfhnYPHb_NoJUGYyhgw6Qfviz9dZYpzhMB80sdl2wZF0P7P-m_p_nQbfjCsBG6TD0rjlANGw5VsFOmsj9tRhl7V0Px6Sut0/s1600/DSC_0192.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzPLR8M7tSHTPZTBgLnVjLSJZiL_iQW5aqqnJs5JGSI3H8cfhnYPHb_NoJUGYyhgw6Qfviz9dZYpzhMB80sdl2wZF0P7P-m_p_nQbfjCsBG6TD0rjlANGw5VsFOmsj9tRhl7V0Px6Sut0/s1600/DSC_0192.JPG" height="350" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">la marina israeliana arresta i due pescatori - foto di Rosa Schiano</td></tr>
</tbody></table>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjggWzA_xlj94A6R1hcHunUnGH4JruiuwJFulEhauPsGozZjSLbNXZARmUpxuaJ4Z98GYn3u03D-rqasLIptpmZoOpM3ZzgczZRpvbIPADBLCBaHsJS-KZHaykntnFAxbmvEwrlazqVEF4/s1600/DSC_0193.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjggWzA_xlj94A6R1hcHunUnGH4JruiuwJFulEhauPsGozZjSLbNXZARmUpxuaJ4Z98GYn3u03D-rqasLIptpmZoOpM3ZzgczZRpvbIPADBLCBaHsJS-KZHaykntnFAxbmvEwrlazqVEF4/s1600/DSC_0193.JPG" height="398" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">la marina israeliana arresta i due pescatori - foto di Rosa Schiano</td></tr>
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Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-13262406605548657502014-03-03T02:30:00.003+02:002014-03-03T02:34:37.973+02:00Donna palestinese di 58 anni uccisa dall'esercito israeliano<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
Venerdì sera una donna palestinese di 58 anni, <b>Amna Atia Mahmoud Qudeih</b>, é stata uccisa dal fuoco dell'esercito israeliano in un'area chiamata Sanati, ad est di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Amna era andata ad una festa di matrimonio quella sera. Poi, verso le 21.00, la donna, che soffriva di disturbi psicologici, si era allontanata e si era diretta verso il confine, ad una distanza di circa 30 metri dalla barriera che separa la Striscia di Gaza dai territori che Israele ha occupato nel 1948. </div>
<div style="text-align: justify;">
L'esercito israeliano ha iniziato a sparare e l'ha uccisa colpendola con un proiettile nel lato sinistro dell'addome.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Successivamente le forze israeliane hanno contattato la Croce Rossa Internazionale per il recupero del corpo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un vicino di casa ci ha detto che verso le 22.00 la Croce Rossa Internazionale ha contattato la famiglia della donna comunicando che non era possibile accedere all'area. L'esercito israeliano infatti continuava a sparare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre l'esercito israeliano non avrebbe comunicato alla Croce Rossa Internazionale dove si trovasse esattamente il corpo della donna. L'esercito avrebbe lanciato segnali luminosi in alcune zone del confine per indicare dove si trovava il corpo, ma non nel luogo esatto, come a prendersi gioco dello staff medico.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il corpo della donna è stato ritrovato soltanto alle 7 del mattino. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Probabilmente, se l'esercito israeliano avesse permesso all'ambulanza di recuperare immediatamente il corpo, se avesse indicato dove il corpo esattamente si trovava, Amna sarebbe sopravvissuta.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Perché l'hanno uccisa? Soffriva di problemi psicologici, perché le hanno sparato?", ci ha chiesto, con gli occhi lucidi, Resga, l'anziana madre novantenne.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La donna viveva insieme alla madre e l'aiutava nelle faccende domestiche. Il padre era morto alcuni mesi fa. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Amna è stata uccisa con il vestito tradizionale palestinese che aveva indossato per la festa di matrimonio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Alla domanda di sua madre, non abbiamo risposta. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Possiamo ancora osservare, riportare ed essere testimoni di queste continue orrende aggressioni che continuano ad avvenire nell'ossordante silenzio internazionale.</div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCVbrd2nuNYE8HcYVgTdoTFa6O4EW9PNnaz6DC1F2aAU4XX-LhOEepQwKh6wgkJX3ZhvlGk-Q_z7Z0LyWsIY_eQJfdXFTWLm9LgUV6hqmzw0yYSBsd0_PQIyDLWbWnz0OlVMhv1pf51yU/s1600/Resga+Qudaih+1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCVbrd2nuNYE8HcYVgTdoTFa6O4EW9PNnaz6DC1F2aAU4XX-LhOEepQwKh6wgkJX3ZhvlGk-Q_z7Z0LyWsIY_eQJfdXFTWLm9LgUV6hqmzw0yYSBsd0_PQIyDLWbWnz0OlVMhv1pf51yU/s1600/Resga+Qudaih+1.JPG" height="426" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Resga Qudeih (photo by Rosa Schiano)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEKPQ4Nt_haMLmg1QaBuV7WF6kc1_V3WAfifLItvYKG3zfN6zyrXYB-PNjX8sUsS7hzcGEVtx4i-ZRQ0m8zHZKkjB40ZLQ3FjPa1UxJZFhVmauVv4dGHAIMeogmAY0BCQG84kSBE1MjD4/s1600/Amna+Atia+Qudaih.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEKPQ4Nt_haMLmg1QaBuV7WF6kc1_V3WAfifLItvYKG3zfN6zyrXYB-PNjX8sUsS7hzcGEVtx4i-ZRQ0m8zHZKkjB40ZLQ3FjPa1UxJZFhVmauVv4dGHAIMeogmAY0BCQG84kSBE1MjD4/s1600/Amna+Atia+Qudaih.jpg" height="400" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Amna Atia Manhoud Qudeih (photo by da local press)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<br />
<br /></div>
Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-82466584634968471902014-02-23T23:30:00.000+02:002014-02-24T01:28:12.579+02:00Due bambini ed almeno altri 13 giovani palestinesi feriti dall'esercito israeliano nell'ultimo venerdì di Gaza<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheUyjBVnyNAMANSZ9G7dntZMvUQbHeZiBITEFaDz26UmF1KJe5n6V2fvctjhbc3NGicql3yTouMxHweDERvNMQ1c0Z9Tr2Gx5L35XYjX2KHB_7HarMTQUdjkhIIh_Sufw97ln93wkJJQg/s1600/Mohammed+Helles+2+-+photo+Rosa+Schiano.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheUyjBVnyNAMANSZ9G7dntZMvUQbHeZiBITEFaDz26UmF1KJe5n6V2fvctjhbc3NGicql3yTouMxHweDERvNMQ1c0Z9Tr2Gx5L35XYjX2KHB_7HarMTQUdjkhIIh_Sufw97ln93wkJJQg/s1600/Mohammed+Helles+2+-+photo+Rosa+Schiano.JPG" height="275" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mohammed Helles (photo by Rosa Schiano)</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Era il venerdì della protesta della resistenza popolare. Centinaia di giovani palestinesi si erano riuniti lungo il confine ad est di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. </div>
<div style="text-align: justify;">
Come ogni venerdì, alcuni giovani, tra i più coraggiosi, si avvicinavano alla barriera che separa i territori palestinesi da quelli che Israele ha occupato nel 1948, nel tentativo di piazzare una bandiera palestinese per rivendicare il diritto alla propria terra. Altri lanciavano pietre con le fionde in direzione dei soldati. Camionette militari israeliane erano disposte lungo il confine. I militari israeliani hanno iniziato a sparare proiettili e gas lacrimogeno ad altezza d'uomo. Il bollettino di questa giornata riporta 14 giovani palestinesi feriti da arma da fuoco e gas lacrimogeno compreso un bambino in gravi condizioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il bambino, <b>Mohammed Helles, di età tra i 12 ed i 14 anni,</b> è stato colpito alla testa da un candelotto di gas lacrimogeno. Alcune delle immagini scattate dal fotografo palestinese Mahmud Hams (AFP) sono inquietanti:</div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQXR07Q_2mQyVvBugzwr1gjita4u3urTDdJjQgpY1MDb8fQR7U6HCCAjtavNL0890o09XH-MN6-T0sIJAdLRGm_fsK2vcCCpBxZXcyKyZM0cB6vqM4ZWg3ctSYuhmKmKY_YvXfF9sl-aE/s1600/Jabalia+Febr+21+2014+-+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQXR07Q_2mQyVvBugzwr1gjita4u3urTDdJjQgpY1MDb8fQR7U6HCCAjtavNL0890o09XH-MN6-T0sIJAdLRGm_fsK2vcCCpBxZXcyKyZM0cB6vqM4ZWg3ctSYuhmKmKY_YvXfF9sl-aE/s1600/Jabalia+Febr+21+2014+-+1.jpg" height="430" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mohammed Helles (photo by Mahmud Hams - AFP)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6pMaIPwDotKbQL1xme1Zm5IF-zrYnDTfNt41DW0olUOLuTsbTE662Nh3FSMTY6DjBGunSt9esrP77X8_kb29a4cQoChgKzSD49mpraBLgodo64uWWwPbwczzTxTp60xeLmv0g57i6vpc/s1600/Jabalia+Febr+21+2014+-+2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6pMaIPwDotKbQL1xme1Zm5IF-zrYnDTfNt41DW0olUOLuTsbTE662Nh3FSMTY6DjBGunSt9esrP77X8_kb29a4cQoChgKzSD49mpraBLgodo64uWWwPbwczzTxTp60xeLmv0g57i6vpc/s1600/Jabalia+Febr+21+2014+-+2.jpg" height="454" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mohammed Helles (photo by Mahmud Hams - AFP)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIrMou93cBvW67p3A9idPoWPNSdEykXIoJqlZPmutwAioULy0AQG6t1zI6Uml3gITvz9RSrJRq3BPz8ek4Mybuwmd27iSis4Zx6o24yj9L-usWUZqJaPwesEbXJo2jaEME_qeuIcLBoAA/s1600/Jabalia+Febr+21+2014+-+3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIrMou93cBvW67p3A9idPoWPNSdEykXIoJqlZPmutwAioULy0AQG6t1zI6Uml3gITvz9RSrJRq3BPz8ek4Mybuwmd27iSis4Zx6o24yj9L-usWUZqJaPwesEbXJo2jaEME_qeuIcLBoAA/s1600/Jabalia+Febr+21+2014+-+3.jpg" height="410" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mohammed Helles (photo by Mahmud Hams - AFP)</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFXxv8JJbzzAxb3ZMcYe5nJbfuqTdHRc4vFK96IoqoBCbrIcuuW1BmrNV-uKRRj3R1SMgtfUZOMgH3vgENhVk3nwAXLPz20iu70l3vhcXCDiyx2RZzCpBEs2fuPhfXBLU45Ac9CvJ3TIA/s1600/Jabalia+Febr+21+2014+-+4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFXxv8JJbzzAxb3ZMcYe5nJbfuqTdHRc4vFK96IoqoBCbrIcuuW1BmrNV-uKRRj3R1SMgtfUZOMgH3vgENhVk3nwAXLPz20iu70l3vhcXCDiyx2RZzCpBEs2fuPhfXBLU45Ac9CvJ3TIA/s1600/Jabalia+Febr+21+2014+-+4.jpg" height="426" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mohammed Helles (photo by Mahmud Hams - AFP)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo visitato Mohammed Helles nel reparto di Terapia Intensiva dell'ospedale Shifa in Gaza city.</div>
<div style="text-align: justify;">
Prima di entrare in sala, uno dei dottori ci aveva riferito che il bambino non era in grado di parlare, forse nemmeno di ascoltare. Mohammed respirava normalmente, senza ventilazione elettronica. Il suo capo era fasciato. Un dottore del reparto ci ha riferito che il bambino era arrivato in ospedale con un <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Glasgow_Coma_Scale">Glasgow Coma Scale</a> di 11. Frammenti di esplosivo hanno colpito il cervello e sarebbe stato successivamente sottoposto ad un intervento chirurgico. Il report ospedaliero parla di trauma cranico dovuto a "missile esplosivo" contusioni multiple al cervello, corpo estraneo nello scalpo. Il dottore del reparto si mostrava ottimista e ci ha rassicurati dicendoci che il bambino sarà in grado di recuperare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Resta, tuttavia, un dubbio sull'arma che abbia colpito Mohammed, in quanto il tipo di ferita che ha subito è una ferita da arma da fuoco.</div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghxFvoq25ODcCWYBN5BP_Tzol1fXrxR0f8QsF62QWS-TTZ_ASc1C-1Jx3amn2saTmt-bMjGnvsEI9equXvarEWSSZSA3kELCkZ4ab92-AW2mXL-oNE9kGZWIRFwH5yuk947YHwnjNeLGE/s1600/Mohammed+Helles+1+-+photo+Rosa+Schiano.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghxFvoq25ODcCWYBN5BP_Tzol1fXrxR0f8QsF62QWS-TTZ_ASc1C-1Jx3amn2saTmt-bMjGnvsEI9equXvarEWSSZSA3kELCkZ4ab92-AW2mXL-oNE9kGZWIRFwH5yuk947YHwnjNeLGE/s1600/Mohammed+Helles+1+-+photo+Rosa+Schiano.JPG" height="400" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mohammed Helles (photo by Rosa Schiano)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il secondo bambino, <b>Fadel Abu Odwan, di 12 anni, </b>è rimasto ferito invece lungo il confine nell'area di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. L'esercito israeliano spesso apre il fuoco verso i terreni agricoli palestinesi causando vittime fra i civiili.</div>
<div style="text-align: justify;">
Fadel è stato trasportato all'ospedale Nasser in Khan Younis dove si trova ricoverato attualmente nel reparto di terapia intensiva.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ha subito una ferita da arma da fuoco nell'area pelvica. L'arteria femorale sinistra è rotta, ha subito una forte emorragia ed è stato sottoposto ad un intervento di orchiectomia, l'esportazione dei testicoli. Fadel era sedato per il dolore intenso. Fadel è cosi piccolo, ma il suo futuro è ormai segnato.</div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJ8EdmjnWFyH-o5Ae2HDPM3452TU61R4Ctz8wwjrL8GqCcFyRcyjYWdqbD4WyZ9b-p3hGxtdNcuFNVG-e90IhUxmu987JVvM7IBYq3cChCpvSLojdX7nBikls7q7_36eAp7s6rE2jH2Mk/s1600/Fadel+Abu+Odwan+2+-+photo+by+Rosa+Schiano.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJ8EdmjnWFyH-o5Ae2HDPM3452TU61R4Ctz8wwjrL8GqCcFyRcyjYWdqbD4WyZ9b-p3hGxtdNcuFNVG-e90IhUxmu987JVvM7IBYq3cChCpvSLojdX7nBikls7q7_36eAp7s6rE2jH2Mk/s1600/Fadel+Abu+Odwan+2+-+photo+by+Rosa+Schiano.JPG" height="426" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fadel Abu Odwan (photo by Rosa Schiano)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW78m4K2UV6OQoNPWyb8ONQcTKjnmmD1L4t0ezwqpzP3cLSRh1fEuYCy6qWt1BbUZerbcsjBYiUxp38Yae_fMGBmCi4dd94MO52tbORprPcKmTmKacrmdY3KWdfGuKrKPp-tupfNTdTdc/s1600/Fadel+Abu+Odwan+-+photo+Rosa+Schiano.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW78m4K2UV6OQoNPWyb8ONQcTKjnmmD1L4t0ezwqpzP3cLSRh1fEuYCy6qWt1BbUZerbcsjBYiUxp38Yae_fMGBmCi4dd94MO52tbORprPcKmTmKacrmdY3KWdfGuKrKPp-tupfNTdTdc/s1600/Fadel+Abu+Odwan+-+photo+Rosa+Schiano.JPG" height="425" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fadel Abu Owan (photo by Rosa Schiano)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfnJ8OlSlIaneaLexzlGFzd2zEA2N66tfHvUKgZiPySeKuL_EyNVS5koePoFeOTiYYfdPShFNWsSD7bnOg3UD3Zou6b2Um2Zir8mf-uJDxl5ugZu70INOMcV4Nrv83ayvUd_6OYCk4OQg/s1600/1890480_1456646977885435_1580793543_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfnJ8OlSlIaneaLexzlGFzd2zEA2N66tfHvUKgZiPySeKuL_EyNVS5koePoFeOTiYYfdPShFNWsSD7bnOg3UD3Zou6b2Um2Zir8mf-uJDxl5ugZu70INOMcV4Nrv83ayvUd_6OYCk4OQg/s1600/1890480_1456646977885435_1580793543_o.jpg" height="424" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fadel Abu Odwan (photo by Mahmoud Bassam)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitsMmEQq16R8zFhrh6BPiL4ueQ_a-OWbAHUBiMtFqeCaVy3iIGVn58OTsk8SOzEZjF0s3CwWP3rFF2Go0THzJ1uWg6ENOOuXCJWyupycZSQZrXVWfgqZNFwvUBqEC_3sc5fDYPHojGfN8/s1600/1956723_1456646074552192_1273875374_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitsMmEQq16R8zFhrh6BPiL4ueQ_a-OWbAHUBiMtFqeCaVy3iIGVn58OTsk8SOzEZjF0s3CwWP3rFF2Go0THzJ1uWg6ENOOuXCJWyupycZSQZrXVWfgqZNFwvUBqEC_3sc5fDYPHojGfN8/s1600/1956723_1456646074552192_1273875374_o.jpg" height="424" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fadel Abu Odwan (photo by Mahmoud Bassam)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Le aggressioni da parte dell' esercito dell'occupazione israeliana e l'illegale assedio imposto sulla Striscia di Gaza continuano sotto il silenzio internazionale.</div>
<br />
<br /></div>
Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-10462945417986737892014-02-10T18:09:00.000+02:002014-02-10T18:09:12.397+02:00Protesta settimanale della resistenza popolare, cinque ragazzi palestinesi feriti<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjneNbY2PzD8VdazEe-lMP8Th1sRbBvIykeQwEAf3REr5beAtueU9-X0G2m8mrSnBD97jye_sMo7qElnNRXdvwPObnO4BCbajUqdmlcf3gLrjaRycmNs-2w2YVXP1A1-oYbmJBXoQvwu_Y/s1600/DSC_0011+-+C.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjneNbY2PzD8VdazEe-lMP8Th1sRbBvIykeQwEAf3REr5beAtueU9-X0G2m8mrSnBD97jye_sMo7qElnNRXdvwPObnO4BCbajUqdmlcf3gLrjaRycmNs-2w2YVXP1A1-oYbmJBXoQvwu_Y/s1600/DSC_0011+-+C.JPG" height="426" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>protesta della resistenza popolare, 10 febbraio 2014, Gaza</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Venerdì abbiamo preso parte alla manifestazione della resistenza popolare che settimanalmente centinaia di ragazzi palestinesi tengono lungo il confine ad est di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Consapevoli degli attacchi che avremmo subito da parte dell'esercito israeliano, eravamo muniti di cipolle, acqua e lievito per sollevarci dal dolore dei lacrimogeni. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ragazzi palestinesi di età compresa tra i 10 ed i 24 anni si sono riuniti lì per sfidare l'occupazione militare israeliana, avvicinandosi alla barriera di separazione, lanciando pietre o piazzando bandiere palestinesi sopra la barriera. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<b>Piazzare una bandiera sopra la barriera che separa i territori palestinesi da quelli che Israele ha occupato nel 1948 rappresenta una vittoria che vale la vita per molti di questi ragazzi.</b></div>
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L'esercito israeliano in jeep si è schierato lungo la barriera. Tre soldati si sono nascosti dietro una collina con le armi puntate verso i manifestanti. Alcuni soldati usciti da una jeep hanno iniziato a sparare proiettili e lacrimogeni, nonostante sapessero che davanti a loro avevano solo dei ragazzini disarmati o muniti solo delle tipiche fionde.</div>
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Il vento era a nostro favore, motivo per cui inizialmente il gas dei lacrimogeni non ci ha colpiti. Successivamente l'esercito ha lanciato lacrimogeni a lunga distanza così che fossimo tutti avvolti dal gas. Molti giovani hanno iniziato a correre guardando verso il cielo per evitare di essere colpiti dai cilindri. Il gas bruciava negli occhi e nei polmoni.</div>
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"Siamo qui per liberare Gerusalemme ed affermare il diritto alla nostra terra", ci ha detto un giovane. </div>
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Alla protesta erano presenti anche due giovani che erano rimasti feriti nelle manifestazioni precedenti, di cui uno, in stampelle, portava il fissatore esterno nella sua gamba destra. Ci ha salutati con un enorme sorriso, nonostante tutto. </div>
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La tensione saliva con il passare del tempo, e presto i lacrimogeni hanno lasciato il posto ai proiettili. Un'ambulanza ha poco dopo raggiunto il posto. </div>
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Il bollettino di questa giornata riporta 5 giovani feriti, di cui 3 da arma da fuoco e due da gas lacrimogeno.</div>
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<b>Nizar Mahey El Dein Zaqout, 23 anni</b>, è stato ricoverato al Kamal Odwan hospital in Beit Lahia. L'abbiamo incontrato il giorno seguente in ospedale. Ha riportato ferita da arma da fuoco al ginocchio sinistro con frattura e da frammenti di esplosivo. È stato sottoposto a chirurgia al mattino e deve rimanere sotto osservazione per controllo dei nervi.</div>
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Nizar aveva posto una bandiera palestinese sopra la barriera di separazione ed un soldato gli ha sparato. alcuni ragazzi l'hanno trasportato correndo verso l'ambulanza. </div>
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"Perché rischi la vita?", gli ho chiesto. "Perché questa è la nostra terra. Gerusalemme ci appartiene. Loro vivono nella nostra terra contro la nostra volontà", ha risposto Nizar.</div>
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Anche il venerdì precedente Nizar era andato alla protesta ed era rimasto ferito da gas lacrimogeno.</div>
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Non appena ho saputo il suo nome gli ho chiesto se fosse parente di un ragazzo ucciso due anni fa. Mi ha detto di sì. Suo cugino Mahmoud Zaquout, 19 anni, era stato ucciso dall'esercito il 30 marzo di due anni fa durante la Global March to Jerusalem, vicino il valico di Erez, nel nord della Striscia. Suo cugino era stato ucciso da un proiettile mentre cercava di porre una bandiera palestinese sopra la barriera di separazione. (Qui avevo raccontato della sua storia e di quella giornata http://ilblogdioliva.blogspot.it/2012/04/mahmoud-19-anni-ucciso-ad-erez-nel-land.html ). </div>
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Nizar ci ha detto che continuerà ad andare a queste manifestazioni di resistenza popolare che sono iniziate nuovamente a Gaza circa 2 mesi fa. Nizar ci ha anche detto che da circa 6 settimane le manifestazioni sono diventate più aggressive. </div>
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"Potrei diventare un martire lottando per la liberazione di Gerusalemme e <b>per aprire una linea tra la Striscia di Gaza e la Cisgiordania.</b> Noi manifestiamo anche per i diritti delle detenute palestinesi nelle carceri israeliane", ci ha detto Nizar.</div>
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<b>Ali Ziad Salim Abu Dan, 19 anni</b>, è invece rimasto ferito gravemente e ricoverato nel reparto di terapia intensiva dello Shifa hospital in Gaza city. Suo padre ci ha detto che il proiettile è entrato dal petto ed ha coinvolto cuore e fegato, ad una distanza di pochi millimetri dalla spina dorsale. </div>
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È arrivato in coma in ospedale, si è svegliato il giorno successivo. È stato ricoverato in ICU sotto ventilazione artificiale. L'ultimo aggiornamento che abbiamo ricevuto da suo padre domenica sera riporta che le sue condizioni stanno migliorando ed il giovane sta respirando senza ventilazione.</div>
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Il terzo ferito, <b>Ahmad Mahmoud Al Najjar, 23 anni</b>, è stato colpito da un proiettile alla gamba destra, non ha subito frattura, ed è stato rilasciato dall'ospedale.</div>
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Gli altri due giovani sono rimasti feriti da gas lacrimogeno e sono stati rilasciati dall'ospedale.</div>
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Molti di questi giovani rischiano la propria vita perché credono nella liberazione della propria terra. Diventare martiri significa esser ricordati per aver lottato coraggiosamente per la stessa. </div>
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Alcuni, rischiano perché sono disperati; le loro condizioni di vita, l'assedio, la mancanza di lavoro, non danno loro alcuna speranza per il futuro. </div>
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<b>Noi continueremo ad essere testimoni, come Nizar ci ha chiesto, per dar loro voce e per essere loro accanto nella lotta per i propri diritti, perché la questione palestinese non è solo un questione umanitaria ma una questione politica.</b></div>
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<span style="text-align: left;"><i>Nizar Mahey El Dein Zaqout, 23 anni</i></span></div>
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<i>Ulteriori foto che ho scattato durante la protesta:</i></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi95dckXEtImxUAPk9tAw9cJB7-aIPS4YKxDBDW2hMe1_HEHeOwnf31GS3-_HRiJJz3dIvnPtHDqidSXPws4fdC_Ro9YP49YdFaZFkF51QgcnWs7_xlNKWFJ_xWhTIbyTAh0X7N__zPeKs/s1600/DSC_0103.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi95dckXEtImxUAPk9tAw9cJB7-aIPS4YKxDBDW2hMe1_HEHeOwnf31GS3-_HRiJJz3dIvnPtHDqidSXPws4fdC_Ro9YP49YdFaZFkF51QgcnWs7_xlNKWFJ_xWhTIbyTAh0X7N__zPeKs/s1600/DSC_0103.JPG" height="334" width="640" /></a></div>
<br /></div>
Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-29999763071256641692014-01-23T10:21:00.000+02:002014-01-23T10:21:09.273+02:00Due pescatori palestinesi di cui un minore arrestati nelle acque di Gaza dalla marina militare israeliana<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJLRtV2Ng7HaJkfZ25Dok7WMHwsfZt_HkmOxwkBvMgTDHlmdhu221Pc5AbFNigBaY_5C2NxKy-w0WiROystywARL6CgBv7kdNfkbqnzObpGngTglZiCyD1OQI7JC8FC3TltBXdvQqxrhs/s1600/DSC_0393.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJLRtV2Ng7HaJkfZ25Dok7WMHwsfZt_HkmOxwkBvMgTDHlmdhu221Pc5AbFNigBaY_5C2NxKy-w0WiROystywARL6CgBv7kdNfkbqnzObpGngTglZiCyD1OQI7JC8FC3TltBXdvQqxrhs/s1600/DSC_0393.jpg" height="427" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Ahmad Kamal Abo Warda e Yousef Amin Abo Warda (photo by Charlie Andreasson)</i></div>
<b><br /></b>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Yousef Amin Abo Warda, 18 anni, e suo cugino Ahmad Kamal Abo Warda, 16 anni,</b> verso le 6 del mattino di lunedì, erano usciti di casa per andare a pescare con la loro piccola barca senza motore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Verso le 7.30 stavano pescando nelle acque di fronte ad un'area chiamata Al Waha, nel nord della Striscia di Gaza, ed avevano lanciato le reti a circa 3 kilometri di distanza dalla costa (circa 1.6 miglia nautiche).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>L'arresto</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Yousef ci ha raccontato che due navi grandi della marina militare israeliana si sono avvicinate alle imbarcazioni dei pescatori. Mentre gli altri pescatori hanno potuto scappare, per Yousef e Ahmad è stato impossibile a bordo della loro barca senza motore e resa pesante dell'acqua di mare che penetrava attraverso un foro. </div>
<div style="text-align: justify;">
<b>"I soldati da una delle navi militari hanno iniziato a sparare in acqua, mentre la seconda nave girava attorno a noi velocemente per creare delle onde"</b>, ci ha detto Yousef.</div>
<div style="text-align: justify;">
I soldati, come usano fare, hanno chiesto ai due giovani pescatori di svestirsi, tuffarsi in acqua e raggiungere a nuoto la nave israeliana.</div>
<div style="text-align: justify;">
"<b>Cercavo di avvicinarmi alla loro nave nuotando, ma la nave si allontanava, così per me diventava dura. Ho gridato muovendo le mie braccia che ero stanco, che non potevo più nuotare.</b> La nave si è fermata. Sono andato direttamente alla scala che hanno tirato giù e sono salito a bordo", ci ha raccontato Yousef.</div>
<div style="text-align: justify;">
"Mi hanno fatto inginocchiare ed hanno ammanettato le mie mani dietro la schiena. Poi mi hanno dato dei vestiti e mi hanno aiutato ad indossarli. Hanno gridato a mio cugino Ahmad di nuotare verso la nave. Dopo circa una mezz'ora Ahmad era seduto dietro di me, entrambi eravamo con mani e piedi legati", ha aggiunto Yousef. I soldati hanno anche colpito alla schiena i due pescatori con dei calci. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>L'arrivo al porto di Ashdod</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo circa un'ora e trenta, la nave ha raggiunto il porto israeliano di Ashdod. I soldati hanno sbendato e tolto le manette ai due pescatori per permettere loro di scendere dalla nave.Una volta a terra, i pescatori sono stati nuovamente ammanettati e bendati.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sono state chieste loro le generalità, il loro nome, il luogo di residenza, la data di nascita, il numero di telefono. I soldati hanno scritto queste informazioni in ebraico su un foglio. Hanno chiesto a Yousef di tenere il foglio tra le mani e gli hanno scattato una fotografia.Yousef ed Ahmad sono rimasti in due stanze separate per circa 3 ore.</div>
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"Successivamente, alcuni soldati mi hanno portato nella stanza dove era detenuto Ahmad. Ci hanno lasciati in una stanza ammanettati per altre tre ore. Poi ci hanno fatti salire su una jeep e ci hanno portati ad Erez", ci ha detto Yousef.</div>
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<b>Erez ed il lungo interrogatorio</b></div>
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In Erez i due pescatori sono stati portati in una stanza ed interrogati separatamente.</div>
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L'investigatore ha chiesto ad Yousef del suo nome, della sua famiglia, dei suoi fratelli, dell'età dei suoi parenti, del lavoro ed altre informazioni personali. "L'investigatore mi ha mostrato una mappa al computer che mostrava la città di Jabalia, mi ha detto il nome delle strade con dettagli specifici. Mi ha chiesto di selezionare la mia casa. Mi ha mostrato una casa dove ci sono persone che lavorano per Hamas e le brigate Al Qassam, e mi ha chiesto se li conosco. Gli ho detto di no. Poi mi ha mostrato altre case di persone legate ad Hamas, me ne ha mostrate più di due. Stava tentando di ottenere informazioni da me. Gli ho detto che non sapevo niente. Mi ha detto 'Hai paura? Se in un posto al sicuro e puoi dirci qualsiasi cosa. Questa gente (Hamas) sta cercando di distruggere la tua vita, sono dei terroristi', mi ha detto l'investigatore. Mi ha mostrato circa 6 famiglie che vivono nel mio quartiere", ci ha detto Yousef.</div>
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L'investigatore gli ha poi mostrato la spiaggia ed ha chiesto ad Yousef dove tiene la sua barca ed in quale punto della spiaggia lavora. L'investigatore ha chiesto ad Yousef anche di un sito della polizia nell'area e di quante persone ci lavorano. Yousef gli ha risposto che conosce solo i due poliziotti ai quali i pescatori mostrano in spiaggia i loro permessi e che non si recano ai siti governativi. L'investigatore ha chiesto ad Yousef di un sito di allenamento delle brigate Al Qassam, Yousef gli ha risposto di non sapere nulla. </div>
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"L'investigatore mi ha poi mostrato foto di alcune <i>hasaka</i> (piccole barche da pesca) e mi ha chiesto a chi appartenessero, e mi ha chiesto di alcune caffetterie sulla spiaggia e del porto, gli ho detto di non sapere nulla sul porto e che non vado lì. L'investigatore mi ha chiesto 'Nel campo rifugiati di Jabalia c'è un sito che appartiene ad Hamas?' , gli ho detto di non sapere", ci ha raccontato Yousef.</div>
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Sembra che i soldati abbiano tentato di approfittarsi della sua giovane età esercitando su di lui molta pressione attraverso queste domande.</div>
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"L'investigatore mi ha chiesto cosa ne pensassi di Al Sisi (il generale egiziano a capo delle forze armate egiziane) e come è il rapporto tra Hamas ed Al Sisi. Gli ho risposto che io non seguo le notizie o la politica, gli ho detto che io vado a pescare e torno a casa", ci ha raccontato Yousef.</div>
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Le domande dell'investigatore rasentavano il ridicolo, tanto che un timido sorriso è apparso sul viso di tutti noi nonostante la tragicità della situazione. </div>
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"L'investigatore mi ha detto 'Se ti trovi vicino il confine e vieni ferito dall'esercito, chi rimproveresti e riterresti responsabile?', 'Voi siete responsabili', gli ho detto. E lui mi ha risposto 'Hamas dovrebbe essere rimproverato, non noi'. L'investigatore poi mi ha chiesto 'Cosa pensi dell'attuale governo di Hamas e come lo giudichi in paragone con Fatah? Ti senti a tuo agio? Perché lo avete eletto? Eravate felici sotto il governo israeliano. Molti palestinesi venivano qui a lavorare ed avevano soldi. Puoi paragonare la vostra vita attuale a quella in cui Israele controllava Gaza'. 'Io ho solo 18 anni - gli ho detto - non lo posso sapere e non sono mai andato in Israele'. </div>
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L'investigatore ha chiesto poi ad Yousef informazioni sui tunnels, Yousef gli ha risposto che lui è solo un pescatore e non ne ha mai visto uno. Infine, l'investigatore gli ha chiesto se si sentiva affamato. Yousef ha detto di sì. I soldati gli hanno portato un sandwich shawarma ed una Coca-Cola.</div>
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Poi Yousef è stato portato in un'altra stanza ed rimasto lì un'ora. Nel frattempo gli investigatori hanno interrogato suo cugino Ahmad. I soldati hanno poi accompagnato i due giovani pescatori al gate di Erez ed hanno detto loro di tornare nella Striscia di Gaza. </div>
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"Hanno chiuso la porta del gate alle nostre spalle. C'è una grande distanza tra il gate di uscita di Erez e il gate di ingresso palestinese, a piedi bisogna camminare almeno 30 minuti. Noi quasi correvamo, anche perché avevamo freddo".</div>
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Possiami immaginarli, questi due ragazzini, correre nel freddo della notte per tornare a casa quanto prima.</div>
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I parenti dei due ragazzi, spaventati per la mancanza di notizie, avevano cercato di contattare la Croce Rossa Internazionali ed altre associazioni. Avevano anche chiesto ad alcuni pescatori di cercarli in mare. Ma solo verso le 23.00 la Croce Rossa Internazionale aveva comunicato loro che i due erano stati arrestati. </div>
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<b>Escalation</b></div>
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I pescatori ci hanno confermato che dall'inizio del 2014 vi è un aumento degli attacchi contro i pescatori di Gaza e la situazione peggiora di giorno in giorno. Secondo i pescatori, le forze militari israeliane aumentano gli attacchi nelle stagioni della pesca per impedire ai pescatori di pescare.</div>
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<b>Perdita e speranza</b></div>
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La grande famiglia Abo Warda, il cui nome è utilizzato anche per indicare il quartiere in cui questa famiglia abita, conta circa 35 pescatori, di cui circa la metà sono stati arrestati.</div>
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Nel mese di novembre avevamo incontrato altri due giovani della stessa familglia, Saddam e Mahmoud Abo Warda, che erano stati arrestati ed uno ferito di striscio da un proiettile all'addome. Anche loro erano stati attaccati mentre pescavano su una barca senza motore e quindi impossibilitati a scappare.</div>
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Diverse barche di questa famiglia sono state confiscate e si trovano attualmente nel porto israeliano di Ashdod.</div>
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Yousef ed Ahmad hanno perso le reti, oltre che la barca.</div>
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"Prima avevamo tre barche con le reti, ora alla mia famiglia è rimasta solo una barca e senza reti. Chiedo alla comunità internazionale di fermare questi attacchi israeliani", ci ha detto Yousef. </div>
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"Otto persone in questa casa sono pescatori, una delle nostre barche è stata danneggiata durante l' offensiva israeliana "Operazione Pilastro di Difesa" nel novembre 2012, non possimo aggiustarla e dobbiamo comprare nuove reti", ci ha detto Mahmoud, un altro pescatore presente durante l'incontro.</div>
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<i>Background</i></div>
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Israele ha progressivamente imposto restrizioni ai pescatori palestinesi sull'accesso al mare. Le 20 miglia nautiche stabilite sotto gli accordi di Jericho nel 1994 tra Israele e l'Organizzazione di Liberazione della Palestina (OLP), sono state ridotte a 12 miglia sotto l'Accordo Bertini nel 2002. Nel 2006, l'area acconsentita alla pesca è stata ridotta a 6 miglia nautiche dalla costa. A seguito della offensiva militare israeliana "Piombo Fuso" (2008-2009) Israele ha imposto un limite di 3 miglia nautiche dalla costa, impedendo ai palestinesi l'accesso all' 85% delle acque a cui hanno diritto secondo gli accordi di Jericho del 1994.</div>
<div style="text-align: justify;">
Gli accordi raggiunti tra Israele e la resistenza palestinese dopo l'offensiva militare israeliana di novembre 2012, "Pilastro di Difesa", hanno acconsentio ai pescatori di Gaza di raggiungere nuovamente le 6 miglia nautiche dalla costa. Nonostante questi accordi, la marina militare israeliana non ha cessato gli attacchi contro i pescatori di Gaza, anche all'interno di questo limite. A Marzo 2013, Israele ha imposto nuovamente un limite di 3 miglia nautiche dalla costa, affermando che tale decisione era stata presa a seguito dell'invio di alcuni razzi palestinesi verso il sul di Israele. Mercoledi' 22 maggio, le autorità militari israeliane hanno diffuso attraverso alcuni media la decisione di estendere nuovamente il limite a 6 miglia nautiche dalla costa.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiN2SQWVxdQQtdyabwAjt83HUzXTLP6nD5TI5q_3gPZETReN0GzjEyD-qP3tG437bech2UL7vU0eERoZ0nUxkSDYKXa0eObkPWzKAGiE-NIox4hshQc8LG28BKuHo8TogLiCdxTjNzdWms/s1600/DSC_1109.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiN2SQWVxdQQtdyabwAjt83HUzXTLP6nD5TI5q_3gPZETReN0GzjEyD-qP3tG437bech2UL7vU0eERoZ0nUxkSDYKXa0eObkPWzKAGiE-NIox4hshQc8LG28BKuHo8TogLiCdxTjNzdWms/s1600/DSC_1109.JPG" height="426" width="640" /></a></div>
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<i>Yousef Amin Abo Warda, 18 anni (photo by Rosa Schiano)</i></div>
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Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-2986126702843517632014-01-10T02:13:00.002+02:002014-01-10T02:13:22.840+02:00Pescatore palestinese arrestato dalla marina militare israeliana nelle acque di Gaza<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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Mercoledi 8 gennaio, <b>Mohammed Khader Al Sultan</b>, pescatore palestinese di 27 anni, era stato arrestato dalla marina militare israeliana mentre pescava nelle acque di Gaza con i sue due fratelli Hamdi ed Ahmad su una piccola imbarcazione a motore chiamata "hasaka".</div>
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Mohammed è stato rilasciato la sera dello stesso giorno dalle autorità israeliane.</div>
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Siamo andati ad incontrarlo nella sua abitazione in Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza.</div>
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"Eravamo andati a pescare verso le 6 del mattino. Verso le 8.40 due motoscafi israeliani si sono avvicinati alla nostra barca ed i soldati hanno iniziato a sparare in acqua", ci ha raccontato Mohammed.</div>
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I tre fratelli pescatori si trovavano a meno di un miglio nautico dalla costa di Soudanya, nel nord di Gaza. </div>
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I soldati israeliani hanno gridato loro di fermare il motore e si sono avvicinati alla parte frontale della barca.</div>
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<b>'Fermate il motore, avvicinatevi, alzate le mani'</b>, hanno gridato ai pescatori. </div>
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"Poi ci hanno chiesto di tuffarci in acqua. Ho detto loro che mio fratello era troppo giovane, non poteva nuotare. Mi sono spogliato e mi sono tuffato in acqua. I soldati mi hanno poi tirato a bordo del motoscafo. Uno dei soldati mi ha chiesto degli altri due pescatori. Gli ho risposto che quello giovane non poteva nuotare e l'altro era malato ed avrebbe rischiato la morte. 'Lascerò andare a casa i tuoi fratelli e prenderò te', mi ha detto".</div>
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I soldati gli hanno dato dei vestiti. Sul motoscafo i soldati hanno costretto poi Mohammed a tuffarsi di nuovo ed a nuotare fino a raggiungere una grande nave israeliana che si trovava a circa 90 metri di distanza. </div>
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A bordo della nave, i soldati l'hanno bendato, l'hanno vestito, hanno ammanettato le sue mani ed i suoi piedi. "Poi non ho visto più cosa succedeva, non vedevo più nulla", ci ha detto Mohammed. Nel porto israeliano di Ashdod i soldati hanno smanettato i suoi piedi e l'hanno sbendato. Successivamente Mohammed è stato interrogato. Durante l'interrogatorio, i soldati hanno di nuovo ammanettato i suoi piedi e le sue mani.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
C'erano due persone, una persona parlava arabo e l'altra parlava ebraico. Gli investigatori hanno chiesto a Mohammed il suo nome, la sua età, il suo numero di telefono, dettagli personali sui suoi fratelli e la sua famiglia ed altre informazioni personali. Successivamente lo hanno incappucciato e l' hanno lasciato in una stanza da solo per circa un'ora e mezza. "<b>Poi sono venuti 5 soldati di cui uno parlava arabo. Mi ha detto 'Ti mostro delle foto e tu dimmi cosa vedi'.</b> Mi ha chiesto in quale zona della spiaggia lavoro, lui mi mostrava immagini della spiaggia. Di ogni zona della spiaggia hanno delle foto. 'Seleziona una delle foto', mi ha detto. Gli ho mostrato una delle immagini della spiaggia in cui lavoro. L'investigatore mi ha chiesto di indicare un sito governativo vicino la spiaggia e mi ha chiesto quante persone ci lavorano. 'Non lo so, non conosco nessuno che lavora lì ', gli ho detto. Allora lui mi ha chiesto come fosse possibile che io non conoscessi nessuno se mi devo recare lì per prendere il mio permesso per lavorare come pescatore. Gli ho detto che conosco solo due persone che sono venute sulla spiaggia al di fuori del sito governativo. Poi l'investigatore mi ha chiesto di un altro sito governativo della protezione civile. Mi ha chiesto se i poliziotti lì avessero armi. Gli ho detto che non sapevo, che alcuni le hanno ed altri no. Infine il soldato mi ha detto 'Grazie per il tuo aiuto." C'era un filo di ironia nell'ultima parte del racconto di Mohammed. Il tutto, dall'arresto all'interrogatorio, sembra un paradosso, il tutto è assolutamente umanamente inaccettabile. "Successivamente mi hanno forzato a parlare con una persona al telefono che mi ha chiesto di nuovo il mio nome, informazioni personali, il numero della mia carta di identità. Mi hanno lasciato solo per due ore. Poi i soldati sono tornati con un foglio su cui era scritto in ebraico. Mi hanno tolto il cappuccio e mi hanno fatto indossare dei bei vestiti. Mi hanno chiesto di tenere il foglio in mano e mi hanno scattato una foto".</div>
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Non sappiamo cosa ci fosse scritto su quel foglio. Secondo un altro pescatore presente nel nostro incontro, si tratterebbe di un report medico sulle condizioni di salute che gli israeliani possono utilizzare nelle cause contro di loro in tribunale. Le umiliazioni sono proseguite. "Hanno coperto il mio viso di nuovo e mi hanno lasciato così un paio di ore,mi hanno messo manette di plastica e mi hanno fatto spogliare. Un soldato mi ha chiesto di alzarmi e di sedermi per tre volte. Poi mi hanno fatto indossare di nuovo i vestiti. Mi hanno ammanettato, incappucciato e portato con una macchina al valico di Erez. Erano circa le 18.10", ci ha raccontato Mohammed.</div>
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Mohammed è sposato, ha una figlia di 2 anni ed un bambino di 4 anni. Vive in una piccola abitazione di due stanze, in attesa di muoversi presso una nuova abitazione in costruzione. "A causa dell'assedio mancano i materiali da costruzione", ci ha detto un suo parente.</div>
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La pesca è per loro, come per centinaia di famiglie palestinesi, l'unica fonte di sussistenza. </div>
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Appare chiaro che attraverso questi attacchi le forze militari israeliane stiano restingendo sempre di più l'area acconsentita alla pesca impedendo ai pescatori di accedere alle acque a nord della Striscia di Gaza. Il limite reale imposto da Israele sulle acque a nord di Gaza non è di 6 miglia nautiche dalla costa ma di 1-2 miglia nautiche. </div>
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Inoltre appare chiaro che attraverso questi arresti, o meglio dire rapimenti, dei pescatori palestinesi da parte delle forze israeliane di occupazione, le autorità israeliane cercano di ottenere informazioni su persone e luoghi della Striscia di Gaza cercando in tutti i modi di trovare dei collaborazionisti.</div>
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<i>Background</i></div>
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Israele ha progressivamente imposto restrizioni ai pescatori palestinesi sull'accesso al mare. Le 20 miglia nautiche stabilite sotto gli accordi di Jericho nel 1994 tra Israele e l'Organizzazione di Liberazione della Palestina (OLP), sono state ridotte a 12 miglia sotto l'Accordo Bertini nel 2002. Nel 2006, l'area acconsentita alla pesca è stata ridotta a 6 miglia nautiche dalla costa. A seguito della offensiva militare israeliana "Piombo Fuso" (2008-2009) Israele ha imposto un limite di 3 miglia nautiche dalla costa, impedendo ai palestinesi l'accesso all' 85% delle acque a cui hanno diritto secondo gli accordi di Jericho del 1994.</div>
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Gli accordi raggiunti tra Israele e la resistenza palestinese dopo l'offensiva militare israeliana di novembre 2012, "Pilastro di Difesa", hanno acconsentio ai pescatori di Gaza di raggiungere nuovamente le 6 miglia nautiche dalla costa. Nonostante questi accordi, la marina militare israeliana non ha cessato gli attacchi contro i pescatori di Gaza, anche all'interno di questo limite. A Marzo 2013, Israele ha imposto nuovamente un limite di 3 miglia nautiche dalla costa, affermando che tale decisione era stata presa a seguito dell'invio di alcuni razzi palestinesi verso il sul di Israele. Mercoledi' 22 maggio, le autorità militari israeliane hanno diffuso attraverso alcuni media la decisione di estendere nuovamente il limite a 6 miglia nautiche dalla costa.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicM8Gb4rSQH1uWQg6yHBNUtSgL5wCkBW_Nr1Su3ZdtzyPuV3FJYQ3Pm8X84h-SxjxiWjxvmjxzjfcOnRqx0epel16mwQCFJyz_fw4FuQEQuFAik04aM7jhk6pO3LkTgxqYd-84hMJPf3g/s1600/DSC_1040.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicM8Gb4rSQH1uWQg6yHBNUtSgL5wCkBW_Nr1Su3ZdtzyPuV3FJYQ3Pm8X84h-SxjxiWjxvmjxzjfcOnRqx0epel16mwQCFJyz_fw4FuQEQuFAik04aM7jhk6pO3LkTgxqYd-84hMJPf3g/s1600/DSC_1040.JPG" height="425" width="640" /></a></div>
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<i>Mohammed Khader Al Sultan con i suoi fratelli Hamdi ed Ahmad</i></div>
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Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-40923731144852919832014-01-04T21:41:00.002+02:002014-01-04T21:42:16.896+02:00Attacchi israeliani aerei e terrestri, 2 feriti ed un minore palestinese morto per le ferite riportate<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
<b>Adnan Abu Khater, di anni 17</b>, era rimasto ferito il pomeriggio di giovedì <b>2 gennaio</b> dal fuoco dell'esercito israeliano lungo il confine ad est di Jabalia, nel nord di Gaza. Era stato trasportato all'ospedale Kamal Odwan in condizioni critiche. Dal Kamal Odwan hospital è stato trasferito allo Shifa hospital in Gaza city per essere operato. Data la gravità delle sue condizioni e l'impossibilità di curarlo nella Striscia per mancanza di attrezzature, è stato chiesto il coordinamento per l\attraversamento del valico di Erez ed il ricovero in un ospedale israeliano. <b>Purtroppo, durante il percorso, il giovane è morto</b>, all'altezza del valico di Erez. </div>
<div style="text-align: justify;">
In ospedale abbiamo incontrato uno dei fratelli del giovane deceduto ai quali i dottori stavano ingessando un braccio. L'uomo era visibilmente scioccato. Abbiamo preferito di visitare la famiglia del giovane nei prossimi giorni.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ieri <b>3 gennario</b>, mentre ci trovavamo in ospedale per parlare con i dottori, un altro giovane veniva ferito nella stessa area lungo il confine ad est di Jabalia. Il giovane è stato trasportato in ospedale. Il suo nome è <b>Khaled Ibrahim Owda, di anni 21</b>. Il proiettile l'ha colpito alla gamba destra. Il giovane ci ha detto che stava pregando con altre persone presso il cimitero di Jabalia quando i soldati israeliani hanno aperto il fuoco. L'ambulanza non ha potuto raggiungere il posto. Il giovane è stato trasportato su un "tuk tuk" fino a raggiungere l'ambulanza. Le sue condizioni sono buone e la ferita è leggera.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo successivamente lasciato l'ospedale, ma mentre eravamo in auto, abbiamo ricevuto una chiamata che ci ha avvisati che un altro ferito era appena giunto in ospedale. Velocemente siamo tornati verso l'ospedale.</div>
<div style="text-align: justify;">
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<div style="text-align: justify;">
<b>Thaer Mohammed Rabaa, di anni 25</b>, era rimasto ferito dal fuoco dell'esercito israeliano nello stesso posto dei casi precedenti, lungo il confine ad est di Jabalia. Il proiettile ha colpito Thaer al fianco sinistro. Il proeittile è entrato ed uscito. Gli infermieri ci hanno detto che le sue condizioni sono stabili. Fuori la sala in cui era stato ricoverato vi erano una decina di parenti e sua madre visibilmente scioccata. </div>
<div style="text-align: justify;">
Alcuni parenti ci hanno detto che i ragazzi stavano lanciando pietre contro i soldati, come usano fare ogni venerdì. Ed infatti, sono molti i giovani che rimangono feriti o uccisi dall'esercito il venerdi pomeriggio lungo il confine. "Stavano gareggiando a chi si avvicinava di più alla barriera di separazione", ci ha detto un parente di Thaer. Purtroppo le forze israeliane sparano indiscriminatamente su questi giovani presi dal desiderio di sfidare l'occupazione militare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi siamo tornati in ospedale per visitare Thaer. Ci ha detto che si trovava in terreno accanto al cimitero ad est di Jabalia, a circa 300 metri di distanza dalla barriera di separazione. Ci ha detto che i soldati israeliani hanno raggiunto il confine con una jeep ed hanno aperto il fuoco sui giovani. Thaer ci ha anche detto che alcuni soldati stavano lanciando gas lacrimogeni ad un gruppo di ragazzi che lanciavano pietre. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sempre all'alba di ieri 3 gennaio l'aviazione militare israeliana aveva condotto diverse incursioni aeree colpendo terreni agricoli in diversi punti della Striscia. Le autorità israeliane avevano anche inspiegabilmente chiuso alla stampa il valico di Erez.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4irP2PrjhUp4BZRxb5qhSL7T93NkYZEeEERyMWQLvg4HrKcl5BfTa2bkJlf-TC_X5eEc2g4jzpxp2Dh09ti3cIXvAQcD-wrcx-13O-HZZkOCrbCu5K-ag1jU_G9Q832JlZoVp0KKShQE/s1600/DSC_0844+-+C.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4irP2PrjhUp4BZRxb5qhSL7T93NkYZEeEERyMWQLvg4HrKcl5BfTa2bkJlf-TC_X5eEc2g4jzpxp2Dh09ti3cIXvAQcD-wrcx-13O-HZZkOCrbCu5K-ag1jU_G9Q832JlZoVp0KKShQE/s640/DSC_0844+-+C.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Thaer Mohammed Rabaa, 25 anni</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifdwYXOMu0fVj4WbMQHbY6zaWqud4m65Rr9XLqcJhxowdhMMoZwlo9UrG0AprEjOaDkMozjAQ8tgmVCyoAr3WpahGg3as5AJ8l00Pvkz6w3DIMm-SmTcCoKYBKwOP6GbLwSk5oxciFBgM/s1600/DSC_0843+-+C.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifdwYXOMu0fVj4WbMQHbY6zaWqud4m65Rr9XLqcJhxowdhMMoZwlo9UrG0AprEjOaDkMozjAQ8tgmVCyoAr3WpahGg3as5AJ8l00Pvkz6w3DIMm-SmTcCoKYBKwOP6GbLwSk5oxciFBgM/s640/DSC_0843+-+C.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
la ferita da arma da fuoco sul fianco sinistro di Thaer Mohammed Rabaa, 25 anni</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZteTOtMfnLXVd0ayDSGHrfF4kulEg4SAovvXSCbgBgqyMIbW4S_f0RWvsj-GMSangi0B_1qa9I2683tooiOXSR68beql3K5XtVMBa7F4qa0iHSHukIqUZHJHKi1JJT6waO9OX5ODhw-Q/s1600/ferito2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZteTOtMfnLXVd0ayDSGHrfF4kulEg4SAovvXSCbgBgqyMIbW4S_f0RWvsj-GMSangi0B_1qa9I2683tooiOXSR68beql3K5XtVMBa7F4qa0iHSHukIqUZHJHKi1JJT6waO9OX5ODhw-Q/s400/ferito2.jpg" width="300" /></a></div>
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<i>Khaled Ibrahim Owda, 21 anni</i></div>
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Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-28517456163749553432013-12-24T23:30:00.000+02:002013-12-26T09:56:38.579+02:00Escalation attacchi, una bimba di 3 anni morta e almeno 6 feriti<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgepaF_9TU89YqS78izw-FQcG2Nxqj5WGkNyeH1rXGIajmyVaAx317MbwPU7xGN-tcQjZI4dTyJSCzWfjViCn7ovO9SoncLoyS0pDkvxnP9UR5A7N_F5BvIeAX8N392L0wBZ8h7OOz-zgw/s1600/DSC_0718.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgepaF_9TU89YqS78izw-FQcG2Nxqj5WGkNyeH1rXGIajmyVaAx317MbwPU7xGN-tcQjZI4dTyJSCzWfjViCn7ovO9SoncLoyS0pDkvxnP9UR5A7N_F5BvIeAX8N392L0wBZ8h7OOz-zgw/s640/DSC_0718.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Mohammed Abu Sbeikha, 6 anni, e Belal Abu Sbeikha, 4 anni</i></div>
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<br />
Oggi 24 dicembre 2013 le forze militari israeliane hanno eseguito una serie di incursioni aeree e terrestri colpendo diverse località della Striscia di Gaza.<br />
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<div style="text-align: justify;">
Nel primo pomeriggio un soldato dell'esercito dell'occupazione era stato ucciso da un gruppo della resistenza palestinese ad est di Gaza city. Le autorità israeliane hanno dichiarato che avrebbero risposto duramente contro Gaza. Poco dopo un civile palestinese è rimasto ferito dal fuoco dell'esercito israeliano in Beit Lahia, nel nord della Striscia. Gli edifici governativi sono stati immediatamente evacuati. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Bisogna anche ricordare ai media ed a coloro che affermano "che tutto è iniziato dell'uccisione di questo soldato" che venerdì un giovane civile palestinese è stato ucciso dalle forze israeliane con un proiettile alla testa mentre raccoglieva materiale da una discarica, un omicidio orribile che non trova giustificazioni. E' inevitabile che una risposta palestinese sarebbe arrivata. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nel pomeriggio di oggi un susseguirsi di attacchi ed incursioni dell'esercito israeliano su tutta la Striscia di Gaza. Poco dopo l'uccisione del soldato, media israeliani avevano riportato di aver ucciso un palestinese lungo il confine a nord della Striscia di Gaza, e successivamente anche fonti locali palestinesi hanno creduto ci fosse un martire palestinese. In realtà, abbiamo successivamente saputo che l'esercito israeliano aveva sparato su una grande tartaruga terrestre che stava muovendosi lentamente lungo il confine. La sua stazza grossa e lo spargimento di sangue dopo il missile israeliano aveva portato alcuni a parlare dell'esistenza di un martire. E' chiaro che l'esercito dell'occupazione colpisce qualsiasi cosa in movimento lungo il confine.<br />
La tartaruga gigante era di una razza rara. Anche gli animali sono vittime della violenza dell'occupazione.<br />
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<div style="text-align: justify;">
Il bollettino riporta di una bambina di 3 anni morta in un bombardamento su Maghazi, nel centro della Striscia e di un numero impreciso di feriti.</div>
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<br /></div>
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<b>La bambina uccisa dal bombardamento si chiama Hala Ahmed Abu Sbeikha ed aveva 3 anni. Diversi membri della sua famiglia sono rimasti feriti, tra cui due bambini, Mohammed Abu Sbeikha, 6 anni, e Belal Abu Sbeikha, 4 anni</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo andati all' Aqsa Martyrs hospital, dove erano ricoverati i membri della famiglia Abu Sbeikha. </div>
<div style="text-align: justify;">
Nell'obitorio, il viso della piccola Hala è macchiato di sangue.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nell'ospedale abbiamo incontrato gli altri membri della famiglia. <b>Busaina Abu Sbeikha, 27 anni</b>, ed i due bambini feriti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Riporto qui quanto ci ha riferito una delle zie: "Ero andata a far loro visita ed eravamo seduti al primo piano dell'abitazione. Due bombe a pochi secondi l'una dall'altra. Erano circa lr 15.30-16.00. Dopo la seconda bomba, siamo saliti al secondo piano dove c'erano i nostri bambini, circa 10. Li' c'erano anche Busaina con i suoi bambini, stava aiutando loro a studiare. Abbiamo trovato una bambina morta. Poi abbiamo lasciato la casa, ed una terza bomba ha colpito l'edificio di due piani quasi completamente distruggendolo. Anche le case nelle vicinanze sono state danneggiate dal bombardamento". </div>
<div style="text-align: justify;">
Le donne della famiglia ci hanno riferito che è la prima volta che la loro casa di due piani, in cui vivono 30 persone, è stata colpita. "Ma, neppure durante le due guerre, ci channo colpiti o ci hanno chiesto di evacuare", ci hanno detto. La loro abitazione si trova a circa 700 metri dal confine ad est di Maghazi, in una zona chiamata "Beheiri", nell'area centrale della Striscia di Gaza. Si tratta di un'area molto tranquilla.</div>
<div style="text-align: justify;">
"Gli israeliani hanno dichiarato di aver colpito un sito della resistenza palestinese, ma non è vero", ci hanno detto le signore. In effetti, nella zona non ci sono siti della resistenza. L'area, vicina al confine, è monitorata da Israele. </div>
<div style="text-align: justify;">
Busaina Abu Sbeikha ha subito un intervento chirurgico, aveva frammenti di esplosivo su gran parte del corpo. I suoi bambini Mohammed e Belal erano stesi su un letto nella stessa stanza d'ospedale. Mohammed quasi dormiva, addormentato dagli antidolorifici, mentre Belal aveva gli occhi sgranati. Non una reazione quando ho accarezzato il suo viso ed i suoi capelli, come se davanti ai suoi occhi stesse ancora rivivendo il bombardamento. Entrambi i bambini sono rimasti feriti da frammenti di esplosivo.</div>
<div style="text-align: justify;">
All' Aqsa Martyrs hospital sono arrivati in tutto 9 civili feriti questa sera, oltre alla bambina morta. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEpR9x_KrHbUFDDC1JoJXljh70MNqfkfV8Ay6mc4UrE2BICNoBxhkOKZLNJTRMXHiR3TqWXLn5Vg6xLZ9NwK4mfx3snMVv2SLzJT5tiesljvR0vt5LbWQp3xlS3idqDtL59J5xr14Mpp8/s1600/DSC_0713.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEpR9x_KrHbUFDDC1JoJXljh70MNqfkfV8Ay6mc4UrE2BICNoBxhkOKZLNJTRMXHiR3TqWXLn5Vg6xLZ9NwK4mfx3snMVv2SLzJT5tiesljvR0vt5LbWQp3xlS3idqDtL59J5xr14Mpp8/s640/DSC_0713.JPG" width="640" /></a></div>
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<i>Hala Ahmed Abu Sbeikha, 3 anni</i></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjj02kJd-v5JQipnyxivnkUM0hteseJZSyKrUnthNx045vpdMsKsHk_XPU9R6BpZMexfQudHPoRXN4tcm5r_uLMDvv_jVPdLMt1gUTnAML7DZmtNc1nTd6-7FDsvLE13bQSN4iEt6Witz0/s1600/DSC_0714.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjj02kJd-v5JQipnyxivnkUM0hteseJZSyKrUnthNx045vpdMsKsHk_XPU9R6BpZMexfQudHPoRXN4tcm5r_uLMDvv_jVPdLMt1gUTnAML7DZmtNc1nTd6-7FDsvLE13bQSN4iEt6Witz0/s640/DSC_0714.JPG" width="640" /></a></div>
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<i>Hala Ahmed Abu Sbeikha, 3 anni</i></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtHtET2zYxHgzE3PyLfybfEre0oHrTR0Xqlnx7dzt79H_uMvXbp4O20FZAgOYCfVJfk8B6bt4TPA49rwLPNrTKdbn07F7F5B6DyIj8cPCAsjC5_TTuNf-29O8IHQyTaO1U-JINtUcHfC0/s1600/DSC_0715.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtHtET2zYxHgzE3PyLfybfEre0oHrTR0Xqlnx7dzt79H_uMvXbp4O20FZAgOYCfVJfk8B6bt4TPA49rwLPNrTKdbn07F7F5B6DyIj8cPCAsjC5_TTuNf-29O8IHQyTaO1U-JINtUcHfC0/s640/DSC_0715.JPG" width="640" /></a></div>
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<i>Busaina Abu Sbeikha, 27 anni</i></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhB-78V_oNIrjfagwmyzfu8lNl-26l5JdKzqFoZnHXWT8CJ4zOx9Dk74UooJtYfDf4np1yNLD9P2h-DQWr6nFbmBRLzX-SGB1ABcph5RYVrUKZ5nyvKIwwPUcALVnKCs5OksDC9AIn12Ew/s1600/DSC_0716.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhB-78V_oNIrjfagwmyzfu8lNl-26l5JdKzqFoZnHXWT8CJ4zOx9Dk74UooJtYfDf4np1yNLD9P2h-DQWr6nFbmBRLzX-SGB1ABcph5RYVrUKZ5nyvKIwwPUcALVnKCs5OksDC9AIn12Ew/s640/DSC_0716.JPG" width="426" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Mohammed (6 anni) e Belal (4 anni) Abu Sbeikha</i></div>
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<div style="text-align: justify;">
Tengo a far notare ai media italiani che questa sera hanno riportato dell'attacco israeliano come risposta all'uccisione del soldato, che questo modo di raccontare i fatti è profondamente scorretto, in quanto precedentemente, venerdi', l'esercito israeliano aveva ucciso un civile palestinese. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre, quanto vale la vita delle palestinesi? Violazioni, aggressioni, attacchi, da parte delle forze israeliane di occupazione sono all'ordine del giorno.</div>
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Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-87470948948985200982013-12-22T20:43:00.001+02:002013-12-22T22:31:11.319+02:00Escalation di attacchi da terra, un civile ucciso ed altri 7 feriti <div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
Nel primo pomeriggio di venerdì 20 dicembre 2013, le forze israeliane di occupazione hanno ucciso un ragazzo di 27 anni, <b>Odah Jihad Hamad</b>, e ferito suo fratello <b>Raddad</b>, di 22 anni, a nord di Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza. Il Palestinian Center for Human Rights riporta che le forze israeliane hanno aperto il fuoco direttamente sui due civili nonostante fosse chiaro che i due stessero raccogliendo acciaio e plastica dalla discarica vicino la barriera di separazione. Raddad ha riportato al Pchr che era andato alla discarica con suo fratello Odah verso le 12.00. Verso le 15.30, le forze israeliane hanno aperto il fuoco ed un proiettile ha colpito Odah alla testa. Raddad, ha detto di aver cercato di raggiungere suo fratello ma le forze israeliane hanno sparato ferendolo alla mano destra. E' scappato ed ha cercato di chiamare la Palestine Red Crescent Society per chiedere un'ambulanza. L'ambulanza è arrivata con ritardo solo alle 16.15 quando ha ottenuto il coordinamento attraverso della Croce Rossa Internazionale. Odah è stato trasportato al Beit Hanoun hospital dove è morto poco dopo. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre, sempre nel pomeriggio, due ragazzi palestinesi sono stati feriti dal fuoco dell' esercito israeliano vicino il cimitero ad est di Jabalia, a nord di Gaza city. I tre feriti, <b>Mohammad Hammouda Ayoub</b> (23 anni), <b>Dya Ahmad Al Natour </b>(17 anni), e <b>Ali Hasan Khalil</b> (20) , sono stati trasportati al Kamal Odwan hospital.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLbyDsjPZoTOZiR0fD5q2vdh-l1bVHDhQrw49R54cSNaoE69iTrhBjSwRE_NeeVz9Ym0fTcZaNqY02U4JnqKQVA_cNpg6u7S9qejmJXuWYw2hfz7TZ61qVXEUmvAq6T7l8MEYarHkq2PA/s1600/DSC_0683.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLbyDsjPZoTOZiR0fD5q2vdh-l1bVHDhQrw49R54cSNaoE69iTrhBjSwRE_NeeVz9Ym0fTcZaNqY02U4JnqKQVA_cNpg6u7S9qejmJXuWYw2hfz7TZ61qVXEUmvAq6T7l8MEYarHkq2PA/s640/DSC_0683.JPG" width="640" /> </a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Mohammad Hammouda Ayoub, 23 anni </i></div>
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<div style="text-align: justify;">
Mohammed lavora in un negozio che vende carbone nei pressi del cimitero ad est di Jabalya, a nord della Striscia di Gaza. Mohammed ci ha raccontanto che, terminato il suo turno di lavoro, verso le 11.30, si stava allontanando quando ha visto un gruppo di ragazzi avvicinarsi al suo negozio. Ha chiesto loro di andare via, poi i soldati hanno iniziato a sparare. Questo posto si trova accanto al confine, e, soprattutto il venerdì, i ragazzi si recano lì per lanciare pietre contro i soldati. Le forze militari israeliane senza esitazione iniziano a sparare. Giovani palestinesi rimangono feriti così ogni settimana o ogni due settimane in questa zona.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mohammed è stato colpito da un proiettile alla gamba destra. I ragazzi sono scappati. Mohammed è rimasto a terra 15 minuti prima che qualcuno arrivasse ad aiutarlo. L'ambulanza non poteva raggiungere il posto, un ragazzo in moticicletta ha preso Mohammed e l'ha trasportato all'ambulanza che aspettava vicino la moschea Abu Baker. Il negozio dove lavora Mohammed dista circa 600 mt dalla barriera di separazione. Mohammed pensa che gli spari provenivano da una delle torri di controllo poste lungo il confine, all'interno delle quali ci sono mitragliatrici automatiche.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Mohammed ci ha mostrato il proiettile che i dottori hanno estratto dalla sua gamba, si tratta di un proiettile 250mm</b>. Il proiettile ha causato una frattura e si era spostato all'interno dell'arto. </div>
<div style="text-align: justify;">
I dottori hanno posto un fissatore esterno. Dovrà tenerlo per 6 mesi.</div>
<div style="text-align: justify;">
La famiglia di Mohammed, del campo rifugiati di Jabalia, è composta da 11 persone. Mohammed è l'unico membro della famiglia che ha un lavoro stabile. Suo padre lavora saltuariamente. Mohammed guadagnava 30 shekels al giorno (circa 6 euro). Ci ha detto che, a causa della mancanza di lavoro, sarebbe disposto ad accettare qualsiasi paga.</div>
<div style="text-align: justify;">
Gli altri due ragazzi rimasti feriti hanno riportato ferite minori agli arti inferiori e sono stati rilasciati dall'ospedale. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguf5wWYcTaa2KO7ZyujYB8ScMmcwrBc7xpI2tI8erXQS5Jr2i8CcrsSgzEiRvVTJtjtNZqZlUXY4cGan3vH0NoDBSUl79qG4TJKg_kgKDQmKR0uXeXFth9EmRoWw-rJ3g3Pk91wji7xzI/s1600/DSC_0681.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguf5wWYcTaa2KO7ZyujYB8ScMmcwrBc7xpI2tI8erXQS5Jr2i8CcrsSgzEiRvVTJtjtNZqZlUXY4cGan3vH0NoDBSUl79qG4TJKg_kgKDQmKR0uXeXFth9EmRoWw-rJ3g3Pk91wji7xzI/s640/DSC_0681.JPG" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Foto del proiettile estratto dall'arto di Mohammed</i></div>
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<div style="text-align: justify;">
Inoltre, sempre nel pomeriggio, due ragazzi sono stati feriti ad est del villaggio di Khuza'a, a sud della Striscia di Gaza. I due feriti, <b>Omar Sobh Qudaih</b>, 21 anni, e <b>Abd</b> <b>Halim Alnaqa</b>, 23 anni, sono stati trasportati all' European hospital. Omar ci ha detto che verso le 14.30 stavano raccogliendo fave a circa 500 metri di distanza dalla barriera di separazione. Il proiettile non è entrato, ha colpito la sua gamba di striscio. Ha bisogno di antibiotici e necessita di cambiare le fasciature. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK8FtOj0Sq6a_wL6T6NoQS43Cr1nM4C7FArbu_TTFxfhAf9XUqWO7fMxbwtk3hru-CdS5Ramavc4fJXb7Uu5WZH8_aM39HKrZGM5G1Tc5B-nOif2R1RzC77ZnEjYC9BTeaLrXkzsD-H0E/s1600/DSC_0675.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK8FtOj0Sq6a_wL6T6NoQS43Cr1nM4C7FArbu_TTFxfhAf9XUqWO7fMxbwtk3hru-CdS5Ramavc4fJXb7Uu5WZH8_aM39HKrZGM5G1Tc5B-nOif2R1RzC77ZnEjYC9BTeaLrXkzsD-H0E/s400/DSC_0675.JPG" width="266" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>la ferita di Omar Sobh Qudaih</i></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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Il giorno successivo, sabato mattina, alle 7.30 circa, soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro contadini e lavoratori vicino il confine in Khuza'a, a sud della Striscia di Gaza. Un contadino è stato ferito alla gamba, <b>Ismael Al Najjar</b>, 21 anni. Eravamo appena arrivati sul posto per svolgere la quotidiana attività di interposizione quando abbiamo trovato l'ambulanza che stava andando a recuperare Ismael. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ismail pensa che i proiettili siano stati sparati dalle torri di controllo. Ismail ci ha detto che si trovava con altri due lavoratori a circa 600 mt dal confine e che stava camminando verso il suo allevamento di polli. Il proiettile ha colpito la sua gamba di striscio. Un infermiere ci ha detto che le sue condizioni sono stabili.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Domenica mattina in un gruppo di internazionali abbiamo accompagnato i contadini nelle loro terre in Khuza'a, nel sud della Striscia di Gaza. Le forze israeliane hanno aperto il fuoco contro di noi ed i contadini che stavano arando la terra con due trattori.</div>
<div style="text-align: justify;">
Qui un video:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/Dvdb7fl7keU?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
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<div style="text-align: justify;">
Gli accordi per il cessate il fuoco del 21 novembre 2012 hanno stabilito che le forze militari israeliane devono "astenersi dal colpire i residenti nelle aree lungo il confine" e "cessare le ostilità nella Striscia di Gaza, via terra, via mare e via aria, compreso le incursioni e le uccisioni mirate." </div>
<div style="text-align: justify;">
Tuttavia attacchi militari israeliani via terra e via mare si sono susseguiti a partire dal giorno successivo al cessate il fuoco, ed aerei militari israeliani hanno sorvolato costantemente il cielo della Striscia di Gaza. Otto civili sono stati uccisi nella Striscia di Gaza dalla fine dell'offensiva militare "Pilastro di Difesa" e più di 130 sono i civili feriti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questi attacchi contro la popolazione civile di Gaza continuano ad avvenire nel silenzio internazionale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-15350588439213779592013-12-15T20:56:00.001+02:002013-12-15T21:29:39.959+02:00Raccoglieva patate, un giovane palestinese ferito dal fuoco israeliano<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQCorIYkdOhXr-dkWvAo6bhbAnEbZmIktm0v_or3dtobqz5rKX-EuxiS-e3gUW-xYNrbtQ9aaQDneTuuZ8OI5LuTaxXQTcAPj6rQ6OBoHRjXYBevrbZZkrkJNcuocxX9fcon1fSEWx8PA/s1600/DSC_0070.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQCorIYkdOhXr-dkWvAo6bhbAnEbZmIktm0v_or3dtobqz5rKX-EuxiS-e3gUW-xYNrbtQ9aaQDneTuuZ8OI5LuTaxXQTcAPj6rQ6OBoHRjXYBevrbZZkrkJNcuocxX9fcon1fSEWx8PA/s640/DSC_0070.JPG" width="426" /></a></div>
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<i>Mohammed Rafiq El Shanbary, 17 anni</i></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Questa mattina un giovane palestinese è rimasto ferito dal fuoco israeliano in Beit Lahia, a nord della Striscia di Gaza. </div>
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<br /></div>
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<b>Mohammed El Shanbary, 17 anni</b>, stava raccogliendo patate in un terreno agricolo in Beit Lahia, a nord della Striscia di Gaza. "Sono andato a lavoro alle 9.00 del mattino, dopo circa 30 minuti i soldati hanno iniziato a sparare", ci ha raccontato Mohammed. </div>
<div style="text-align: justify;">
Mohammed si trovava con un altro lavoratore ed il proprietario del terreno, a circa 500 mt di distanza dal muro che separa la Striscia di Gaza dai territori che Israele ha occupato nel 1948, tra Beit Lahia ed il villagio beduino. </div>
<div style="text-align: justify;">
Mohammed e suo padre Rafiq pensano che i proiettili siano stati sparati dalle torri di controllo disposte lungo il confine, all'interno di cui si trovano mitragliatrici automatiche. </div>
<div style="text-align: justify;">
Un proiettile ha ferito Mohammed alla tibia sinistra. Mohammed ha perso i sensi, il proprietario del terreno ha chiamato suo padre chiedendo di chiamare un'ambulanza. L'ambulanza ha trasportato Mohammed al Kamal Odwan hospital.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il proiettile è entrato ed uscito dalla tibia provocando una frattura. Mohammed sarebbe stato poi operato mezz'ora dopo la nostra visita. Il dottore ci ha detto che avrebbero inserito un fissaggio in platino all'interno della gamba. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mohammed aveva iniziato a lavorare nei campi un mese fa. Il lavoro dipende dalle stagioni del raccolto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Suo padre non ha un lavoro stabile, quindi Mohammed ed il suo fratello maggiore di 21 anni lavorano per aiutare l'intera famiglia composta da 10 persone. </div>
<div style="text-align: justify;">
Mohammed può guadagnare dai 25 ai 40 shekels giornalieri, dipende da quante casse di patate raccoglie. Per una cassa di patate guadagna 2 shekels. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Prima sparavano solo per spaventarci, non direttamente sui nostri corpi", ci ha detto Mohammed.</div>
<div style="text-align: justify;">
"Noi lavoriamo solo per poter comprare il pane per la nostra famiglia, e loro ci colpiscono", ci ha detto suo padre Rafiq.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Gli accordi per il cessate il fuoco del 21 novembre 2012 hanno stabilito che le forze militari israeliane devono "astenersi dal colpire i residenti nelle aree lungo il confine" e "cessare le ostilità nella Striscia di Gaza, via terra, via mare e via aria, compreso le incursioni e le uccisioni mirate." </div>
<div style="text-align: justify;">
Tuttavia attacchi militari israeliani via terra e via mare si sono susseguiti a partire dal giorno successivo al cessate il fuoco, ed aerei militari israeliani hanno sorvolato costantemente il cielo della Striscia di Gaza. Sette civili sono stati uccisi dalla fine dell'offensiva militare "Pilastro di Difesa" e più di 130 sono i civili feriti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questi attacchi contro la popolazione civile di Gaza continuano ad avvenire nel silenzio internazionale.</div>
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<br /></div>
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<i>Radiografie su cui appare la frattura alla tibia </i></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIrfiWwLOyPNCe2eDNKmdsfhwnDXgbJ9PYI3zYSQGFz8IaDvJfDNzp8JkGxPMTwlhukS_AhDbmMd0tlg9UOic7mzOgeUu9LWhHSE7HhWWng3oO1qVR6O7T8jPzWUdmhB8nnt5a84Btnww/s1600/DSC_0067.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIrfiWwLOyPNCe2eDNKmdsfhwnDXgbJ9PYI3zYSQGFz8IaDvJfDNzp8JkGxPMTwlhukS_AhDbmMd0tlg9UOic7mzOgeUu9LWhHSE7HhWWng3oO1qVR6O7T8jPzWUdmhB8nnt5a84Btnww/s400/DSC_0067.JPG" width="298" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9Cjq7_US8Otk0VPdvEm7cW63umz4IfVzrEG4YFm9XVoU6PIqYmzuGuMoeXc5TuWBciHWTwgjiqnkTARqt_geppqRp_bBw5bMazXKwFsqpY9uAwoqx6FTtK-eCgi7uAQRYKXqlYW-KtXY/s1600/DSC_0069.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9Cjq7_US8Otk0VPdvEm7cW63umz4IfVzrEG4YFm9XVoU6PIqYmzuGuMoeXc5TuWBciHWTwgjiqnkTARqt_geppqRp_bBw5bMazXKwFsqpY9uAwoqx6FTtK-eCgi7uAQRYKXqlYW-KtXY/s400/DSC_0069.JPG" width="313" /></a></div>
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Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-87265099108904768722013-11-24T14:04:00.002+02:002013-11-24T14:15:46.942+02:00Un palestinese ferito dal fuoco israeliano ed un minorenne traumatizzato in incidente indiretto<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoOVRx6dmWyswxn0NALNZ01Y2kEUoNIpik9_Zoedgv8wIQcb8ZJT0hdbzYDTOhYz5LYWonjZPt69Ke78SWVUwLJSCloHpDR6fR1XpT9zd0J7Su69qa5e_YjBvZZes1uBUeQOjoNTlF88M/s1600/DSC_1134.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoOVRx6dmWyswxn0NALNZ01Y2kEUoNIpik9_Zoedgv8wIQcb8ZJT0hdbzYDTOhYz5LYWonjZPt69Ke78SWVUwLJSCloHpDR6fR1XpT9zd0J7Su69qa5e_YjBvZZes1uBUeQOjoNTlF88M/s400/DSC_1134.JPG" width="266" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Mohammed Adel Afana, 22 anni</i></div>
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Venerdì pomeriggio <b>Mohammed Adel Afana, 22 anni,</b> è rimasto ferito dal fuoco dell' esercito israeliano ad est del campo rifugiati di Jabalia, a nord della Striscia di Gaza. </div>
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Mohammed era andato sul posto con alcuni amici. Ogni venerdì molti palestinesi hanno l'abitudine di andare nel cimitero che si trova lungo il confine, a circa 300 metri dalla barriera di separazione che separa Gaza dal territorio che Israele ha occupato nel 1948. </div>
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Erano circa le 15.30-16.00. <b>Alcuni ragazzi hanno iniziato a lanciare pietre contro i soldati, ed anche Mohammed si era unito a loro.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Mohammed, in ospedale, ci ha detto che c'erano tre jeeps israeliane ed una decina di soldati.</div>
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<br /></div>
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<b>Un soldato ha sparato alla sua coscia destra, il proiettile è entrato ed uscito, ma ha tagliato i nervi interni e lasciato numerosi frammenti all'interno dell'arto.</b></div>
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<br /></div>
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I ragazzi che erano con Mohammed hanno chiamato un'ambulanza, che ha trasportato Mohammed al Kamal Odwan hospital, in Jabalia. Successivamente Mohammed è stato trasferito al Beit Hanoun hospital per essere operato. I dottori hanno rimosso i frammenti di esplosivo dalla sua gamba e pulito la ferita, tuttora aperta. Probabilmente Mohammed avrà bisogno di un'altra operazione chirurgica, poiché i nervi sono tagliati. </div>
<div style="text-align: justify;">
Prima che lasciassimo l'ospedale, Mohammed è stato trasferito al Kamal Odwan hospital.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mohammed è un ragazzo come tanti, lavora in un panificio e la sua famiglia è composta da 10 persone.</div>
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Quasi due anni fa, Mohammed era stato già ferito, nel Land Day durante la Global March to Jerusalem, al confine di Erez. <span style="text-align: left;">Era il 30 marzo 2012, a</span><span style="text-align: left;"> Gaza una giornata sanguinosa. Senza esitazione,</span> i soldati israeliani avevano mirato e sparato alle braccia ed alle gambe dei giovani manifestanti. I feriti si susseguivano. </div>
<div style="text-align: justify;">
Un ragazzo era stato ucciso, con un proiettile al petto, Mahmoud Zaqout, 19 anni. </div>
<div style="text-align: justify;">
Mohammed ci ha detto che i soldati quel giorno avevano sparato alla sua coscia destra, nello stesso punto dove è rimasto ferito venerdi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre, uno dei fratelli di Mohammed era rimasto ferito durante Piombo Fuso nel 2008-2009 e la sua gamba è stata amputata. </div>
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<br /></div>
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"Tutte le ferite da arma da fuoco causate dall'esercito israeliano sono in aree sensibili del corpo. Ho esperienza di 17 anni in chirurgia in molti ospedali. La maggior parte delle ferite sono alla testa, al petto, ai nervi, alle gambe. Piu' del 95% dei feriti non ha speranza di guarire, nemmeno all'estero", ci ha detto il dott. Fayez al-Barrawi del Beit Hanoun hospital. Riguardo la ferita riportata da Mohammed, ci ah detto "non ci sono molte speranza di recupero, è difficile riconnettere i nervi e riportare la situazione come era in precedenza".</div>
<div style="text-align: justify;">
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Nella stessa stanza in cui era ricoverato Mohammed, c'era il secondo ferito, <b>Hamada Suleiman al-Barrawi di soli 15 anni</b>. Hamada si lamentava per il dolore, nonostante la somministrazione di analgesici. </div>
<div style="text-align: justify;">
Hamada era nello stesso posto in cui si trovava Mohammed Adel Afana. Aveva visto Mohammed ferito ed ha avuto una crisi isterica. Ha iniziato a correre senza una meta precisa, ed è caduto. La caduta gli ha provocato la frattura delle ossa del braccio destro e di alcune vene. </div>
<div style="text-align: justify;">
E' stato già sottoposto ad un intervento chirurgico e ne dovrà affrontare un altro. </div>
<div style="text-align: justify;">
Hamada ha una storia tragica alle spalle, suo cugino, Bilal al-Barrawi, di 20 anni, era stato ucciso dalle forze israeliane a novembre, durante l'Operazione "Pilastro di Difesa".</div>
<div style="text-align: justify;">
Hamada aveva visto il suo corpo, e da quel momento, quando vede un ferito, ha una reazione isterica, non controlla i movimenti e la sua memoria ne è colpita. Anche il suo caso è difficile, a causa della rottura delle vene. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihBirM8R_5_HwVi9oYu0Yezs_MKbo_4es8jbtS9NOYDjxX1HiWhqfUiKICpUGdUfD1pSO2BigjosNOYhn2Qxaz5R-EtcOln0tKuHpsceTvGZvZA0daCCCDyUdCtHGueuRWA8H0Z0jDyiU/s1600/DSC_1133.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihBirM8R_5_HwVi9oYu0Yezs_MKbo_4es8jbtS9NOYDjxX1HiWhqfUiKICpUGdUfD1pSO2BigjosNOYhn2Qxaz5R-EtcOln0tKuHpsceTvGZvZA0daCCCDyUdCtHGueuRWA8H0Z0jDyiU/s640/DSC_1133.JPG" width="425" /></a></div>
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<i>Mohammed Adel Afana, 22 anni</i></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijPIH3KNoJZ4OWciiiDwYVTLnTjrSS_mqD8fVAtR8x2UFLGLVFMIWyYMoegsXfSexX2J9niJddEkylka74jHQBC3srf1OHpo-anOzh0CSGk3pafEiDLB4ffdIhFSzEbul4lxEIPe2VDwI/s1600/DSC_1135.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="404" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijPIH3KNoJZ4OWciiiDwYVTLnTjrSS_mqD8fVAtR8x2UFLGLVFMIWyYMoegsXfSexX2J9niJddEkylka74jHQBC3srf1OHpo-anOzh0CSGk3pafEiDLB4ffdIhFSzEbul4lxEIPe2VDwI/s640/DSC_1135.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Hamada Suleiman al-Barrawi, 15 anni, con sua madre accanto</i></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_8-Pntqpr277puGTNjEN5jaXMsxi71a69bSwQ97Zhs-OSZ2cTDoNei9XkxXIGWSZhNKLwQlcoRSH0jnNqn6kxjjIkyNHQc3AS2tC3y1nAwwCL3B9mgl8vnLrESo7UYmhb8AArhyReegg/s1600/DSC_1140.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_8-Pntqpr277puGTNjEN5jaXMsxi71a69bSwQ97Zhs-OSZ2cTDoNei9XkxXIGWSZhNKLwQlcoRSH0jnNqn6kxjjIkyNHQc3AS2tC3y1nAwwCL3B9mgl8vnLrESo7UYmhb8AArhyReegg/s400/DSC_1140.JPG" width="266" /></a></div>
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<i>Hamada Suleiman al-Barrawi, 15 anni</i></div>
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Gli accordi per il cessate il fuoco del 21 novembre 2012 hanno stabilito che le forze militari israeliane devono "astenersi dal colpire i residenti nelle aree lungo il confine" e "cessare le ostilità nella Striscia di Gaza, via terra, via mare e via aria, compreso le incursioni e le uccisioni mirate." </div>
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Tuttavia attacchi militari israeliani via terra e via mare si sono susseguiti a partire dal giorno successivo al cessate il fuoco, ed aerei militari israeliani hanno sorvolato costantemente il cielo della Striscia di Gaza. Sette civili sono stati uccisi dalla fine dell'offensiva militare "Pilastro di Difesa" e più di 130 sono i civili feriti.</div>
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Questi attacchi contro la popolazione civile di Gaza continuano ad avvenire nel silenzio internazionale.</div>
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Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-40373226772650788132013-11-20T11:38:00.004+02:002013-11-20T11:38:48.688+02:00Due pescatori palestinesi arrestati dalla marina militare israeliana<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgApJIruX81odd8mQXL9Dkh_58Lu9ycPkVZCnpbdlBYZXAwYrGkTZmu27Fxc00qFFlC6bfZ12j4VB7zyD8QDPzdzmo8JxzLniQ2xExCqe-0MLU82tsKF8SKTrB3eeHt89dBh_qdOKWvaqE/s1600/DSC_1123+-+C.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgApJIruX81odd8mQXL9Dkh_58Lu9ycPkVZCnpbdlBYZXAwYrGkTZmu27Fxc00qFFlC6bfZ12j4VB7zyD8QDPzdzmo8JxzLniQ2xExCqe-0MLU82tsKF8SKTrB3eeHt89dBh_qdOKWvaqE/s640/DSC_1123+-+C.JPG" width="640" /></a></div>
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<i>Ammar Asad al-Sultan, 19 anni, e Mohsen Zayed, 25 anni</i></div>
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Domenica 17 novembre due pescatori palestinesi sono stati arrestati dalla marina militare israeliana nelle acque di Gaza e la loro barca è stata confiscata.</div>
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I due pescatori, <b>Ammar Asad al-Sultan, 19 anni, e Mohsen Zayed, 25 anni</b>, stavano pescando su una piccola imbarcazione, tipo "hasaka", sprovvista di motore a circa 1 miglio dalla costa di Soudania, nel nord della Striscia di Gaza. I due sono stati rilasciati dalle autorità israeliane verso le 3 del mattino del giorno successivo.</div>
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<br /></div>
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Siamo andati a trovare i due pescatori presso l'abitazione di Ammar, in un'area chiamata Salatin, a nord di Gaza. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
"Siamo andati a pescare verso le 17.00. Verso le 18.30, una nave della marina militare israeliana si è avvicinata alla nostra barca ed i soldati hanno aperto il fuoco sull'acqua. Abbiamo cercato di tirare su velocemente le nostre reti per scappare, ma non ci siamo riusciti", ci ha detto Ammar. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
I due pescatori infatti, essendo su una barca senza motore, non potevano scappare.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
"Ho 25 anni, e non ho mai vissuto qualcosa di così terrificante nella mia vita. Temevo di perdere la mia vita", ha detto Mohsen.</div>
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<b>I soldati israeliani hanno chiesto ai due pescatori di spogliarsi e di tuffarsi in acqua. "Faceva molto freddo, si gelava. Hanno chiesto di tuffarci in acqua singolarmente e di nuotare per 30 metri fino a raggiungere la nave israeliana", ci ha detto Ammar.</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
A bordo della nave israeliana, i soldati hanno ammanettato i pescatori alle mani ed ai piedi alla parte anteriore della nave, ed hanno coperto loro il capo. Un soldato ha chiesto loro i nomi. La nave si è diretta verso sud ed è poi tornata indietro e dopo circa 1 ora e 40 ha raggiunto il porto israeliano di Ashdod.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
"In Ashdod due soldati ci hanno presi e trasportati in una piccola stanza, ci hanno tolto le manette. Poi un dottore dell'esercito ha controllato la nostra salute, la pressione del sangue e la temperatura. Poi ci hanno tenuti ammanettati di nuovo per circa 30 minuti in una stanza, poi ci hanno separati e ci hanno interrogati singolarmente. Mi hanno sbendato e tolto le manette, poi mi hanno chiesto della mia famiglia, del mio lavoro, di ogni cosa della mia vita privata, di quanti bambini avessi. Poi un investigatore mi ha chiesto se seguissi un partito politico in Gaza. Mi ha chiesto quanti fratelli avessi. Otto, ho risposto. E mi ha detto 'Sei un bugiardo', 'Non lo sono" ho detto, e lui mi ha insultato e mi ha detto "Tu hai nove fratelli". Io gli ho detto che uno dei miei fratelli è morto quando aveva 5 anni, per questo non l'avevo contato", ci ha raccontato Mohsen. Gli jnterrogatori israeliani sono sempre rudi, umilianti, talvolta violenti.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Dopo l'interrogatorio, i soldati hanno coperto nuovamente loro il capo, li hanno ammanettati, e li hanno trasportati in un'altra stanza. Ammar ci ha raccontato che un soldato gli ha chiesto di spogliarsi e ha controllato il suo corpo con un dispositivo capace di controllare se una persona fa uso di armi da fuoco. Come una sorta di naso capace di sentire la presenza di agenti chimici o polvere da sparo.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
"L'investigatore, il cui nome era Jamal, mi ha chiesto il motivo per cui stavo pescando nell'area non consentita. Poi mi ha mostrato una mappa di carta, dove mi ha chiesto di indicare la mia abitazione, mi ha chiesto dei miei fratelli, del loro lavoro. Ho risposto che uno dei miei fratelli è pescatore, un altro è contadino. L'investigatore mi ha chiesto se conoscessi qualcuno che lavora per Hamas, e mi ha detto 'Uno dei tuoi fratelli lavora per Hamas. Noi seguiamo ogni giorno i suoi passi'. Io gli ho risposto che non lo so, e che mio fratello non lavora per Hamas. L'investigatore allora mi ha detto 'Io so tutto ciò che accade in Gaza, noi vi guardiamo. Voi potreste essere attaccati da noi, perché tuo fratello lavora con un'organizzazione terroristica'. Poi mi ha detto di riferire a mio fratello di star lontano da certe persone e che tutta la famiglia sarà in pericolo se non sarà lontano da loro. L'investigatore mi ripeteva le stesse cose 10 volte. Poi mi hanno ammanettato", ci ha detto Ammar.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
I due pescatori sono poi stati trasportati ad Erez e rilasciati. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Le famiglie di questi pescatori dipendono dalla pesca. Senza barca, non hanno altri mezzi di sussitenza.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Il padre di Ammar ci ha detto che è la terza volta che perde le reti. Le reti sono state confiscate dai soldati israeliani insieme alla barca, il padre di Ammar si era indebitato per comprarle. E' disoccupato dal 2004, pesca per sopravvivere. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
"Chiedo alla comunità internazionale di permetterci di vivere come le persone nel resto del mondo al di fuori di Gaza. Faccio appello al mondo intero per fermare questi crimini ed aiutare i pescatori di Gaza, soprattutto i pescatori del nord della Striscia di Gaza. Abbiamo figli che hanno bisogno di vestiti, scarpe, i bambini non conoscono i problemi, non comprendono perché non possono avere ciò di cui hanno bisogno. Ora sta arrivando l'inverno e non ho soldi per comprare nuovi vestiti", ci ha detto il padre di Ammar.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<b>E' il secondo attacco israeliano nei confronti dei pescatori palestinesi a distanza di una settimana. Ed è il secondo attacco consecutivo contro pescatori su una imbarcazione senza motore a poche miglia (1-2 miglia) dalla costa a nord di Gaza.</b> Sembra quindi che le forze israeliane, attraverso questi arresti contro civili intenti a svolgere il proprio lavoro, vogliano in tutti i modi impedire ai pescatori di accedere alle acque a nord della Striscia di Gaza. <b>Il limite reale imposto da Israele sulle acque a nord di Gaza non è di 6 miglia nautiche dalla costa ma di 1-2 miglia nautiche. </b></div>
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<i>Background</i></div>
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Israele ha progressivamente imposto restrizioni ai pescatori palestinesi sull'accesso al mare. Le 20 miglia nautiche stabilite sotto gli accordi di Jericho nel 1994 tra Israele e l'Organizzazione di Liberazione della Palestina (OLP), sono state ridotte a 12 miglia sotto l'Accordo Bertini nel 2002. Nel 2006, l'area acconsentita alla pesca è stata ridotta a 6 miglia nautiche dalla costa. A seguito della offensiva militare israeliana "Piombo Fuso" (2008-2009) Israele ha imposto un limite di 3 miglia nautiche dalla costa, impedendo ai palestinesi l'accesso all' 85% delle acque a cui hanno diritto secondo gli accordi di Jericho del 1994.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Gli accordi raggiunti tra Israele e la resistenza palestinese dopo l'offensiva militare israeliana di novembre 2012, "Pilastro di Difesa", hanno acconsentio ai pescatori di Gaza di raggiungere nuovamente le 6 miglia nautiche dalla costa. Nonostante questi accordi, la marina militare israeliana non ha cessato gli attacchi contro i pescatori di Gaza, anche all'interno di questo limite. A Marzo 2013, Israele ha imposto nuovamente un limite di 3 miglia nautiche dalla costa, affermando che tale decisione era stata presa a seguito dell'invio di alcuni razzi palestinesi verso il sul di Israele. Mercoledi' 22 maggio, le autorità militari israeliane hanno diffuso attraverso alcuni media la decisione di estendere nuovamente il limite a 6 miglia nautiche dalla costa.</div>
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Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-20442174428189678512013-11-14T23:11:00.000+02:002013-11-14T23:11:22.771+02:00Palestinese ferito dal fuoco israeliano al centro della Striscia di Gaza<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDyJh9rDx84nhAERirn8oYelyR1Qzskh0iJ-TqyIib2TXk2eVWEoeTJOQNsTyUyVaRQljJMdZPhzlDakijKskbAGenBG6kWOh3ZioWS65XC5_j5KJObpxFdHI_k3Ieaiweg4uPP3w2UTc/s1600/DSC_1145.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDyJh9rDx84nhAERirn8oYelyR1Qzskh0iJ-TqyIib2TXk2eVWEoeTJOQNsTyUyVaRQljJMdZPhzlDakijKskbAGenBG6kWOh3ZioWS65XC5_j5KJObpxFdHI_k3Ieaiweg4uPP3w2UTc/s640/DSC_1145.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Abdullah Abu Mneifi, 25 anni</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span id="goog_1709821230"></span><span id="goog_1709821231"></span><br /></div>
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Mercoledì 13 novembre un palestinese è rimasto ferito dal fuoco delle forze militari israeliane vicino il campo rifugiati di Maghazi, al centro della Striscia di Gaza. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<b>Abdullah Abu Mneifi, 25 anni</b>, stava lavorando in un terreno agricolo con altri tre contadini a circa 600 metri dalla barriera di separazione.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo andati a visitare Abdullah all'ospedale Shifa. Nella stanza in cui era ricoverato, vi erano alcuni zii ed un contadino presente al momento dell'aggressione militare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Abdullah è un lavoratore che guadagna 30 Nis al giorno dal lavoro nei campi. </div>
<div style="text-align: justify;">
I lavoratori sono abitutati a sentire gli spari, la presenza militare israeliana è costante nelle aree lungo il confine. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il testimone ci ha detto che hanno sentito improvvisamente tre spari, ed Abdullah è rimasto ferito alla spalla destra. Un altro proiettile era arrivato vicino i piedi. Erano circa le 14.50.</div>
<div style="text-align: justify;">
I contadini hanno trasportato Abdullah per circa 1 km prima di raggiungere la prima ambulanza che lo ha trasportato all' Aqsa Martyrs hospital in Deir El Balah.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il testimone ci ha detto che non avevano visto soldati israeliani. C'erano veicoli militari muoversi. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nella stessa giornata, in Deir El Balah, un altro contadino è stato ferito dal fuoco israeliano alla gamba, è membro della famiglia Abu Daher ed è stato ricoverato all'Aqsa Martyrs hospital.</div>
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<br /></div>
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Abdullah è sposato ed ha due figli. Il lavoro nei campi rappresenta per lui l'unica fonte di sussistenza. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il proiettile è entrato ed uscito dalla spalla di Abdullah. Deve essere sottoposto ad un nuovo intervento chirurgico in quanto il proiettile ha causato la rottura di un nervo.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Rimarremo in contatto con la sua famiglia per essere aggiornati sulle sue condizioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Continuiamo a far sentire le voci di queste vittime nel silenzio internazionale. </div>
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<br /></div>
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Dall'inizio del cessate il fuoco dopo l'offensiva militare israeliana "Pilastro di Difesa" nel mese di novembre 2012, le forze israeliane hanno ucciso 7 civili palestinesi e ferito almeno 130 persone nelle aree lungo il confine. Eppure, secondo quegli accordi, le forze israeliane avrebbero dovuto cessare gli attacchi aerei, via terra e via mare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un numero che sarà probabilmente destinato presto a salire quello dei feriti nelle terre lungo il confine, quando inizierà nuovamente la stagione della semina e molti contadini lavoreranno nelle loro terre agricole, terre che costituiscono per queste famiglie l'unica fonte di sussistenza.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2o8ATyr6pR1Eo0SUvrOlAjAJSKxfEsR62fmplcMBCN4xYTlSJASgnsYOquV9-LxPjoBdPNjFtwp6LA7v5TaSxyxLsTc0jy-ZJYyQOYCzMmyVm1sRQiSVza2HE-EvuQl_J_k2rC1NZQFY/s1600/DSC_1146.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2o8ATyr6pR1Eo0SUvrOlAjAJSKxfEsR62fmplcMBCN4xYTlSJASgnsYOquV9-LxPjoBdPNjFtwp6LA7v5TaSxyxLsTc0jy-ZJYyQOYCzMmyVm1sRQiSVza2HE-EvuQl_J_k2rC1NZQFY/s640/DSC_1146.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Abdullah Abu Mneifi, 25 anni</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3ZALH4MLoXINJO-Cot8ZURWxCP-72_ZxNg0S8s8KQKjQoO4mr790ck-GZocL73e1SvaDi3DSpOrCbq9-oxIdfDa-jZ7FXNp2MpyEAIDE852BWkAZ2VRGwPU3DiE62jUimjzCNi_Bdjls/s1600/DSC_1148.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3ZALH4MLoXINJO-Cot8ZURWxCP-72_ZxNg0S8s8KQKjQoO4mr790ck-GZocL73e1SvaDi3DSpOrCbq9-oxIdfDa-jZ7FXNp2MpyEAIDE852BWkAZ2VRGwPU3DiE62jUimjzCNi_Bdjls/s640/DSC_1148.JPG" width="456" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>report ospedaliero</i></div>
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Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-47232884720214559492013-11-13T23:38:00.000+02:002013-11-13T23:38:30.495+02:00La marina militare israeliana entra nelle acque di Gaza fino a raggiungere il porto<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div id="yui_3_13_0_1_1384367153329_39434" style="font-family: HelveticaNeue, 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'Lucida Grande', sans-serif; font-size: 16px;">
13 Novembre 2013 - La marina militare israeliana oggi è entrata nelle acque di Gaza fino a raggiungere il porto.</div>
<div id="yui_3_13_0_1_1384367153329_39438" style="font-family: HelveticaNeue, 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'Lucida Grande', sans-serif; font-size: 16px;">
E' un atto gravissimo.</div>
<div id="yui_3_13_0_1_1384367153329_39441" style="font-family: HelveticaNeue, 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'Lucida Grande', sans-serif; font-size: 16px;">
<span id="yui_3_13_0_1_1384367153329_39440">Nessun media ha riportato la notizia né fotografato o filmato.</span></div>
<div id="yui_3_13_0_1_1384367153329_39444" style="font-family: HelveticaNeue, 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'Lucida Grande', sans-serif; font-size: 16px;">
<span id="yui_3_13_0_1_1384367153329_39443">Le uniche foto esistenti sono quelle che ho scattato. </span></div>
<div id="yui_3_13_0_1_1384367153329_39444" style="font-family: HelveticaNeue, 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'Lucida Grande', sans-serif; font-size: 16px;">
<span>Ne pubblico qui alcune</span></div>
<div id="yui_3_13_0_1_1384367153329_39444" style="font-family: HelveticaNeue, 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'Lucida Grande', sans-serif; font-size: 16px;">
<span><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9qhVYmN505jArjpuGmaXC5Cd31npF43oTpx2PVRuGzJCUgWTQtvSNrYCQTd2MZgNHr6Liuvyaxpi0PFdpISehsmdJ11gayIU11bMyUmXKu-EIrUrHj5mB4Hlc3gT0llbYaQWh-1jbJ04/s1600/DSC_1132+-+C-001.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9qhVYmN505jArjpuGmaXC5Cd31npF43oTpx2PVRuGzJCUgWTQtvSNrYCQTd2MZgNHr6Liuvyaxpi0PFdpISehsmdJ11gayIU11bMyUmXKu-EIrUrHj5mB4Hlc3gT0llbYaQWh-1jbJ04/s640/DSC_1132+-+C-001.JPG" width="462" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2jhUm-tzk6IjmK_b4-kt8pvZe_VEEXzqk_mTfRNLmJvjzlnWAG5uhOu9wqjNUY8crShCEYQlse7t6QlfAB-dcrcFkIlB0UnE-O_gO6M2UP2zIDOVMg9Voo7HP5_q6E5TIL-9kVI2x9rQ/s1600/DSC_1128+-+C.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="378" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2jhUm-tzk6IjmK_b4-kt8pvZe_VEEXzqk_mTfRNLmJvjzlnWAG5uhOu9wqjNUY8crShCEYQlse7t6QlfAB-dcrcFkIlB0UnE-O_gO6M2UP2zIDOVMg9Voo7HP5_q6E5TIL-9kVI2x9rQ/s640/DSC_1128+-+C.JPG" width="640" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSRKc8B48t_Plcg2qFZ2OalqtQlBfFelAMsckCFShqJpsvK6QBR5HF-vFOVFdy7XTOve3dsJYD86woru4m__OyYvxSTx846rlljJG7PelF_xL-yr41jaREvJC-WssXpBpEi7xl6hd3LXI/s1600/DSC_1129.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSRKc8B48t_Plcg2qFZ2OalqtQlBfFelAMsckCFShqJpsvK6QBR5HF-vFOVFdy7XTOve3dsJYD86woru4m__OyYvxSTx846rlljJG7PelF_xL-yr41jaREvJC-WssXpBpEi7xl6hd3LXI/s640/DSC_1129.JPG" width="640" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeI-isOCwC0pnrs4s-EqGEMuMA0wY0wyDTi7wMXhrPrhOeD5iDmipMYzL7DGa_Ho4ks7hqM5wI3N_-I88wP3j5RflaGj2Fu2r1LsXP0Q42RpfAPXx-u9z4MkstkSxtl6kaDd7ZLA2H0l8/s1600/DSC_1130.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="332" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeI-isOCwC0pnrs4s-EqGEMuMA0wY0wyDTi7wMXhrPrhOeD5iDmipMYzL7DGa_Ho4ks7hqM5wI3N_-I88wP3j5RflaGj2Fu2r1LsXP0Q42RpfAPXx-u9z4MkstkSxtl6kaDd7ZLA2H0l8/s640/DSC_1130.JPG" width="640" /></a></div>
<div id="yui_3_13_0_1_1384367153329_39444" style="font-family: HelveticaNeue, 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'Lucida Grande', sans-serif; font-size: 16px;">
<span><br /></span></div>
<div id="yui_3_13_0_1_1384367153329_39444" style="font-family: HelveticaNeue, 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'Lucida Grande', sans-serif; font-size: 16px;">
<span><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEig1R6Uhyd0KNDtRJ2LMiECuyTs1grAKAJgbv0mU3C1awaLw02ptw0mzkD05wd1eMMKI_nsIgh4lwOOqBQITIU4oAKdnVjsDBs8mXCPrxseerF0iytOORHH0724sdGJAqYu67J19AYGNrU/s1600/DSC_1135.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEig1R6Uhyd0KNDtRJ2LMiECuyTs1grAKAJgbv0mU3C1awaLw02ptw0mzkD05wd1eMMKI_nsIgh4lwOOqBQITIU4oAKdnVjsDBs8mXCPrxseerF0iytOORHH0724sdGJAqYu67J19AYGNrU/s640/DSC_1135.JPG" width="640" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbcosdCcZdWtmdglljGSwMc1kTRV4sHIl87_2P-0Rf3setj-uoTh792GQQckrEPvHPg_TShCqQawDeD6OsQEtk3vIOWtQRrCg3zRf0n_KfZnkrE9V-VxsValkHjAOG9MBLUgLjNxpHbrY/s1600/DSC_1134.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbcosdCcZdWtmdglljGSwMc1kTRV4sHIl87_2P-0Rf3setj-uoTh792GQQckrEPvHPg_TShCqQawDeD6OsQEtk3vIOWtQRrCg3zRf0n_KfZnkrE9V-VxsValkHjAOG9MBLUgLjNxpHbrY/s640/DSC_1134.JPG" width="640" /></a></div>
<div id="yui_3_13_0_1_1384367153329_39444" style="font-family: HelveticaNeue, 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'Lucida Grande', sans-serif; font-size: 16px;">
<span><br /></span></div>
</div>
Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-87169585177541000582013-11-12T12:59:00.003+02:002013-11-12T12:59:51.411+02:00Due pescatori palestinesi arrestati dalla marina israeliana, di cui uno ferito da arma da fuoco<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZeRXqIqoKrUWktbhqcikXaRy6QoGNJ2UCALu4bHqMfZc6w_EnJ9mGiTJFWP3ZiG6DnhX3PLfHz5NbDwMKqZBWhzXfl_4W8Zkq0csmsUmzliFuVUzxfb0q3VAGLyhepEBUgZktMMiNBkM/s1600/DSC_1062.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZeRXqIqoKrUWktbhqcikXaRy6QoGNJ2UCALu4bHqMfZc6w_EnJ9mGiTJFWP3ZiG6DnhX3PLfHz5NbDwMKqZBWhzXfl_4W8Zkq0csmsUmzliFuVUzxfb0q3VAGLyhepEBUgZktMMiNBkM/s640/DSC_1062.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Mahmoud Abu Warda e Saddam Abu Warda</i></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Domenica mattina 10 novembre, i due fratelli <b>Saddam Abu Warda</b> (23 anni) e <b>Mahmoud Abu Warda</b> (18 anni), sono stati arrestati dalla marina militare israeliana nelle acque di Gaza e rilasciati in tarda serata. Mahmoud è rimasto ferito da un proiettile sul lato destro dell'addome. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo andati a trovare i due giovani pescatori nella loro abitazione nella città di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. </div>
<div style="text-align: justify;">
In mancanza di elettricità, la casa era al buio, come la maggior parte delle abitazioni della Striscia di Gaza soffocata dall'assedio e dalla grave crisi di carburante. E l'acqua, in manca di elettricità, non poteva raggiungere l'abitazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Abbiamo lanciato le reti in mare ad una distanza di circa 400 metri dalla zona marittima vietata ed eravamo lontani dalle navi militari israliane", ha iniziato a raccontare Saddam. I due pescatori stavano pescando su una piccola imbarcazione "hasaka" senza motore. </div>
<div style="text-align: justify;">
Saddam ci ha riferito che una nave militare israeliana si è avvicinata ed i soldati hanno iniziato a gridare di andar va in meno di 5 minuti. "Abbiamo dovuto tagliare le nostre reti per scappare, i soldati della marina si erano avvicinati molto ed avevano iniziato a sparare contro la nostra barca", ha proseguito Saddam. </div>
<div style="text-align: justify;">
I due pescatori, sulla barca senza motore, non erano in grado scappare. I soldati della marina militare israeliana hanno chiesto ai due pescatori di spogliarsi e di tuffarsi in acqua e nel frattempo continuavano ad aprire il fuoco. "Ero scioccato, non riuscivo a muovermi, continuavano a sparare e pensavo che </div>
<div style="text-align: justify;">
sarei stato ucciso", ci ha detto Saddam. </div>
<div style="text-align: justify;">
Mentre ascoltavamo la testimonianza di Saddam, caccia F-16 volavano a quota bassa sopra le nostre teste come una minaccia costante nell'oscurità.</div>
<div style="text-align: justify;">
"Ho gridato chiedendo ai soldati di smettere di sparare e di salvare le nostre vite", ha detto Saddam. </div>
<div style="text-align: justify;">
Secondo il suo racconto, un'altra nave militare israeliana ha raggiunto poi la loro piccola barca ed ha attaccato i pescatori con cannonate di acqua. I due pescatori si sono tuffati in acqua. "Tre navi militari israeliane erano attorno a noi, la nostra barca era diventata ormai distante, e l'acqua era fredda", ha continuato a raccontare Saddam. <b>Saddam ci ha detto che i soldati hanno chiesto loro di nuotare fino alla zona marittima non consentita, ovvero oltre le 6 miglia nautiche</b>. </div>
<div style="text-align: justify;">
"Ero spaventato, mio fratello era distante da me ed i soldati continuavano a sparare, era stato ferito, non poteva nuotare. L'ho raggiunto per salvarlo, il suo sangue nel mare. Due gommoni israeliani ci hanno raggiunti, i soldati hanno preso mio fratello Mahmoud ed hanno chiuso la sua ferita per fermare l'emorragia. Non hanno preso anche me, mi hanno lasciato in acqua. Mi hanno chiesto di nuotare fino a raggiungere l'indicatore che delimita la zona marittima consentita, poi mi hanno preso. Mi hanno incappucciato, non potevo vedere più nulla. Hanno puntato un'arma alla mia testa ed hanno ammanettato le mie mani ed i miei piedi. Mi hanno colpito con dei calci alla schiena. Poi ho perso i sensi per circa un'ora, non ricordo più nulla", ha continuato a raccontare Saddam. I due pescatori sono stati trasportati in Israele in un centro medico nel porto di Ashdod. "Quando mi sono svegliato ho visto mio fratello accanto a me. Due soldati poi mi hanno portato in una stanza speciale e mi hanno interrogato. Gli investigatori mi hanno chiesto perché stavamo pescando nell'area marittima non consentita. Ho risposto loro che ci trovavamo a 500 metri di distanza dall'area non consentita e che i soldati ci hanno forzati a nuotare fino a raggiungere l'area non consentita. Un investigatore mi ha chiesto se mio fratello non fosse stato ferito dai soldati israeliani, mi ha chiesto come fosse rimasto ferito. Io gli ho risposto che mio fratello era stato ferito dai soldati, ma l'investigatore cercava di convincermi che Mahmoud non era stato ferito dai soldati. <b>Io allora gli ho detto che tre navi israeliane spravano sopra le nostre teste e che il sangue di mio fratello era ovunque nel mare!</b>". Il racconto di Saddam è straziante, e lui era emotivamente provato da questa esperienza. </div>
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Gli investigatori hanno poi mostrato a Saddam una mappa su un laptop che mostrava che la loro barca si trovava nell'area marittima non consentita. Gli investigatori hanno interrogato i due pescatori individualmente. Dopo gli interrogatori, i due fratelli sono stati trattenuti in un'altra stanza, ed a fine giornata sono stati trasferiti ad Erez, dove sono stati sottoposti ad un altro interrogatorio. "Mi hanno chiesto della mia famiglia, dei miei vicini di casa, dei pescatori, e di ogni dettaglio della mia vita. Poi mi hanno mostrato una mappa e mi hanno chiesto informazioni di ogni casa attorno alla mia abitazione, mi hanno chiesto quante barche avessi e mi hanno detto che se torno a pescare nell'area non consentita mi arresteranno di nuovo", ci ha raccontanto Saddam. </div>
<div style="text-align: justify;">
Nel porto israeliano di Ashdod ora ci sono 3 barche appartenenti alla famiglia di Saddam. In passato infatti altri membri della famiglia erano stati arrestati. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ora non hanno più una barca con cui andare a pescare.</div>
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Dopo l'interrogatorio, i pescatori sono stati trattenuti due ore in una stanza prima di essere rilasciati attraverso il valico di Erez in tarda serata.</div>
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<br /></div>
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La famiglia di Saddam, composta da 15 membri, sopravvive con la pesca. Anche gli altri 8 fratelli sono pescatori. Non hanno altre fonti di reddito, e non credono che avranno indietro la loro barca.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mahmoud ci ha mostrato la ferita sulla parte destra dell'addome. Il proiettile miracolosamente non è entrato all'interno del corpo ma l'ha sfiorato. I dottori nel centro medico di Ashdod hanno chiuso la sua ferita con due punti. </div>
<div style="text-align: justify;">
Anche Mahmoud ci ha riferito del maltrattamento verbale e fisico da parte dei soldati israeliani.</div>
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Gli abbiamo chiesto se tornerà a pescare. "Certo, non abbiamo altra scelta, dobbiamo affrontare il pericolo".</div>
<div style="text-align: justify;">
Ciò che questi pescatori guardagnano permette loro solo di sopravvivere. A volte tornano a casa senza alcun guadagno. </div>
<div style="text-align: justify;">
A volte, ciò che questi pescatori guadagnano copre solo le spese del carburante.</div>
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<br /></div>
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I pescatori ci hanno detto che vorrebbero un maggior supporto da parte delle associazioni internazionali, soprattutto nel nord della Striscia di Gaza. Qui, dove gli attacchi sono più frequenti, la maggior parte dei pescatori hanno perso le proprie barche. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Noi continuiamo a sperare che un giorno la comunità internazionale rompa il silenzio affinché Israele smetta di attaccare i pescatori di Gaza e rilasci tutte le barche confiscate.</div>
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<br /></div>
<br />
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<i>i due fratelli Mahmoud Abu Warda e Saddam Abu Warda</i></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
la ferita di Mahmoud Abu Warda</div>
<br />
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, times; font-size: 12px; line-height: 19.1875px; text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, times; font-size: 12px; line-height: 19.1875px; text-align: justify;">
<i>Background </i></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, times; font-size: 12px; line-height: 19.1875px; text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, times; font-size: 12px; line-height: 19.1875px; text-align: justify;">
Israele ha progressivamente imposto restrizioni ai pescatori palestinesi sull'accesso al mare. Le 20 miglia nautiche stabilite sotto gli accordi di Jericho nel 1994 tra Israele e l'Organizzazione di Liberazione della Palestina (OLP), sono state ridotte a 12 miglia sotto l'Accordo Bertini nel 2002. Nel 2006, l'area acconsentita alla pesca è stata ridotta a 6 miglia nautiche dalla costa. A seguito della offensiva militare israeliana "Piombo Fuso" (2008-2009) Israele ha imposto un limite di 3 miglia nautiche dalla costa, impedendo ai palestinesi l'accesso all' 85% delle acque a cui hanno diritto secondo gli accordi di Jericho del 1994.</div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, times; font-size: 12px; line-height: 19.1875px; text-align: justify;">
Gli accordi raggiunti tra Israele e la resistenza palestinese dopo l'offensiva militare israeliana di novembre 2012, "Pilastro di Difesa", hanno acconsentio ai pescatori di Gaza di raggiungere nuovamente le 6 miglia nautiche dalla costa. Nonostante questi accordi, la marina militare israeliana non ha cessato gli attacchi contro i pescatori di Gaza, anche all'interno di questo limite. A Marzo 2013, Israele ha imposto nuovamente un limite di 3 miglia nautiche dalla costa, affermando che tale decisione era stata presa a seguito dell'invio di alcuni razzi palestinesi verso il sul di Israele. Mercoledi' 22 maggio, le autorità militari israeliane hanno diffuso attraverso alcuni media la decisione di estendere nuovamente il limite a 6 miglia nautiche dalla costa.</div>
</div>
Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-17181612578645102572013-10-29T12:37:00.001+02:002013-10-29T12:37:23.194+02:00Attacco aereo israeliano su Gaza<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEi0T84D2wxSfVr-ZlQpFMCga3Pbjno4pfPRuOgpK3URbeJ6EVkeOudZ_sW_SpmLan54GXWaWjfKnkR2K_EGLWf_rqExTN3-FyzGJqC1yOHPys4X2bx6B9IV3Vv3bcwOlprInBlFHRGi4/s1600/DSC_0947.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEi0T84D2wxSfVr-ZlQpFMCga3Pbjno4pfPRuOgpK3URbeJ6EVkeOudZ_sW_SpmLan54GXWaWjfKnkR2K_EGLWf_rqExTN3-FyzGJqC1yOHPys4X2bx6B9IV3Vv3bcwOlprInBlFHRGi4/s640/DSC_0947.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="font-size: x-small;">Il grande cratere causato dalla bomba lanciata dal caccia F-16</span></i></div>
<br />
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<br /></div>
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<br /></div>
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Lunedì 28 ottobre l'aviazione militare israeliana ha bombardato un terreno agricolo a nord di Gaza city. </div>
<div style="text-align: justify;">
L'attacco aereo è avvenuto alle 9.25 di mattina. Un caccia F-16 ha bombardato un terreno colmo di aberi di olivo sulla strada Mukhabarat, vicino Soudanya, a nord di Gaza city. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Attorno al terreno vi sono abitazioni ed una scuola primaria femminile.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il bombardamento ha creato un'enorme voragine. Il terreno appartiene alla famiglia Shohaber, che dagli alberi di olivo produce olio. La famiglia Shohaber è proprietaria anche di una compagnia di trucks che traportanto materiali dal valico di Karem Shalom a Gaza, quindi si tratta di una famiglia conosciuta.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Hazem Shohaber</b>, proprietario del terreno, mi ha detto che anche la sua abitazione è stata danneggiata. L'abitazione è nuova, la sua famiglia vive lì da soli 3 mesi. "Ero seduto dietro il muro che recinge il terreno quando è avvenuto il bombardamento, sono rimasto scioccato, non ero capace di fare nulla. Grazie a Dio i miei bambini non si trovavano nella terra ma erano a scuola, di solito usano giocare qui", ha detto Hazem.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le finestre della sua abitazione sono crollate, come anche quelle di abitazioni adiacenti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>A pochi metri di distanza dal terreno bombardato c'è una scuola primaria femminile. </b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>"Le bambine erano in classe, sono scappate, la situazione era terribile. Gli insegnanti non potevano calmarle, sono arrivate le ambulanze, tutti temevano che le bambine fossero morte nell'esplosione"</b>, ha continuato a raccontarci Hazem.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sono salita a casa della famiglia Shohaber. Hazem ha tre figli grandi e tre bambine che erano nella scuola al momento del bombardamento. Hazem ha voluto mostrarci le lesioni sulle pareti della sua abitazione causate dall'esplosione. Tutti i vetri delle finestre sono crollati. </div>
<div style="text-align: justify;">
Sua moglie ci ha offerto una tazza di caffè. L'accoglienza palestinese non viene mai a mancare neanche nelle situazioni più tragiche.</div>
<div style="text-align: justify;">
Una delle bambine, Farah, 6 anni, aveva timore di farsi vedere, appariva scioccata. </div>
<div style="text-align: justify;">
Dovrà ora sicuramente superare il trauma e lo spavento generato dall'esplosione. Forse, l'esplosione le ha ricordato i terribili giorni dei bombardamenti di novembre durante l'operazione Pilastro di Difesa. Ne soffriamo noi adulti, come i bambini potrebbero restare immuni da certi traumi?</div>
<div style="text-align: justify;">
Farah si nascondeva sotto il tavolo. Chissà quanti bambini oggi l'avranno fatto. </div>
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<br /></div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgVSA_2uvNjoTvhhRa-PYHGz6dbQWGz7MfFfwLBFW9Uf_IfMCl8Az9cgq9cgRsogbwpxNF6OF4w0muTqzMSg46w-HbfWmHbZXqBcC3ILYLLGw1ZcM59CeZtUvMeG8d0eADjhYp_nQ1PJg/s1600/DSC_0948.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="524" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgVSA_2uvNjoTvhhRa-PYHGz6dbQWGz7MfFfwLBFW9Uf_IfMCl8Az9cgq9cgRsogbwpxNF6OF4w0muTqzMSg46w-HbfWmHbZXqBcC3ILYLLGw1ZcM59CeZtUvMeG8d0eADjhYp_nQ1PJg/s640/DSC_0948.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Un resto della bomba ritrovato sul terreno</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ7LHhR96fcruE1O9rN1PDj-TJuU1DZquVn02XA8rzmh69oyrNWyMF-tWQ5v-N3FA3AxFtmVnISvnz_ZBUmHXTSY_kwBwEO-92BlIHEYeUsUfHluaYikiBlIqGPoQtHrGWJRBkr_kF-sk/s1600/DSC_0953.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ7LHhR96fcruE1O9rN1PDj-TJuU1DZquVn02XA8rzmh69oyrNWyMF-tWQ5v-N3FA3AxFtmVnISvnz_ZBUmHXTSY_kwBwEO-92BlIHEYeUsUfHluaYikiBlIqGPoQtHrGWJRBkr_kF-sk/s640/DSC_0953.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>I vetri rotti di un'abitazione vicina</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0UFAa5xh7ZiNAtk6OZewg3qBOTYsgieSf0nGXAVgI04eWrsxIvTCSEdLHA2eqtUukTJs5BUmNndDIW8tlgUxvmKmQdwk5V3TL-qG5l4tuGRwX7NZ3x_R2otXGmKx9kfwyCj2O9DVxsE0/s1600/DSC_0954.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0UFAa5xh7ZiNAtk6OZewg3qBOTYsgieSf0nGXAVgI04eWrsxIvTCSEdLHA2eqtUukTJs5BUmNndDIW8tlgUxvmKmQdwk5V3TL-qG5l4tuGRwX7NZ3x_R2otXGmKx9kfwyCj2O9DVxsE0/s640/DSC_0954.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>la scuola elementare accanto al terreno bombardato</i></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiRqnHovam3GaNRdot_e7d4Cu-Env1TLvLf6286qthJvJqNnokflyTJJrTyDHFS0vuOCSuTNZXs5nrfVQJev7mCDrRuvWDyQhNJtiyudEKK-ybNpL7kMvPfQheamoEeayvLkDjwvW5FhA/s1600/DSC_0955.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiRqnHovam3GaNRdot_e7d4Cu-Env1TLvLf6286qthJvJqNnokflyTJJrTyDHFS0vuOCSuTNZXs5nrfVQJev7mCDrRuvWDyQhNJtiyudEKK-ybNpL7kMvPfQheamoEeayvLkDjwvW5FhA/s640/DSC_0955.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>i vetri in frantumi dell'abitazione della famiglia Shohaber</i></div>
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<i><br /></i></div>
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<i><br /></i></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCQ7966gT47Su5Gwg3xZImKfeSclGfK3eDY6w-emMf_yqBnx7IiJLFeKSMcs5boFQjfhcKdFJam6w94jIH0IAjwvHpmnkmMpTOc6OlYQVJ765IHlNl7OpzQlViCchF3VSWiXc4tuS3UNg/s1600/DSC_0965.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCQ7966gT47Su5Gwg3xZImKfeSclGfK3eDY6w-emMf_yqBnx7IiJLFeKSMcs5boFQjfhcKdFJam6w94jIH0IAjwvHpmnkmMpTOc6OlYQVJ765IHlNl7OpzQlViCchF3VSWiXc4tuS3UNg/s400/DSC_0965.JPG" width="266" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Hazem Shohaber mostra le lesioni sulle parteti della sua abitazione</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Gli accordi per il cessate il fuoco del 21 novembre 2012 hanno stabilito che le forze militari israeliane devono "astenersi dal colpire i residenti nelle aree lungo il confine" e "cessare le ostilità nella Striscia di Gaza, via terra, via mare e via aria, compreso le incursioni e le uccisioni mirate." </div>
<div style="text-align: justify;">
Tuttavia attacchi militari israeliani via terra e via mare si sono susseguiti a partire dal giorno successivo al cessate il fuoco, ed aerei militari israeliani hanno sorvolato costantemente il cielo della Striscia di Gaza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il bombardamento avvenuto ieri mattina costituisce un'ulteriore violazione di questi accordi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<br /></div>
</div>
Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-1478742261542075382013-09-20T18:09:00.002+03:002013-09-21T22:47:53.615+03:00Un pescatore palestinese ferito dal fuoco della marina israeliana<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZiPqj6vENefZM4LwprAmol5OE2Prs1pLVwZukTOVsOhsZBd7LNuaSOwYTR101p4F_c8aj7pihhWV5vVpJw9BTi8mqxjrdL243sCr4KkWCSIcoXbvLJsVNlBoNwc21fsSOE3ZylQe83uI/s1600/DSC_0410.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZiPqj6vENefZM4LwprAmol5OE2Prs1pLVwZukTOVsOhsZBd7LNuaSOwYTR101p4F_c8aj7pihhWV5vVpJw9BTi8mqxjrdL243sCr4KkWCSIcoXbvLJsVNlBoNwc21fsSOE3ZylQe83uI/s640/DSC_0410.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="font-size: x-small;">Saleem El Faseh, 57 anni</span></i></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Mercoledì 18 settembre un pescatore palestinese è rimasto ferito dal fuoco della marina militare israeliana mentre pescava su un peschereccio davanti alle coste di Gaza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Saleem El Faseh</b> è un pescatore di 57 anni. L'abbiamo incontrato nell' ospedale Shifa di Gaza city dove è stato ricoverato. Saleem ci ha detto che era andato a pescare verso le 14.30 su un peschereccio a bordo del quale vi erano altri 4 pescatori.Verso le 17.00 una nave della marina militare israeliana ha aperto il fuoco, senza preavviso, direttamente contro la loro imbarcazione. I pescatori si trovavano a circa 6 miglia dalla costa, entro il limite consentito dalle autorità israeliane. I soldati hanno sparato per 5 minuti e due proiettili hanno colpito subito la mano destra di Saleem, di cui uno ha tranciato il mignolo. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
I pescatori sono scappati e si sono diretti verso la costa di Gaza. Hanno chiamato la polizia costiera che ha raggiunto il peschereccio con un hasaka (piccola barca) dal motore più veloce, per trasportare Saleem quanto prima sulla costa. Un' ambulanza lo stava attendendo ed al suo arrivo l'ha trasportato all'ospedale Shifa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
I due proiettili hanno colpito la mano destra di Saleem causando perdita di un mignolo e di parte del tessuto interno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Alcuni dei suoi parenti ci hanno mostrato una foto scattata con il cellulare in cui si vedono due tagli profondi sul dorso della mano. Saleem è stato sottoposto ad operazione chirurgica attraverso cui è stato impiantato un fissatore interno all'arto. Saleem deve rimanere sotto osservazione, bisogna verificare se il sangue è in grado di raggiungere le altre dita della mano. Un' infezione inoltre lo costringe a prendere antibiotici.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Saleem è sposato ed ha 13 figli, 5 maschi e 6 femmine. E' l'unico pescatore della sua famiglia, che vive nel campo rifugiati di Shati e che non ha altre fonti di reddito se non la pesca. </div>
<div style="text-align: justify;">
"E' da 46 anni che sono pescatore, ho iniziato all'età di 10 anni", ci ha detto Saleem.</div>
<div style="text-align: justify;">
"Tornerai a pescare?", gli abbiamo chiesto. "Certo, ho perso solo l'uso di una mano", ci ha detto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo chiesto a Saleem un messaggio da inviare ai nostri governi ed alla comunuta internazionale. "Chiedo che ci sostengano, chiedo che sostenagno soprattutto i pescatori", ci ha detto Saleem.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Saleem sorrideva, nonostante tutto. La stanza dell'ospedale era piena di parenti ed amici che ci hanno ringraziati per la visita. La semplicità ed il cuore forte e puro di queste persone mi commuove ogni volta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo promesso di restare in contatto e di rivederci quando Saleem sarà rilasciato dall'ospedale. </div>
<br />
<br />
<i>FOTO. Radiografia: prima dell'operazione e dopo l'operazione</i><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZOoqiF31tTnN1YPF9Ri9bHjoByAJq-W9ry_mRZZoLmtW5d1CPHcdGwwxJ7PJiocF25H7_OAhtdu7beZYjrI0WcPksXbTnM77D7RWli9T1AXconAksKqGZgcMF7I95bpSLaKv0bTBmMvc/s1600/DSC_0412.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="376" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZOoqiF31tTnN1YPF9Ri9bHjoByAJq-W9ry_mRZZoLmtW5d1CPHcdGwwxJ7PJiocF25H7_OAhtdu7beZYjrI0WcPksXbTnM77D7RWli9T1AXconAksKqGZgcMF7I95bpSLaKv0bTBmMvc/s640/DSC_0412.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="font-size: x-small;">Saleem El Faseh, 57 anni</span></i></div>
<br />
<br />
<i>Foto della mano ferita di Saleem prima dell' operazione: </i><br />
<i><br /></i>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdKHpaNlQPEiYyt55z1QVpfTvClAehfaWO_wieDUvFFmjToxVWv4dtnJmAbqA95ObjeP3fnbhUVM5-H0tL7Dd_w8zObScz-t-siPmDY6LE13OJcj68QuOhaQP-f8Gnm9tUVRJnGwV6jPs/s1600/saleem+4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdKHpaNlQPEiYyt55z1QVpfTvClAehfaWO_wieDUvFFmjToxVWv4dtnJmAbqA95ObjeP3fnbhUVM5-H0tL7Dd_w8zObScz-t-siPmDY6LE13OJcj68QuOhaQP-f8Gnm9tUVRJnGwV6jPs/s400/saleem+4.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRIgIQdAZWLJ-RBxGYo424oRNyZQmIkTA7oAwcY5ClrQ80FRLba7jNmGJSJDiFpmsPqPBN33LMfDC5Y8HaujfWVRkN2KNTXKDQQhC8Lx-g2Ak4Al1jnZhJTy-VNUc_qsO1aNBDviTLaUs/s1600/saleem+2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyaqtOQOtieEW9B3vC3GP22YMitQcx4G7zBpkYrUYga7c0JQTvtT6omGOB80rvt_kseqExvYKU0tQLROWjzW-JKVZz0Mw_NZ04w2DiW70AXqzHa_RyNlZmkr6ZkeGdI54cOm0LWPudQ34/s1600/saleem+6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyaqtOQOtieEW9B3vC3GP22YMitQcx4G7zBpkYrUYga7c0JQTvtT6omGOB80rvt_kseqExvYKU0tQLROWjzW-JKVZz0Mw_NZ04w2DiW70AXqzHa_RyNlZmkr6ZkeGdI54cOm0LWPudQ34/s400/saleem+6.jpg" width="400" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQwfj_uJwAEhJVrpB6ahuda5EMyum0uwyrRWIiKk_rXQa12h6U5OLRExkFKBl32pcqurTekf8gV2mZaqEaO4tWY5o1roQdqQHG7-0X_T4HJNTc56oFxk_VfVLEpCXLlEH4m9WKZyI8_yY/s1600/saleem+5.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"> </a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQYH0QWC6__cngqUSzbk8Bi6lZADM4vsLOmSO17kodMFj2E6RFytJjXG8sucqrnsHmSKh4KBq4R8FKBpG5-F7g4hLUS6mtq1dGkrF_peBhne_wdT1eudXE9g7xPfVI9vfTNGRBXO31JSo/s1600/saleem+7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQYH0QWC6__cngqUSzbk8Bi6lZADM4vsLOmSO17kodMFj2E6RFytJjXG8sucqrnsHmSKh4KBq4R8FKBpG5-F7g4hLUS6mtq1dGkrF_peBhne_wdT1eudXE9g7xPfVI9vfTNGRBXO31JSo/s400/saleem+7.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i>
<i><br /></i>
<i>Background </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
Israele ha progressivamente imposto restrizioni ai pescatori palestinesi sull'accesso al mare. Le 20 miglia nautiche stabilite sotto gli accordi di Jericho nel 1994 tra Israele e l'Organizzazione di Liberazione della Palestina (OLP), sono state ridotte a 12 miglia sotto l'Accordo Bertini nel 2002. Nel 2006, l'area acconsentita alla pesca è stata ridotta a 6 miglia nautiche dalla costa. A seguito della offensiva militare israeliana "Piombo Fuso" (2008-2009) Israele ha imposto un limite di 3 miglia nautiche dalla costa, impedendo ai palestinesi l'accesso all' 85% delle acque a cui hanno diritto secondo gli accordi di Jericho del 1994.</div>
<div style="text-align: justify;">
Gli accordi raggiunti tra Israele e la resistenza palestinese dopo l'offensiva militare israeliana di novembre 2012, "Pilastro di Difesa", hanno acconsentio ai pescatori di Gaza di raggiungere nuovamente le 6 miglia nautiche dalla costa. Nonostante questi accordi, la marina militare israeliana non ha cessato gli attacchi contro i pescatori di Gaza, anche all'interno di questo limite. A Marzo 2013, Israele ha imposto nuovamente un limite di 3 miglia nautiche dalla costa, affermando che tale decisione era stata presa a seguito dell'invio di alcuni razzi palestinesi verso il sul di Israele. Mercoledi' 22 maggio, le autorità militari israeliane hanno diffuso attraverso alcuni media la decisione di estendere nuovamente il limite a 6 miglia nautiche dalla costa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br /></div>
Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-58121498874559397252013-09-01T10:19:00.003+03:002013-09-01T10:33:27.592+03:00Due pescatori palestinesi feriti dal fuoco dell'esercito egiziano e cinque arrestati<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaCSAcwMJ_fIK0OlLURmYFFZlO9OMMeFQxr2HMUACbazwJbWv2y-g791LGlV32V3odqNVVqKAFf6jgjy2S_R_VYfWG8_5YL8IpwUWvWUK_JEoWtQf6t8onQgMUFN4L73VDpRInB3wv2lo/s1600/DSC_1021+-+C.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaCSAcwMJ_fIK0OlLURmYFFZlO9OMMeFQxr2HMUACbazwJbWv2y-g791LGlV32V3odqNVVqKAFf6jgjy2S_R_VYfWG8_5YL8IpwUWvWUK_JEoWtQf6t8onQgMUFN4L73VDpRInB3wv2lo/s640/DSC_1021+-+C.JPG" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-size: x-small;">Ibrahim Al-Najjar</span></i></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<b>Ibrahim Abdullah Al-Najjar</b>, 21 anni, e <b>Ismael Wael Al-Bardaweel</b>,
19 anni, sono stati feriti dal fuoco della marina militare egiziana il 30 agosto mentre pescavano sulle loro hasaka (piccole barche da pesca palestinesi)
nelle acque di Rafah, al confine tra l'Egitto e la Striscia di Gaza.
Altri cinque pescatori sono stati arrestati.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
I due pescatori feriti sono stati trasferiti all' ospedale Abu Yousef Al-Najjar, in Rafah.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Siamo andati a far loro visita in ospedale. La piccola sala ospedaliera era affollata dai loro parenti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Yousef al Najjar, 23 anni, fratello di Ibrahim, con lui sulla barca, ci ha raccontato: "Alle 2 del mattino siamo andati a pescare sulla nostra barca con altri tre pescatori".</div>
<div style="text-align: justify;">
Sulla loro hasaka c'erano in tutto 5 pescatori, tutti membri della stessa famiglia:</div>
<div style="text-align: justify;">
Ibrahim Al-Najjar (21 anni), </div>
<div style="text-align: justify;">
Yousef Al-Najjar (23 anni), </div>
<div style="text-align: justify;">
Odail Al-Najjar (18 anni), </div>
<div style="text-align: justify;">
Jamil Al-Najjar (19 anni), </div>
<div style="text-align: justify;">
Ali Al Najjar (23 anni).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Verso
le 3.30, una nave della marina militare egiziana ci ha attaccati,
insieme ad alcuni motoscafi. Ci hanno attaccati ad una distanza di circa
2-3 metri", ci ha detto Yousef. </div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
La marina militare egiziana ha tentato
di arrestare i pescatori che pero' hanno cercato di scappare e di
raggiungere la costa. </div>
<div style="text-align: justify;">
I militari egiziani hanno cosi' aperto il fuoco direttamente contro i pescatori, impotenti sulle loro piccole barche non veloci.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<b></b><br />
<div style="text-align: justify;">
<b><b>I
militari egiziani hanno puntato al braccio di Ibrahim</b>, il braccio che
stava usando per manovrare la barca per scappare. Ibrahim ha riportato
una ferita da arma da fuoco con frattura aperta e comminuta, ovvero l'osso è rotto in piu' punti, con formazione di piccoli frammenti.</b></div>
<b>
</b>
<div style="text-align: justify;">
Ibrahim è rimasto ferito anche al suo piede destro e da frammenti di esplosivo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ismael
Wael Al-Bardaweel si trovava invece con altri tre pescatori, membri
della stessa famiglia, a bordo di un'altra barca accanto a quella di
Ibrahim. </div>
<div style="text-align: justify;">
A bordo vi erano:</div>
<div style="text-align: justify;">
i fratelli Ismael Wael Al-Bardaweel (19 anni),</div>
<div style="text-align: justify;">
Mohammed Al-Bardaweel (16 anni),</div>
<div style="text-align: justify;">
Abdallah Al-Bardaweel (12 anni),</div>
<div style="text-align: justify;">
ed il cugino Mahmoud Al-Bardaweel (11 anni).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Come si nota dalle età, molti di questi pescatori sono minori o addirittura bambini.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
I pescatori hanno cercato di scappare al fuoco della marina militare egiziana insieme alla barca della famiglia Al-Najjar.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Non
eravamo lontani dalla costa. Siamo arrivati a poche centinaia di metri
dalla costa ed abbiamo passato di pochi metri la linea di confine con le
le acque egiziane, in tutto eravamo sei barche", ci hanno raccontato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dalla
descrizione che ci hanno fatto i pescatori, la marina militare egiziana
pare li abbia attaccati alle spalle, entrando dapprima in acque
palestinesi per poi sorprenderli ed attaccarli fino a 100 mt dalla
costa. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un'altra barca di pescatori e' stata invece raggiunta dalla marina egiziana e <b>cinque pescatori sono stati arrestati.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo
avuto notizia che i pescatori arrestati sono: Ismail Jamal Basala,
Khaled Jamal Basala, Maher Mazen Basala, e Mahmoud Nahedh Basala, Radwan
Shallouf. </div>
<div style="text-align: justify;">
Non abbiamo notizie sulla loro detenzione, ma i pescatori
che abbiamo visitato ci hanno riferito che i cinque pescatori arrestati
dovrebbero essere detenuti in Al-Arish.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<b></b><br />
<div style="text-align: justify;">
<b><b>Le barche dei due
pescatori sono state danneggiate nell'attacco. Le famiglie di entrambi
dipendono dalla pesca, entrambe non hanno altre risorse per
sopravvivere.</b></b></div>
<b>
</b>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Non possiamo vivere ora perché le nostre barche sono state danneggiate", ci ha detto Ismael.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ed Ibrahim ha aggiunto: "Siamo senza difese, non c'è niente che possiamo fare".</div>
<div style="text-align: justify;">
"Vorremmo che la marina egiziana ci lasci fare il nostro lavoro", ha concluso Yousef.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sembra
incredibile ora ritrovarsi a riportare di attacchi contro i pescatori
palestinesi da parte della marina militare egiziana, quando fino a
questo momento era solo la marina militare israeliana ad attaccare,
arrestare e ferire i pescatori di Gaza. </div>
<div style="text-align: justify;">
Quanto è avvenuto è di
una gravità estrema. Le autorità egiziane, dopo il colpo di stato con
cui il 3 luglio è stato destituito Morsi, hanno vietato ai pescatori di
Gaza di entrare nelle acque egiziane, ma ciò non dà il diritto a militari egiziani di sparare deliberatamente su civili palestinesi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
I
pescatori palestinesi si avvicininano o tentano di entrare in acque egiziane a causa dei
limiti imposti dalla autorità israeliane nelle acque di Gaza. Il
limite, da 3 miglia è stato esteso a 6 miglia nautiche dalla costa, ma
la marina militare israeliana continua ad attaccare i pescatori
all'interno di questo limite, nonostante gli accordi con cui si è giunti al cessate il fuoco dopo l'offensiva militare israeliana di
novembre 2012 affermino che le forze militari israeliane debbano "astenersi dal colpire i residenti nelle aree lungo il confine" e "cessare le ostilità nella Striscia di Gaza, via terra, via mare e via aria, compreso le incursioni e le uccisioni mirate." Questi accordi non sono stati mai rispettati dall'esercito israeliano. </div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre, all'interno dello spazio
marittimo concesso ai pescatori palestinesi non c'è quantita' di pesce sufficiente ed i
pescatori di Gaza non possono sostenere le proprie famiglie. </div>
<div style="text-align: justify;">
<b>I pescatori di Gaza devono lavorare all'interno di una vera e propria prigione i cui limiti sono imposti con l'uso delle armi.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Background </i></div>
<div style="text-align: justify;">
Israele ha progressivamente imposto restrizioni ai pescatori palestinesi sull'accesso al mare. Le 20 miglia nautiche stabilite sotto gli accordi di Jericho nel 1994 tra Israele e l'Organizzazione di Liberazione della Palestina (OLP), sono state ridotte a 12 miglia sotto l'Accordo Bertini nel 2002. Nel 2006, l'area acconsentita alla pesca è stata ridotta a 6 miglia nautiche dalla costa. A seguito della offensiva militare israeliana "Piombo Fuso" (2008-2009) Israele ha imposto un limite di 3 miglia nautiche dalla costa, impedendo ai palestinesi l'accesso all' 85% delle acque a cui hanno diritto secondo gli accordi di Jericho del 1994.</div>
<div style="text-align: justify;">
Gli accordi raggiunti tra Israele e la resistenza palestinese dopo l'offensiva militare israeliana di novembre 2012, "Pilastro di Difesa", hanno acconsentio ai pescatori di Gaza di raggiungere nuovamente le 6 miglia nautiche dalla costa. Nonostante questi accordi, la marina militare israeliana non ha cessato gli attacchi contro i pescatori di Gaza, anche all'interno di questo limite. A Marzo 2013, Israele ha imposto nuovamente un limite di 3 miglia nautiche dalla costa, affermando che tale decisione era stata presa a seguito dell'invio di alcuni razzi palestinesi verso il sul di Israele. Mercoledi' 22 maggio, le autorità militari israeliane hanno diffuso attraverso alcuni media la decisione di estendere nuovamente il limite a 6 miglia nautiche dalla costa.</div>
<b></b><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4LXEwq6vRaj9v7CVQKXYa1WVbTxSZ3nmiSy0dveJCJ8gYPaZFeSzZQftwizqPSlOdgxwKnDpl8WmMuCF8AXx55LTzP7aSoiH2-6BPosZJxQmYBU2V5dgY8z0XurK4OVqTjsngF6ADtX4/s1600/DSC_1022+-+Copy.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4LXEwq6vRaj9v7CVQKXYa1WVbTxSZ3nmiSy0dveJCJ8gYPaZFeSzZQftwizqPSlOdgxwKnDpl8WmMuCF8AXx55LTzP7aSoiH2-6BPosZJxQmYBU2V5dgY8z0XurK4OVqTjsngF6ADtX4/s640/DSC_1022+-+Copy.JPG" width="640" /> </a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="font-size: x-small;">Ibrahim Al-Najjar</span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="font-size: x-small;"><br /></span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Le radiografie di Ibrahim Al-Najjar:</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>foto 1: dopo l'operazione</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>foto 2: prima dell'operazione</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHbZnAfNodojOLdJHFRssIuLLZ36pksSkDKrgUE-2veBXez0jO5hoII-BfGaX752j2F5BZhb3ljJDBjrG7jg9yZ6WHbO030OxylUjoO7vgCh0pTRnutUnHyz1fiNbUwEJQF7xynQy2VGw/s1600/DSC_1023.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="488" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHbZnAfNodojOLdJHFRssIuLLZ36pksSkDKrgUE-2veBXez0jO5hoII-BfGaX752j2F5BZhb3ljJDBjrG7jg9yZ6WHbO030OxylUjoO7vgCh0pTRnutUnHyz1fiNbUwEJQF7xynQy2VGw/s640/DSC_1023.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5dvlB2bLukfBE6RHnAWnE4E-79y5NTSgPqkqPYMF_4RbBbd85RXT4osAcQ6kHmghrYX3ZogfNMVSoIOKgKE5_aJe7Y2Hi2mmp9s6rKjs_rZUQaOc6YStRQAy7ASZ_-1x1bI7g6La7iWc/s1600/DSC_1026.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5dvlB2bLukfBE6RHnAWnE4E-79y5NTSgPqkqPYMF_4RbBbd85RXT4osAcQ6kHmghrYX3ZogfNMVSoIOKgKE5_aJe7Y2Hi2mmp9s6rKjs_rZUQaOc6YStRQAy7ASZ_-1x1bI7g6La7iWc/s640/DSC_1026.JPG" width="449" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXBu3tPM4nRNVX95skcxQ0fLqteurcMxZxXSU5b6dM6Rna8kP1vzE3c66upGozilEWnRQJB-ZhXcAAzSFE3Nb4wXVs6l-ZGfN5xoS-e9kcWpjeTpvksyGvVO5HBm_oEWIfIPP0JfoodTg/s1600/DSC_1029+-+Copy.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXBu3tPM4nRNVX95skcxQ0fLqteurcMxZxXSU5b6dM6Rna8kP1vzE3c66upGozilEWnRQJB-ZhXcAAzSFE3Nb4wXVs6l-ZGfN5xoS-e9kcWpjeTpvksyGvVO5HBm_oEWIfIPP0JfoodTg/s640/DSC_1029+-+Copy.JPG" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: x-small;">Ismael Al-Bardaweel </span></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: x-small;"><br /></span></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<i>La radiografia di Ismael</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbrqwppMYKKRVkhYUX8Brwcb0AqPInoHooLtGqVvwO428ogCt2r2UYJMyPYuv9oqIanBA4YKHm0WID8ovvfJ1xIboHmdiN0n-kBOvqOrfLYJx8HpTpd1DtXS6BA7fMZqNsAH4R_f4jDpc/s1600/DSC_1034.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbrqwppMYKKRVkhYUX8Brwcb0AqPInoHooLtGqVvwO428ogCt2r2UYJMyPYuv9oqIanBA4YKHm0WID8ovvfJ1xIboHmdiN0n-kBOvqOrfLYJx8HpTpd1DtXS6BA7fMZqNsAH4R_f4jDpc/s400/DSC_1034.JPG" width="266" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZpcKFarUtufTjIYreQqTu9WVCIgAkEUNSyVaT80v-98kt3o9to3LEbb__0xLK1nMD_Qo4iKEdMeCAhyEmHgjkQiUnBoDk27Bh8hr616x22xWs7ghjGZdt8nWB-3yHOqLPPABJfewrDO4/s1600/DSC_1031.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZpcKFarUtufTjIYreQqTu9WVCIgAkEUNSyVaT80v-98kt3o9to3LEbb__0xLK1nMD_Qo4iKEdMeCAhyEmHgjkQiUnBoDk27Bh8hr616x22xWs7ghjGZdt8nWB-3yHOqLPPABJfewrDO4/s400/DSC_1031.JPG" width="277" /></a></div>
<br />
<br /></div>
Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-7530990059935601282013-07-29T22:21:00.005+03:002013-07-29T22:21:52.975+03:00Awad, 19 anni, ferito dal fuoco israeliano mentre raccoglieva legna da rivendere<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMx2iayppbuRzs1Wh4ZVugmmu28xRW6rcYGa22LIQ0L1Lp4E26ky2Dtl0-qKaO6wXVB6SOTLMS57RJH0EPVqMG-4wn9OxbNoFVeYKtMxmIAQ079X5HIRq6Ic2w9gK6cu19GUklWApoDh8/s1600/DSC_0095.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMx2iayppbuRzs1Wh4ZVugmmu28xRW6rcYGa22LIQ0L1Lp4E26ky2Dtl0-qKaO6wXVB6SOTLMS57RJH0EPVqMG-4wn9OxbNoFVeYKtMxmIAQ079X5HIRq6Ic2w9gK6cu19GUklWApoDh8/s400/DSC_0095.JPG" width="400" /> </a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Awad Rafat Abdel Aty</i></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Giovedì pomeriggio, 25 luglio 2013, un ragazzo di 19 anni, <b>Awad Rafat Abdel Aty</b> è rimasto ferito mentre lavorava in un terreno chiamato "Jamarik", vicino Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Awad, ricoverato attualmente al Kamal Odwan hospital, ci ha raccontato che stava raccogliendo legna da rivendere a circa 500 metri dalla barriera di separazione con Israele.</div>
<div style="text-align: justify;">
"Verso le 14.00 ho sentito improvvisamente sparare", ci ha detto Awad.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un proiettile ha colpito Awad alla gamba destra, e diversi frammenti di esplosivo l'hanno ferito su tutto l'arto inferiore e sul torace.Il proiettile infatti, che è entrato ed uscito dalla gamba, è poi esploso ferendo Awad con piccoli frammenti.</div>
<div style="text-align: justify;">
"Alcune persone hanno tentato di avvicinarsi a me ma i soldati hanno gridato loro di tornare indietro", ci ha raccontato Awad, che poi è stato trasportato da un'ambulanza al Beit Hanoun hospital e successivamente trasferito al Kamal Odwan hospital.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un dottore ci ha spiegato che Awad ha bisogno di bendaggio quotidiano, il proiettile non ha causato frattura. Probabilmente alcuni frammenti verranno rimossi, altri resteranno all'interno del corpo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nelle ultime due settimane due civili sono rimasti feriti nell'area di Beit Hanoun, nel Nord della Striscia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questi lavoratori "invisibili" agli occhi dei media, spesso ragazzini
che non raggiungono la maggiore età, girano di solito con dei carretti
trainati da asini e si recano nei terreni lungo il confine per
raccogliere metallo, plastica, rame, legna ed altro materiale che
possono rivendere. La scarsa quantità di materiali causata
dall'assedio, rende necessario alle aziende il riciclo ed il riutilizzo.
Di solito le famiglie di questi giovani sono molto povere, o ciò che
guadagnano non è sufficiente ad autosostenersi. Spesso, non hanno altro
modo per sopravvivere. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Awad riesce a guadagnare circa 25 shekels al giorno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Suo padre Rafat ci ha detto di aver ricevuto una chiamata da un amico di Awad quando è rimasto ferito. "Ero molto preoccupato, pensavo di diventare pazzo, perché di solito quando qualcuno chiama per dire che il proprio figlio è rimasto ferito significa che è morto", ci ha detto Rafat. </div>
<div style="text-align: justify;">
Rafat non aveva nemmeno i soldi per pagare un taxi per raggiungere l'ospedale. Alcune persone l'hanno accompagnato in auto da suo figlio. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Rafat ci ha detto che precedentemente lavorava come pescatore. "Ho smesso di lavorare come pescatore perché non c'è abbastanza pesce nel mare", ci ha detto Awad, che ci ha spiegato le difficoltà che affrontano i pescatori di Gaza a causa del limite delle 6 miglia imposto dalle autorità israeliane ed ora anche a causa della mancanza di carburante. Rafat quindi non lavora. L'unica persona della famiglia che lavora è suo figlio Awad, che ora è ricoverato in ospedale. </div>
<div style="text-align: justify;">
La loro famiglia, originaria del villaggio di Majda (Palestina del 1948) è composta da 11 persone, tra cui 5 figli maschi (Awad, 19 anni, Mohammed, 7 anni, Ahmed, 14 anni, Saqer, 8 anni, Yousef, 3 anni) e 4 figlie femmine (Monaz, 21 anni, Soha, 13 anni, Nesma, 4 anni, Ghazal, 1 anno). Vivono grazie ai coupon rilasciati dalla Unrwa o alle donazioni di Ong.</div>
<div style="text-align: justify;">
"Non so come portare un <i>iftar</i> (intendendo il pasto con cui si rompe il digiuno durante il Ramadan) alla mia famiglia,ora mio figlio è ferito", ci ha detto Rafat.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il futuro è incerto per la famiglia di Rafat, che non può permettersi di pagare gli studi universitari per i propri figli.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Rafat vorrebbe che la comunità internazionale ponesse fine all'assedio sulla Striscia di Gaza e che le persone possano finalmente vivere da "esseri umani". </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dall'inizio del cessate il fuoco del mese di novembre 2012, le forze
israeliane hanno ucciso 4 civili palestinesi e ferito almeno 100
persone, incluso 24 minori, nelle aree lungo il confine. Eppure, secondo
quegli accordi, le forze israeliane avrebbero dovuto cessare gli
attacchi aerei, via terra e via mare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un numero che sarà probabilmente destinato presto a salire quello dei
feriti nelle terre lungo il confine, quando inizierà nuovamente la
stagione della semina<b> </b>e molti contadini lavoreranno nelle loro terre
agricole, terre che costituiscono per queste famiglie l'unica fonte di
sussistenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<i>Radiografie alla gamba destra di Awad Rafat Abdel Aty</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7TAtmUxd6tSxr7dmVz1Dv5bNwdE7uE0743E2vJgsjJA0YkutFd_puKGA8aghUMy95qrcW-z7LWt52Mk0E0MgjjvUoZUsjiUikLE7LZYSkAGd_t428pVXeuVhC8YcziiT0J2ntXow-zkA/s1600/DSC_0093.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="499" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7TAtmUxd6tSxr7dmVz1Dv5bNwdE7uE0743E2vJgsjJA0YkutFd_puKGA8aghUMy95qrcW-z7LWt52Mk0E0MgjjvUoZUsjiUikLE7LZYSkAGd_t428pVXeuVhC8YcziiT0J2ntXow-zkA/s640/DSC_0093.JPG" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZiCGtvg6hDPp15VUXnerkhBliGnkay54ccEes0arXb4ANCEkK-LYwNXzD3x_mNRSQJlHjS96A42rIZ3afb_VWZ1t-KBJDcrwe5FjdmovAIQW9DecJ731FYvXt_siUc-r_PD4Si0JHtoo/s1600/DSC_0094.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZiCGtvg6hDPp15VUXnerkhBliGnkay54ccEes0arXb4ANCEkK-LYwNXzD3x_mNRSQJlHjS96A42rIZ3afb_VWZ1t-KBJDcrwe5FjdmovAIQW9DecJ731FYvXt_siUc-r_PD4Si0JHtoo/s400/DSC_0094.JPG" width="312" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMx2iayppbuRzs1Wh4ZVugmmu28xRW6rcYGa22LIQ0L1Lp4E26ky2Dtl0-qKaO6wXVB6SOTLMS57RJH0EPVqMG-4wn9OxbNoFVeYKtMxmIAQ079X5HIRq6Ic2w9gK6cu19GUklWApoDh8/s1600/DSC_0095.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLh_6BMYaoTUByz90RI5okd3MslXo0V_tVqr17XweIfHq_qZXfp-4fQCD1LjWY9oNhUf2ErxBO03Bw6-H3tSeUeBPl8iATidcYhWiC2eXD_GNv7bWp6570l46yGGguQCWCnX-3pCarxR4/s1600/DSC_0181.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLh_6BMYaoTUByz90RI5okd3MslXo0V_tVqr17XweIfHq_qZXfp-4fQCD1LjWY9oNhUf2ErxBO03Bw6-H3tSeUeBPl8iATidcYhWiC2eXD_GNv7bWp6570l46yGGguQCWCnX-3pCarxR4/s400/DSC_0181.JPG" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i>frammento di esplosivo</i></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBLB7ePZqlSGht-QyusVxEEJIDvqI4hlVFXvaMa7GYWt5fiqBq10wCXQLOA6bHmYzawXHmwlmuxlSCvTlvJnpe1fF5_Yoq3zzqFqupd9w58L0P9ydqTDB5xxvmZIENcEVAijqxRrtD6_Y/s1600/DSC_0188.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBLB7ePZqlSGht-QyusVxEEJIDvqI4hlVFXvaMa7GYWt5fiqBq10wCXQLOA6bHmYzawXHmwlmuxlSCvTlvJnpe1fF5_Yoq3zzqFqupd9w58L0P9ydqTDB5xxvmZIENcEVAijqxRrtD6_Y/s400/DSC_0188.JPG" width="400" /> </a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Rafat con alcuni dei suoi figli </i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_Qv9OCjtCCeF_moLWmBdLRh6k7EXAnIVrGG3M5qMgfFZh_To3N8codX3QI1rPyRVCln7kq0kCmZvmChqnMTagtQev7gv2mxuNTQEepb3raYE_dDOsxH4vJj9C_5_38L6BAKRza90pAIs/s1600/DSC_0184.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_Qv9OCjtCCeF_moLWmBdLRh6k7EXAnIVrGG3M5qMgfFZh_To3N8codX3QI1rPyRVCln7kq0kCmZvmChqnMTagtQev7gv2mxuNTQEepb3raYE_dDOsxH4vJj9C_5_38L6BAKRza90pAIs/s400/DSC_0184.JPG" width="400" /> </a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>due figli di Rafat </i></div>
<br /></div>
Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-36517628584092453792013-07-04T01:33:00.002+03:002013-07-06T15:31:48.758+03:00Pescatore palestinese ferito in un incidente. Tentava di ripararsi dagli spari<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
Nelle prime ore del mattino di domenica 30 giugno 2013, un pescatore palestinese di 30 anni, <b>Sharif Arafat</b>, è rimasto ferito su un peschereccio a largo delle coste di Soudania, a nord della Striscia di Gaza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il capitano della barca, Nafiz Al Habeel, ci ha riferito che durante la notte il forte vento aveva spinto il peschereccio a circa 6 miglia dalla costa di Soudania. Verso mezzanotte una nave della marina militare israeliana si era avvicinata per poi andare via. Nelle prime ore del mattino, attorno alle 3.30-4.00, i pescatori hanno lanciato le reti in mare. Una nave della marina militare israeliana si è avvicinata al loro peschereccio ed ha iniziato a sparare. Nafiz ci ha riferito che i pescatori hanno cercato di nascondersi per evitare i proiettili, mentre Sharif Arafat è corso sul lato dove si trovano le reti. Sharif, pescatore inesperto, non sa bene come muoversi in caso di spari da parte dell'esercito. Una delle reti ha circondato la sua gamba. "Sharif era terrorizzato, la sua caviglia era intrappolata", ci ha detto Nafiz. Sharif si è aggrappato alla barca per non cadere in acqua, perché non sa nuotare, mentre le reti lo tiravano giù. La caviglia si è così fratturata e spezzata, e Sharif è caduto in acqua. Nafiz ci ha detto di aver cercato di tirare su le reti con il motore. "Queste reti galleggiano, ho gridato a Sharif di aggrapparsi ad una sfera della rete", ci ha detto Nafiz. Sharif è stato poi tirato a bordo e portato al porto di Gaza city attraverso un hasaka, una piccola barca che in genere accompagna i pescherecci. </div>
<div style="text-align: justify;">
Durante l'incidente i pescatori avevano riacceso le luci delle barche, che in genere spengono quando lanciano le reti. La marina militare israeliana allora si è allontanata, probabilmente perché i soldati avevano capito che era accaduto qualcosa di grave.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo incontrato Sharif Arafat nell'ospedale Shifa di Gaza city, dove è stato ricoverato a seguito dell'incidente. </div>
<div style="text-align: justify;">
Un report ospedaliero attesta che Sharif ha riportato una semiamputazione post traumatica alla caviglia destra.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sharif Arafat non è un pescatore professionista. "Sono andato a pescare solo a causa della situazione economica, non so neanche nuotare", ci ha detto Sharif, che ha iniziato a pescare da soli 5 mesi. Sharif è sposato, ha una bambina e sua moglie è incinta di una seconda figlia. </div>
<div style="text-align: justify;">
Sharif era spaventato all'idea che il suo piede potesse essere amputato. Suo fratello Alaa, accanto a lui in ospedale, era in lacrime. La sera stessa Sharif è stato trasferito d'urgenza in un ospedale in Israele per essere operato, grazie anche all'intervento del <i>Palestinian Center for Human Rights</i> che ha chiesto l'accelerazione delle pratiche. Nella Striscia di Gaza infatti non è disponibilie la chirurgia di cui necessiterebbe.</div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo tuttora in attesa di notizie sulle condizioni di Sharif Arafat.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Background</i> </div>
<div style="text-align: justify;">
Israele ha progressivamente imposto restrizioni ai pescatori palestinesi sull'accesso al mare. Le 20 miglia nautiche stabilite sotto gli accordi di Jericho nel 1994 tra Israele e l'Organizzazione di Liberazione della Palestina (OLP), sono state ridotte a 12 miglia sotto l'Accordo Bertini nel 2002. Nel 2006, l'area acconsentita alla pesca è stata ridotta a 6 miglia nautiche dalla costa. A seguito della offensiva militare israeliana "Piombo Fuso" (2008-2009) Israele ha imposto un limite di 3 miglia nautiche dalla costa, impedendo ai palestinesi l'accesso all' 85% delle acque a cui hanno diritto secondo gli accordi di Jericho del 1994.<br />
Gli accordi raggiunti tra Israele e la resistenza palestinese dopo l'offensiva militare israeliana di novembre 2012, "Pilastro di Difesa", hanno acconsentio ai pescatori di Gaza di raggiungere nuovamente le 6 miglia nautiche dalla costa. Nonostante questi accordi, la marina militare israeliana non ha cessato gli attacchi contro i pescatori di Gaza, anche all'interno di questo limite. A Marzo 2013, Israele ha imposto nuovamente un limite di 3 miglia nautiche dalla costa, affermando che tale decisione era stata presa a seguito dell'invio di alcuni razzi palestinesi verso il sul di Israele. Mercoledi' 22 maggio, le autorità militari israeliane hanno diffuso attraverso alcuni media la decisione di estendere nuovamente il limite a 6 miglia nautiche dalla costa. </div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihxFp02_rujm5gIHB16tYQbN1ZZLUR5KjHqCU_IC5vnspDFiAPXz_O0obWJHlmeXjb0TCJMFAUWkOnH97RQyntuEbkc7FOo5HhOiZqgBLTiA-UBpHfp8LbWQ4HR4zJy0pjTX2rouNHGWo/s1600/DSC_0178.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihxFp02_rujm5gIHB16tYQbN1ZZLUR5KjHqCU_IC5vnspDFiAPXz_O0obWJHlmeXjb0TCJMFAUWkOnH97RQyntuEbkc7FOo5HhOiZqgBLTiA-UBpHfp8LbWQ4HR4zJy0pjTX2rouNHGWo/s400/DSC_0178.JPG" width="266" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<i>Nafiz Al Habeel, con la figlia di Sharif Arafat</i></div>
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Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-50580176020653176192013-06-15T22:14:00.000+03:002013-06-16T00:23:27.490+03:00Contadino palestinese ferito dal fuoco dell'esercito israeliano<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQMA9wci2TpQnzoYuU4gEQtfLEtUUIuhYr1XtGEW92huEebs_sZnvR1y3Gmwl0kptIPBvLQ0Xqd_Y0K6bicXFcnhthvs7hgx_XelbQk9r4lOJJbOFPIAu3smu80Gl7y-km3qvUjcHB7sU/s1600/DSC_0014.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQMA9wci2TpQnzoYuU4gEQtfLEtUUIuhYr1XtGEW92huEebs_sZnvR1y3Gmwl0kptIPBvLQ0Xqd_Y0K6bicXFcnhthvs7hgx_XelbQk9r4lOJJbOFPIAu3smu80Gl7y-km3qvUjcHB7sU/s640/DSC_0014.JPG" width="640" /></a></div>
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<i>Omar Abu Muhareb, 48 anni</i></div>
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Venerdì pomeriggio, 14 giugno 2013, <b>Omar Abu Muhareb</b>, un contadino palestinese di 48 anni, è rimasto ferito dal fuoco dell’esercito israeliano nell’area di Deir El Balah, al centro della Striscia di Gaza.<br />
Omar<b> </b>stava irrigando la sua terra nel villaggio di Wadi As-Salqa, a 600 metri dalla barriera che separa Israele dalla Striscia di Gaza. <br />
Omar ha riferito che jeeps israeliane si muovevano lungo il confine mentre stava lavorando. Improvvisamente, dopo circa 10 minuti dall'inizio del lavoro, alle 19.30 circa, un proiettile l’ha colpito alla gamba destra. I soldati hanno sparato probabilmente da una jeep hummer.<br />
Omar era da solo nella sua terra mentre altri contadini stavano lavorando nelle terre adiacenti.<br />
“Non ho sentito sparare, i soldati hanno usato proiettili silenziosi. Improvvisamente mi sono ritrovato ferito. Ho corso per 50 metri, poi sono caduto ed ho gridato ai miei cugini che ero ferito”, ha riferito Omar. I suoi cugini l’hanno trasportato all’Aqsa Martyrs hospital.</div>
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La famiglia di Omar è composta da 14 membri: Omar, sua moglie, 8 figli maschi e 4 figlie femmine. Cinque dei suoi figli lavorano con lui nella terra di famiglia. Tutta la famiglia dipende dal prodotto di questa terra. <br />
Due dei suoi figli, Nedal e Tareq, hanno riferito che Omar ha riportato una ferita di livello intermedio alla tibia destra. </div>
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<b>Il dottor Saleman Al Attar</b>, del dipartimento di Ortopedia dell’Aqsa Martyrs hospital, ha riferito che le condizioni generali di Omar sono buone. “La ferita da colpo di arma da fuoco genera sempre complicazioni. Il proiettile ha colpito la tibia destra e vi è la presenza di frammenti”, ha riferito il dottor Al Attar. Nella sala di emergenza, i dottori hanno eseguito una pulizia della ferita, una prima rimozione chirurgica del tessuto lacerato e devitalizzato e successivamente il bendaggio. Dopo 3 giorni o 72 ore, Omar sarà sottoposto ad una ulteriore rimozione dei tessuti devitalizzati.<br />
I dottori non rimuoveranno il proiettile. “È pericoloso rimuovere il proiettile in quanto si trova nell’area neurovascolare, dove vi sono le arterie”, ha riferito il dottor Al Attar.<br />
La ferita verrà chiusa. Al paziente verranno poi somministrati antibiotici ed analgesici per circa 4 settimane.<br />
Il dottor Al Attar ha sottolineato l’effetto pesicologico nei pazienti consapevoli di conservare un proiettile all’interno del proprio corpo. “Il paziente avrà sempre l’impressione di avvertire dolore nella zona dove si trova il proiettile, anche se il dolore non è reale. Il problema è che non vi sono assistenti sociali che possano fornire supporto psicologico. Ogni palestinese soffre dalla nascita di problemi psicologici”, ha concluso il dottor Al Attar.<br />
<br />
Durante l’ultima offensiva militare di novembre 2012, l’ospedale al Aqsa ha ricevuto moltissime vittime. “L’ospedale era pieno, cercavamo di salvare chi era in migliori condizioni mentre altri pazienti in gravi condizioni morivano”, ha concluso il dottor Al Attar.</div>
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Gli accordi per il cessate il fuoco del 21 novembre 2012 hanno stabilito che le forze militari israeliane devono "astenersi dal colpire i residenti nelle aree lungo il confine" e "cessare le ostilità nella Striscia di Gaza, via terra, via mare e via aria, compreso le incursioni e le uccisioni mirate." <br />
Tuttavia attacchi militari israeliani via terra e via mare si sono susseguiti a partire dal giorno successivo al cessate il fuoco, ed aerei militari israeliani hanno sorvolato costantemente il cielo della Striscia di Gaza. Quattro civili sono stati uccisi dalla fine dell'offensiva militare "Pilastro di Difesa" e più di 90 sono i civili feriti. </div>
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Questi attacchi contro la popolazione civile di Gaza continuano ad avvenire nel silenzio internazionale.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6-y5DfUf9w87HcG6cCrE_unjcRDe39xKHXuJmH0Pjn8BgUfjkZg3N3FTC3IQa3ajMA4pKAEY2ZHT12BioGamYaSXp2MHmoG0yCjneeJPyb50VywjQU6LiaGp2kvpDiBNkaWEafAB-eBw/s1600/DSC_0011.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6-y5DfUf9w87HcG6cCrE_unjcRDe39xKHXuJmH0Pjn8BgUfjkZg3N3FTC3IQa3ajMA4pKAEY2ZHT12BioGamYaSXp2MHmoG0yCjneeJPyb50VywjQU6LiaGp2kvpDiBNkaWEafAB-eBw/s640/DSC_0011.JPG" width="640" /></a></div>
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Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-15106340019665480832013-06-10T20:35:00.000+03:002013-06-10T20:39:38.373+03:00Amer, 20 anni, ferito dal fuoco israeliano nel sud della Striscia di Gaza<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJFTOmWp9mUyh1uIwH1jGuf7t5DRb4uIKVla0X2wg56aY7wLDkgBXW9w-MJrvG8DyNim19mRhmzvuMUvHDJ13dVoNPo648Kzw7OngT3jU-rE6qp6soIZbsYkiqG2zNHGFd6encmkWiRP8/s1600/DSC_0010.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJFTOmWp9mUyh1uIwH1jGuf7t5DRb4uIKVla0X2wg56aY7wLDkgBXW9w-MJrvG8DyNim19mRhmzvuMUvHDJ13dVoNPo648Kzw7OngT3jU-rE6qp6soIZbsYkiqG2zNHGFd6encmkWiRP8/s640/DSC_0010.JPG" width="640" /></a></div>
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La mattina di lunedì 10 giugno, un ragazzo palestinese è rimasto ferito dal fuoco dell'esercito israeliano mentre lavorava nell'area di Sofa, nel sud della Striscia di Gaza, al confine con Israele. </div>
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<b>Amer Abu Hadayed, 20 anni</b>, stava raccogliendo pietre da rivendere come materiale da costruzione insieme ad i suoi fratelli Yasser e Saher. I tre erano andati a lavorare alle 6.00 del mattino a bordo di un <i>tok tok</i>. Una jeep militare israeliana si era avvicinata per poi allontanarsi e successivamente ritornare sul posto dove i tre stavano lavorando. I soldati hanno iniziato a sparare nella loro direzione attorno a loro. Verso le 7.00 i tre ragazzi, che si trovavano a circa 30 metri dalla barriera che separa Israele dalla Striscia di Gaza, hanno cercato di scappare per non essere feriti, ma Amer è stato colpito alla spalla da uno dei proiettili. </div>
<div style="text-align: justify;">
Amer ed uno dei suoi fratelli sono scappati mentre il terzo li ha seguiti con il tok tok ed ha successivamente trasportato Amer in ospedale.</div>
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I tre ragazzi guadagnano 80 shekels per una giornata di lavoro, di cui 15 shekels di solito vanno al conducente del tok tok, che oggi non era presente. In pratica in una giornata i ragazzi guardagnano circa 6 euro a testa, lavorando ogni giorno in un'area estremamente pericolosa. </div>
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In ospedale Amer, nonostante ricorverato nel reparto di terapia intensiva, ci ha raccontato quello che e' successo ed ha aggiunto che due settimane prima i soldati avevano sparato molto verso di loro e che erano scappati. </div>
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Amer si trova tuttora nel reparto di terapia intensiva dell' European hospital. </div>
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Il <b>Dottor Ihab Alassal</b> ci ha detto che il proiettile è entrato ed uscito dal corpo di Amer. Le sue condizioni ora sono stabili. Ha riportato un accumulo di sangue nello spazio pleurico, ovvero lo spazio tra il polmone e la parete toracica. Il dottor Alassal ha aggiunto che Amer si trova ora sotto osservazione e monitoraggio degli accessi vascolari e della pressione del sangue. Ha aggiunto che se le condizioni di Amer dovessero peggiorare procederanno ad una esplorazione chirurgica. </div>
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La famiglia di Amer è composta da 10 membri, i due genitori, due figlie femmine e 6 figli maschi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Uno dei figli, Mahmoud, 24 anni, lavora come barbiere, mentre tre dei figli maschi raccolgono pietre da rivendere, ed i restanti sono disoccupati. Vivono in Khan Younis, in una zona chiamata Al Junra, nel sud della Striscia di Gaza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mahmoud era con uno dei fratelli fuori il reparto di terapia intensiva. Ripeteva costantemente "Sono disperato", parlando delle dure condizioni economiche in cui versa la sua famiglia. Sogna di lasciare Gaza, di trasferirsi in Italia o altrove, per sperare in un futuro migliore. </div>
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"Non torneremo più a raccogliere pietre", ci ha detto Yasser i cui occhi raccontavano tutto lo spavento per ciò che hanno vissuto. </div>
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L'assedio che Israele ha illegalmente imposto sulla Striscia di Gaza produce mancanza di economia e quindi altro livello di disoccupazione. La scarsa quantità di materiale da costruzione che entra attraverso il valico di Karm Abu Salem (Kerem Shalom) costringe le aziende palestinesi a raccogliere pietre per la costruzione di edifici</div>
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Gli accordi per il cessate il fuoco del 21 novembre 2012 hanno stabilito che le forze militari israeliane devono "astenersi dal colpire i residenti nelle aree lungo il confine" e "cessare le ostilità nella Striscia di Gaza, via terra, via mare e via aria, compreso le incursioni e le uccisioni mirate." </div>
<div style="text-align: justify;">
Tuttavia attacchi militari israeliani via terra e via mare si sono susseguiti a partire dal giorno successivo al cessate il fuoco, ed aerei militari israeliani hanno sorvolato costantemente il cielo della Striscia di Gaza. Quattro civili sono stati uccisi dalla fine dell'offensiva militare "Pilastro di Difesa" ed almeno 90 sono i civili feriti. </div>
<div style="text-align: justify;">
Questi attacchi contro la popolazione civile di Gaza continuano ad avvenire nel silenzio internazionale. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXJyO17C-6eVgIP1ffNn1rPsHr5r2bq7-6BfJF-rzwOhguxlFat_fWb0ZJcQ1AuqZ99i5JthWwHNHJ0NGS66UhUm3Npg9QEwg7v2Rw7EYng11iFDAhPL9tLZk4gnOKZrkvDqZlfxx0MN8/s1600/DSC_0009.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXJyO17C-6eVgIP1ffNn1rPsHr5r2bq7-6BfJF-rzwOhguxlFat_fWb0ZJcQ1AuqZ99i5JthWwHNHJ0NGS66UhUm3Npg9QEwg7v2Rw7EYng11iFDAhPL9tLZk4gnOKZrkvDqZlfxx0MN8/s640/DSC_0009.JPG" width="640" /></a></div>
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<i>Amer Abu Hadayed, 20 anni, ricoverato nel Reparto di Terapia Intensiva dell'European hospital</i></div>
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Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-13089616622309049732013-06-09T15:19:00.002+03:002013-06-10T20:35:49.825+03:00Due pescatori arrestati dalla marina militare israeliana e la loro barca confiscata<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4XbQ737oOcO0BSaLDadT68_Qh9aHGz5OTJgqOSLz9ylrd1CWdEnoVuXmqM2NIOVgaunOTpI0czqY7rNAPsg5J3OgKgUDmU_b9lE6Lr3VnAb7FSgwt1l6UGaS8dQg3zC1dqkDrOG3CNp4/s1600/DSC_0045.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4XbQ737oOcO0BSaLDadT68_Qh9aHGz5OTJgqOSLz9ylrd1CWdEnoVuXmqM2NIOVgaunOTpI0czqY7rNAPsg5J3OgKgUDmU_b9lE6Lr3VnAb7FSgwt1l6UGaS8dQg3zC1dqkDrOG3CNp4/s640/DSC_0045.JPG" width="640" /></a></div>
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<i>I due pescatori arrestati, Khader Marwan Al-Saidi, 24 anni e Hassan Ali Murad, 27 anni</i></div>
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Durante la notte di venerdì 7 giugno 2013 vi è stata una escalation di attacchi da parte della marina militare israeliana contro i pescatori di Gaza. Il comitato dei pescatori della Union of Agricultural Workers Committees aveva riportato attacchi lungo tutta la costa di Gaza e l'arresto di due pescatori, oltre alla distruzione di reti per la pesca.</div>
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I due pescatori arrestati, <b>Khader Marwan Al-Saidi</b>, 24 anni, e <b>Hassan Ali Murad</b>, 27 anni, sono stati arrestati verso le 3.00 del mattino di venerdì e sono stati rilasciati il giorno successivo, ma la loro barca è stata confiscata.</div>
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I due pescatori vivono nel campo rifugiati di Shati.</div>
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Giovedì pomeriggio erano usciti in mare verso le 15.00 e si erano diretti verso sud, fermandosi a pescare a sud delle coste di Shalihat. </div>
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<b>L'attacco</b> </div>
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Hassan Ali Murad ci ha riferito che una nave della marina militare israeliana ha iniziato ad attaccarli sparando verso le lroo barche alle 2.00 del mattino.</div>
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"Con noi c'erano altre 6-7 <i>hasaka</i>, stavamo pescando in gruppo. Quando i soldati hanno iniziato a sparare tutti i pescatori sono scappati, ma il motore della nostra barca era guasto e non siamo riusciti a scappare. Abbiamo cercato di accendere il generatore ma non ci siamo riusciti". I pescatori si trovavano a circa 6 miglia dalla costa. Abbiamo urlato ai soldati "Andate via, siamo a meno di 6 miglia!", ma i soldati hanno continuato a sparare", ha aggiunto Hassan.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<b>L'arresto e l'interrogatorio</b></div>
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<br /></div>
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Una barca zodiac a bordo della quale vi erano 6 soldati si è avvicinata a loro. I soldati israeliani hanno ordinato ai due pescatori di svestirsi, tuffarsi in acqua e raggiungere a nuoto la barca israeliana. "I soldati hanno sparato verso di noi mentre nuotavamo", ci ha detto Hassan. A bordo della barca israeliana i due pescatori sono stati bendati ed ammanettati. I soldati hanno poi confiscato la barca dei pescatori e tutto l'equipaggiamento. Hassan ha precisato che il generatore costa circa 6.000 dollari, la barca costa circa 3.000 dollari, l'equipaggiamento ha un valore di circa 1.000 dollari, per un totale di 10.000 dollari, che i pescatori dovranno comunque continuare a pagare perché si sono indebitati per poter affrontare queste spese.</div>
<div style="text-align: justify;">
"Siamo stati trattenuti per circa 30 minuti sulla barca israeliana, al freddo, poi i soldati ci hanno trasportati sulla nave grande della marina militare israeliana. Ci hanno stesi a terra e ci hanno colpito con i piedi dietro la testa, poi ci hanno incappucciati. Non potevo respirare, dopo mezz'ora mi sentivo morire per la mancanza di aria", ci ha detto Hassan. I pescatori sono stati trasportati al porto di Ashdod in Israele, sono stati dati loro una maglia ed un pantalone e sono rimasti ammanettati e bendati fino alle 12.00 del giorno successivo. Hassan ci ha anche raccontato che i soldati li hanno derisi e li hanno picchiati. Un dottore ha fatto poi loro visita, ed ha informato Hassan di soffrire di diversi problemi di salute. Hassan gli ha risposto:"Che cosa vuoi da noi? Avete preso la nostra barca, avete preso la nostra vita, ed ora vuoi controllare la mia salute?" Il dottore gli ha risposto che era sua responsabilità controllare la sua salute. Hassan gli ha detto:"Non sono arrabbiato per la mia salute, sono arrabbiato perché non posso più sfamare i miei bambini". I due pescatori sono stati trattenuti 4 ore in una stanza per poi essere interrogati. Un ufficiale ha chiesto ad Hassan se conoscesse membri di Hamas, se fosse coinvolto in gruppi armati ed altre domande di questo tipo. Hassan gli ha risposto: "Stai ditruggendo la mia vita e mi fai queste domande?". L'ufficiale gli ha detto:"La nostra preoccupazione è distruggere la vita dei pescatori", intendendo che questa fosse la loro missione. </div>
<div style="text-align: justify;">
Due anni fa Hassan era stato già arrestato dalla marina militare israeliana insieme a suo cugino, che era stato ferito da un proiettile alla gamba. "Chi nutrirà i nostri bambini ora? Non abbiamo altre risorse. Chi pagherà i nostri debiti?" ha aggiunto Hassan.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mentre ascoltavao la testimonianza di Hassan, un altro membro della famiglia è intervenuto dicendo: "Ogni pescatore preferirebbe morire ed essere sparato alla testa piuttosto che perdere la propria barca. La barca è la nostra fonte di vita".</div>
<div style="text-align: justify;">
Hassan ha aggiunto che durante l'interrogatorio in Ashdod, l'ufficiale gli ha detto: "Puoi chiedere ad un avvocato di riavere indietro la barca ma stai sicuro che non ti ridaremo il generatore". </div>
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Hassan gli ha risposto: "L'avvocato ha bisogno di soldi, io non posso pagarlo". L'ufficiale ha replicato:"Non sono affari miei, sono affari dell'avvocato".</div>
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A Gaza Hassan ha chiesto aiuto ad un avvocato ma quest'ultimo gli ha detto che il procedimento costerebbe una somma di denaro equivalente all'acquisto di una nuova barca.</div>
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Khader Marwan Al-Saidi è poi intervenuto dicendo che l'ufficiale gli ha detto: "Vi devo osservare in mare notte e giorno e questo mi infastidisce, per questo motivo vi distruggiamo la barca.". Khader ha aggiunto che gli ufficiali israeliani sanno tutto della loro vita. Khader recentemente è diventato padre. L'ufficiale durante l'interrogatorio gli ha detto: "Come sta il tuo bambino?".</div>
<div style="text-align: justify;">
L' ufficiale inoltre gli ha detto: "State portando con voi internazionali per essere protetti. Se porti internazionali con te la volta successiva colpiremo la tua barca. Non abbiamo paura di voi e non abbiamo paura degli internazionali. Non pensare che gli internazionali possano proteggerti. Possiamo sparare quando vogliamo, nessuno ci ferma".</div>
<div style="text-align: justify;">
Oltre al dramma rappresentato dalla perdita della barca e di ogni mezzo
di sussistenza, i pescatori subiscono continuamente anche violenza
psicologica. Hassan ci ha mostrato i pantaloni che l'esercito israeliano
aveva dato loro. I soldati gli hanno detto che hanno lo stesso valore
della barca e del generatore. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Verso Erez, il rlascio</b> </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo l'interrogatorio, durato circa 30 minuti, i due pescatori sono stati trattenuti due ore prima di essere portati ad Erez. I soldati hanno ammenattato anche le gambe dei pescatori e li hanno costretti a piegarsi per prendere uno scatolo che conteneva i loro vestiti da lavoro. Poi li hanno costretti a camminare per 500 metri con mani e piedi legati fino a raggiungere una jeep militare che li ha portati ad Erez. In Erez i due pescatori hanno docuto camminare altri 500 metri.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il valico di Erez era chiuso. Un soldato voleva portare i pescatori nuovamente ad Ashdod, mentre un altro soldato insisteva per permettere loro di attraversare il confine. Hassan ha raccontato che fortunatamente un'anziana donna palestinese che tornava da un ospedale israeliano aveva raggiunto il confine. La donna ha chiesto ai soldati di aprire il valico per poter tornare a casa. Dopo circa 10 minuti i soldati hanno aperto il valico. I due pescatori hanno poi camminato per circa 2 chilometri per raggiungere l'ufficio palestinese, dove sono stati interrogati dalla sicurezza interna. Dopo l'interrogatorio, i due, stremati e senza auto, si sono seduti in strada. L'anziana donna che aveva attraversato il valico ha offerto loro un passaggio in auto. "Non potete immaginare quello che è successo. Anche se lo vedeste in televisione non ci credereste", ha aggiunto Khader. </div>
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<b>Le difficoltà economiche</b> </div>
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Hassan è sposato ed ha quattro bambini. Nella sua piccola casa, in cui bagno e cucina sono nella stessa stanza, vivono in 6 persone. Hassan pesca da quando aveva 10 anni. Suo padre era malato e non poteva lavorare, così il piccolo Hassan dopo la scuola andava a pescare. </div>
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Khader Marwan Al-Saidi è sposato ed ha un bambino. Nella sua casa vivono 14 persone, mentre l'intera famiglia conta 70 persone in tutto. </div>
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Dalla barca confiscata, di cui suo padre è proprietario, dipendevano circa 24 persone.</div>
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<b>I continui attacchi contro i pescatori e l'appello alla comunità internazionale</b></div>
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Mentre ascoltavamo la testimonianza dei due pescatori, abbiamo appreso che la marina militare israeliana stava attaccando barche di pescatori di fronte alle coste di Soudania, nel nord della Striscia di Gaza. Zacaria Baker, a capo del Comitato dei pescatori della Union of Agricultural Work Committes ci ha riferito che le forze israeliane stavano aprendo il fuoco contro i pescatori palestinesi ed una delle barche era stata circondata a circa 2 miglia dalla costa. Zacaria, al telefono con un referente sul posto, non riusciva ad ascoltare bene la telefonata a causa degli spari. </div>
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Abbiamo continuato ad ascoltare la terribile testimonianza dei due pescatori mentre nell'atmosfera saliva la tensione per quanto stava accadendo nello stesso momento. </div>
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Hassan ha lanciato un messaggio alla comunità internazionale: "Chiediamo alla comunità internazionale di sostenere i pescatori palestinesi. Le autorità israeliane hanno comunicato attraverso i media di permettere ora ai pescatori palestinesi di raggiungere le 6 miglia nautiche dalla costa, ma in realtà stanno attaccando i pescatori all'interno di questo limite, a 4-5 miglia dalla costa, chiediamo alla comunità internazionale di aiutarci. Le persone che maggiormente sono colpite a Gaza sono i pescatori . Sappiamo che la situazione a Gaza è difficile, siamo sotto assedio, noi pescatori siamo attaccati ogni giorno e mentre vi sto parlando in questo momento i soldati stanno attaccando altri pescatori. Chiediamo alla comunità internazionale di stare dalla nostra parte."</div>
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I pescatori pensano che le Ong potrebbero aiutarli nel coprire i costi della barca confiscata. </div>
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Background </div>
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Israele ha progressivamente imposto restrizioni ai pescatori palestinesi sull'accesso al mare. Le 20 miglia nautiche stabilite sotto gli accordi di Jericho nel 1994 tra Israele e l'Organizzazione di Liberazione della Palestina (OLP), sono state ridotte a 12 miglia sotto l'Accordo Bertini nel 2002. Nel 2006, l'area acconsentita alla pesca è stata ridotta a 6 miglia nautiche dalla costa. A seguito della offensiva militare israeliana "Piombo Fuso" (2008-2009) Israele ha imposto un limite di 3 miglia nautiche dalla costa, impedendo ai palestinesi l'accesso all' 85% delle acque a cui hanno diritto secondo gli accordi di Jericho del 1994.<br />
Gli accordi raggiunti tra Israele e la resistenza palestinese dopo l'offensiva militare israeliana di novembre 2012, "Pilastro di Difesa", hanno acconsentio ai pescatori di Gaza di raggiungere nuovamente le 6 miglia nautiche dalla costa. Nonostante questi accordi, la marina militare israeliana non ha cessato gli attacchi contro i pescatori di Gaza, anche all'interno di questo limite. A Marzo 2013, Israele ha imposto nuovamente un limite di 3 miglia nautiche dalla costa, affermando che tale decisione era stata presa a seguito dell'invio di alcuni razzi palestinesi verso il sul di Israele. Mercoledi' 22 maggio, le autorità militari israeliane hanno diffuso attraverso alcuni media la decisione di estendere nuovamente il limite a 6 miglia nautiche dalla costa. <br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP-9JSkD1fANKFPeC32F8DOxFOSIddbzzN-x2H9BOsMRIOL3t0J1tmlZ5g0W1NoEvCOJAruKxWOyKcoyTQZNbCr-VN7MrLK1Pp5_84ZdKgJPB6WJ30ZrHlOsrxsxTdIJYQlNnFE1F6GOc/s1600/DSC_0059+-+C.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="404" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP-9JSkD1fANKFPeC32F8DOxFOSIddbzzN-x2H9BOsMRIOL3t0J1tmlZ5g0W1NoEvCOJAruKxWOyKcoyTQZNbCr-VN7MrLK1Pp5_84ZdKgJPB6WJ30ZrHlOsrxsxTdIJYQlNnFE1F6GOc/s640/DSC_0059+-+C.JPG" width="640" /></a></div>
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Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-11627683415097108712013-06-03T23:30:00.000+03:002013-06-04T01:44:55.487+03:00Un contadino palestinese ferito dal fuoco dell' esercito israeliano <div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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Domenica mattina un giovane contadino palestinese è rimasto ferito dal fuoco dell' esercito israeliano in un'area chiamata Abu Safiyeh, ad est di Jabalia, nel nord di Gaza. </div>
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Il giovane, Ahmad Hamdan, 21 anni, è stato ricoverato al Kamal Odwan hospital. </div>
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Siamo andati a fargli visita in ospedale dove abbiamo incontrato anche alcuni dei suoi familiari.</div>
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Secondo quanto ci ha raccontanto suo zio Eyad Hamdan, verso le 6.00 del mattino di domenica 2 giugno Ahmad stava andando a raccogliere angurie insieme ad altri 4-5 lavoratori. La famiglia di Ahmad non è proprietaria di terre, Ahmad è un semplice lavoratore nei campi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quella mattina nell'area vi erano famiglie di contadini, bambini, cacciatori di uccelli. C'erano jeeps israeliane al confine ed i lavoratori hanno avvertito degli spari, ma non si sono preoccupati perché erano distanti dalla barriera che separa Israele dalla Striscia di Gaza. </div>
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Ahmad e gli altri lavoratori si stavano dirigendo a lavoro su un carro nel momento in cui il proiettile ha colpito Ahmad. Ahmad è stato ferito quindi prima che iniziasse il lavoro, verso le 6.30 del mattino. Il carro su cui si trovava era a circa 400-500 metri dalla barriera di separazione. I soldati dell'esercito israeliano hanno sparato probabilmente da una delle torri di controllo o da una piccola collina dietro cui usano appostarsi. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il cugino di Ahmad, Ammar Hamdan, 22 anni, era con loro. "Quando Ahmad è rimasto ferito, alcuni si sono nascosti per mettersi al riparo dai proiettili, altri sono rimasti con Ahmad ed hanno chiamato l'ambulanza. Una macchina privata ha trasportato Ahmad in un'area lontana dal pericolo ed un'ambulanza e' arrivata li' dopo 10 minuti."</div>
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I familiari ci hanno detto che usano andare a lavorare in quella zona 2-3 giorni alla settimana per raccogliere angurie. </div>
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"E' la prima volta che sparano a quella distanza dalla barriera. A causa delle condizioni economiche della famiglia Ahmad deve lavorare in zone pericolose", ci ha detto lo zio Eyad.</div>
<div style="text-align: justify;">
La famiglia di Ahmad è composta da 11 membri, i due genitori ed i 9 figli, di cui 2 femmine e 7 maschi. Ahmad è il più grande dei figli.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il padre non ha un lavoro fisso. Come suo figlio Ahmad, è un lavoratore, raccoglie macerie ed altro materiale per rivenderlo e poter mantenere la propria famiglia. Vivono in Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza.</div>
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Il proiettile è entrato ed uscito dalla gamba destra di Ahmad ed ha provocato una frattura femorale. I dottori hanno posto un fissaggio esterno alla gamba. All'interno della gamba vi sono frammenti di ossa .I familiari ci hanno detto che i dottori faranno poi una valutazione sulla condizione dei muscoli e dei nervi.</div>
<div style="text-align: justify;">
"Dopo quello che abbiamo visto non torneremo a lavorare li'", ci ha detto Eyad.</div>
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Accanto il letto di Ahmad era seduta una sua zia i cui occhi non smettevano di lacrimare.</div>
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Dopo la visita ad Ahmad abbiamo incontrato il Dr. Bassam Al Masri, capo del Reparto Ortopedia dell'ospedale Kamal Odwan. Il Dr. Al Masri ci ha detto che Ahmed ha riportato una frattura scomposta al femore destro. Si tratta di una frattura aperta di terzo grado, che non presenta ferita neurovascolare. La ferita aperta ha una grandezza di circa 10-15 cm. Il dottor Al Masri ci ha detto che i dottori hanno posto alla gamba un fissaggio esterno e che Ahmad necessiterà di una nuova operazione in cui il fissaggio esterno verrà rimosso e verrà posto un fissaggio interno e verrà effettuato trapianto di ossa. Questa seconda operazione avverra' tra le 2-3 settimane od un mese. </div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo l'intervento, la riabilitazione durerà 6 mesi od un anno.</div>
<div style="text-align: justify;">
"Il colpo di arma da fuoco ritarda la formazione delle ossa. Generalmente una normale frattura richiede 4 mesi di riabilitazione", ci ha spiegato il Dr. Al Masri.</div>
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<br /></div>
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Gli accordi per il cessate il fuoco raggiunti dopo l'offensiva militare israeliana "Pilastro di Difesa" del novembre 2012, hanno stabilito che le forze militari israeliane devono "astenersi dal colpire i residenti nelle aree lungo il confine" e "cessare le ostilità nella Striscia di Gaza, via terra, via mare e via aria, compreso le incursioni e le uccisioni mirate." Tuttavia attacchi militari israeliani via terra e via mare si sono susseguiti a partire dal giorno successivo al cessate il fuoco. Dall'inizio del cessate il fuoco si contano 4 civili uccisi e piu' di 90 feriti nelle aree lungo il confine.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel 2005 Israele ha unilateralmente e illegalmente stabilito una cosiddetta “buffer zone” all'interno del territorio palestinese, un'area in cui i contadini non possono accedere e che viene rafforzata dall'esercito israeliano che spara contro i civili nell'area. Come riporta il Palestinian Center for Human Rights, impedire l'accesso dei palestinesi alle proprie terre ed aree marittime viola numerose disposizioni del diritto umanitario internazionale, compreso il diritto al lavoro ed il diritto ad una vita dignitosa. </div>
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Questi attacchi contro la popolazione civile continuano ad avvenire nell'assordante silenzio internazionale. </div>
<div style="text-align: justify;">
Continueremo a riportare queste violazioni finché non verranno riconosciuti i diritti del popolo palestinese e lacrime inascoltate continueranno a scendere sui volti delle donne di Gaza. </div>
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Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1088685452659826792.post-52488308231466955122013-05-26T00:05:00.000+03:002013-05-26T01:23:11.408+03:00Due pescatori palestinesi arrestati nelle acque di Gaza e la loro barca confiscata<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<div style="text-align: justify;">
<b>Mahmoud Mohammed Zayed</b>, 25 anni, e suo fratello <b>Khaled</b>, 24 anni, sono due giovani pescatori di Gaza. Verso le 21:00 di domenica 19 Maggio 2013, stavano pescando sulla loro piccola imbarcazione a remi nelle acque a nord di Gaza, di fronte la spiaggia di Beit Lahiya. Le forze navali israeliane, dopo aver attaccato i pescatori con colpi di arma da fuoco, li hanno arrestati e portati nel porto di Ashdod in Israele. I soldati israeliani hanno confiscato la loro barca e le reti ed hanno rilasciato i due pescatori la mattina del giorno successivo, lunedi 20 maggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo incontrato Mahmoud e suo fratello Khaled nell' ufficio dell' Uawc (Union of Agricultural WorkCommittes), che si occupa di supportare con progetti ed iniziative contadini e pescatori in Gaza e nei Territori Occupati.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il viso di Mahmoud mi era familiare. </div>
<div style="text-align: justify;">
Mentre cercavo di ricordare dove ci eravamo incontrati, lui mi ha detto che mi aveva vista nella scuola dell' Unrwa durante l'offensiva militare di novembre 2012, quando l'aviazione militare israeliana ha lanciato migliaia di volantini attraverso cui intimava la popolazione a lasciare le proprie case e centinaia di famiglie residenti nel nord della Striscia di Gaza sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni e a rifugiarsi nelle scuole dell' Unrwa in Gaza city. Raccolti a terra su materassi e coperte, si era uniti nella paura. La casa di Mahmoud poi e' stata danneggiata dai bombardamenti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Eppure ricordavo di aver visto Mahmoud anche in un'altra occasione. Ecco, lo scorso febbraio 2012, avevo incontrato un altro membro della sua famiglia, Ahmed Zayed, anche lui arrestato dalla marina militare israeliana mentre pescava nelle acque a nord di Gaza. </div>
<div style="text-align: justify;">
E quando penso ai pescatori di Beit Lahiya, non posso non ricordare il volto di Fahmy Abu Ryash, pescatore di 23 anni ucciso il 28 settembre da un soldato israeliano mentre pescava sulla spiagga. Ucciso da proiettili ad espansione che gli hanno distrutto gli organi interni. Ho chiesto a Mahomud se l'avesse conosciuto. Mahmoud mi ha detto che tante volte avevano pescato insieme. </div>
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<div style="text-align: justify;">
E cosi' qui si mischiano ricordi, esperienze comuni, che ci uniscono in un sentimento profondo di legame fraterno. </div>
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<div style="text-align: justify;">
Penso allora alla vita di queste persone, scandita da lutti, da ferite, dalla resistenza quotidiana, dalla ricerca della libertà, dalla lotta per il diritto alla vita.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mahmoud così ha iniziato a raccontarci ciò che è successo domenica: «Siamo andati a pescare verso le 17.30, con la nostra piccola barca a remi. Eravamo a circa mezzo miglio di distanza dalla spiaggia di Beit Lahiya, insieme ad altre imbarcazioni. Verso le 21.00 due motoscafi hanno iniziato ad attaccare noi e gli altri pescatori con colpi di arma da fuoco. L'attacco è durato quasi un'ora. Successivamente i soldati si sono avvicinati alla nostra barca, hanno iniziato a girare attorno a noi per creare delle onde e ci hanno gridato di fermare la barca. Abbiamo risposto che saremmo tornati a casa. C'erano 5 soldati su ogni motoscafo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo caduti in acqua, poi siamo risaliti a bordo. Khaled si è sentito male. Poi due soldati ci hanno arrestati».</div>
<div style="text-align: justify;">
Mahmoud ci ha spiegato che di solito ai pescatori viene chiesto di spogliarsi, di tuffarsi in acqua e di raggiungere a nuoto la nave israeliana. Questa volta invece i due pescatori sono stati arrestati direttamente dalla loro barca. </div>
<div style="text-align: justify;">
Una volta saliti a bordo della nave israeliana, i due pescatori sono stati bendati, ammanettati, spogliati e sono stati dati loro una maglia gialla ed un pantalone blu. </div>
<div style="text-align: justify;">
"La cosa strana - ci ha raccontato Mahmoud - è che i soldati mi hanno chiesto perchè mio fratello Khaled fosse con me sulla barca. Khaled di solito pesca su un'altra barca a motore. Ma quando ha finito il suo lavoro è venuto con me per aiutarmi». Le domande dei soldati fanno capire quanto questi tengano sotto controllo la gente di Gaza e con quali scuse arrestino i pescatori. I soldati hanno poi chiesto loro il nome, la carta d'identità, il numero dell barca. I due pescatori sono stati poi portati al porto di Ashdod in Israele. Qui i due pescatori sono stati portati all' interno di una stanza dove è stato chiesto loro nome ed identità ed il numero di telefono. Un dottore ha controllato il loro stato di salute e visitato Khaled che era malato ed a cui e' stata fatta una iniezione. «Ho chiesto loro di togliere le manette perche' mi facevano male - ci ha raccontato Mahmoud - ma hanno rifiutato» . I due hanno poi trascorso la notte in prigione, ammanettati. Il mattino seguente, ai due pescatori, in manette, e' stato posto il proprio nome sulla maglietta e sono stati fotografati. Successivamente Mahmoud e' stato interrogato. I soldati gli hanno mostrato una mappa di Gaza, e gli hanno chiesto informazioni indicando alcuni punti sulla mappa, in particolare sull'area di Soudania, poi gli hanno chiesto da quale punto di Gaza salpa in mare, successivamente i soldati gli hanno mostrato una stazione di polizia ed una pompa idraulica. Mahmoud ha chiesto della sua barca, ma i soldati gli hanno detto che per riavere la sua barca deve rivolgersi ad un avvocato. I soldati sanno benissimo che i pescatori non hanno i soldi per poter permettersi un avvocato e neanche le spese per affrontare un processo. Dopo l'interrogatorio, che e' durato 30-40 minuti, Mahmoud e' stato bendato di nuovo. Dopo circa 15 minuti, i soldati hanno ammanettato anche le gambe dei pescatori, li hanno portati in una automobile della polizia e li hanno trasportati ad Erez, dove i due pescatori sono stati rilasciati senza soldi. I pescatori avevano 100 skhekels, soldi che avevano guadagnato con a la vendita del pesce il giorno precedente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo chiesto ai due pescatori cosa pensassero del nuovo limite di 6 miglia nautiche imposto da Israele. Ci hanno spiegato che è un buon passo, ma che a livello economico non c'è nessun cambiamento, fatta eccezione per il periodo della pesca delle sardine. Sulle 8 miglia infatti c'è una barriera rocciosa che impedisce l'ingresso ai pesci più grandi, per cui i pescatori dovrebbero pescare oltre le 8 miglia nautiche dalla costa. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
I soldati israeliani hanno confiscato la barca dei due pescatori ed anche le reti, che erano nuove. </div>
<div style="text-align: justify;">
"Questa barca era la principale fonte di guadagno per noi", ci ha detto Mahmoud.</div>
<div style="text-align: justify;">
Entrambi sono spostati ed hanno entrambi un figlio. Vivono insieme ai loro genitori ed al resto della famiglia, che conta in tutto 13 membri. Tutta la loro famiglia dipende dall'attivita' della pesca. Ora solo suo padre e suo fratello possono pescare con un'altra barca.</div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo chiesto a Mahmoud se vuole lasciare un messaggio ai nostri paesi. "Vorremmo di nuovo la nostra barca. Vorremmo che la marina militare israeliana cessi gli attacchi. Chiediamo alle persone dei vistri paesi di forzare il governo israeliano ad aprire il mare, a lasciarci pescare".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Bisogna notare che l'attacco è avvenuto entro le 3 miglia nautiche dalla costa.</div>
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<div style="text-align: justify;">
Israele ha progressivamente imposto restrizioni ai pescatori palestinesi sull'accesso al mare. Le 20 miglia nautiche stabilite sotto gli accordi di Jericho nel 1994 tra Israele e l'Organizzazione di Liberazione della Palestina (OLP), sono state ridotte a 12 miglia sotto l'Accordo Bertini nel 2002. Nel 2006, l'area acconsentita alla pesca è stata ridotta a 6 miglia nautiche dalla costa. A seguito della offensiva militare israeliana "Piombo Fuso" (2008-2009) Israele ha imposto un limite di 3 miglia nautiche dalla costa, impedendo ai palestinesi l'accesso all' 85% delle acque a cui hanno diritto secondo gli accordi di Jericho del 1994.</div>
<div style="text-align: justify;">
Gli accordi raggiunti tra Israele e la resistenza palestinese dopo l'offensiva militare israeliana di novembre 2012, "Pilastro di Difesa", hanno acconsentio ai pescatori di Gaza di raggiugere nuovamente le 6 miglia nautiche dalla costa. Nonostante questi accordi, la marina militare israeliana non ha cessato gli attacchi contro i pescatori di Gaza, anche all'interno di questo limite. A Marzo 2013, Israele ha imposto nuovamente un limite di 3 miglia nautiche dalla costa, affermando che tale decisione era stata presa a seguito dell'invio di alcuni razzi palestinesi verso il sul di Israele. Mercoledi' 22 maggio, le autorità militari israeliane hanno diffuso attraverso alcuni media la decisione di estendere nuovamente il limite a 6 miglia nautiche dalla costa. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<div style="text-align: justify;">
Ci uniamo all'appello dei pescatori e chiediamo ai nostri governi di pressare Israele affinché smetta di attaccare ed arrestare i pescatori palestinesi e perché consenta loro di pescare liberamente.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgK67tNtv8WNwRa4A7S08Nn5BEWXU2H-md8W6iEZnIULjSMC0Jk_GaOkxm5Vy7KkReCSbEh73zsHsBnhPV259V9vHTPieEtvhHjXjdKFmT9Sz6xR1XEg3hhrwvG9QP5MY9upNGs3y8VbLA/s1600/DSC_0003.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="247" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgK67tNtv8WNwRa4A7S08Nn5BEWXU2H-md8W6iEZnIULjSMC0Jk_GaOkxm5Vy7KkReCSbEh73zsHsBnhPV259V9vHTPieEtvhHjXjdKFmT9Sz6xR1XEg3hhrwvG9QP5MY9upNGs3y8VbLA/s400/DSC_0003.JPG" width="400" /></a></div>
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Rosa Schianohttp://www.blogger.com/profile/16375555267263935336noreply@blogger.com0