venerdì 23 novembre 2012

Ottavo giorno di guerra e tregua - Operation Pillar of Cloud - 21 novembre 2012

Ottavo giorno di guerra. 21 novembre 2012.

Gli attacchi aerei su case, automobili, strade,edifici civili e strutture del governo sono proseguiti durante tutta la giornata.

Durante la notte, verso le 00.45, attacchi aerei hanno colpito una stazione di polizia al centro di Khan Younis, a sud della Striscia di Gaza, distruggendola e danneggiando una moschea, alcune abitazioni ed una clinica. Sei civili, incluso due bambini, sono rimasti feriti.

Inoltre, sempre in nottata, a nord della Striscia di Gaza, l'esercito israeliano ha sparato colpi di artiglieria al confine tra la Striscia di Gaza ed Israele danneggiando l'ospedale di Beit Hanoun.

Verso le 02:00 del mattino, aerei israeliani hanno sparato missili sul complesso governamentale di  Abu Khadra, al centro di Gaza City, distruggendolo. Molte abitazioni vicine, negozi, banche e due uffici stampa sono stati danneggiati.

Inoltre, al primo mattino, aerei israeliani hanno bombardato il ponte di Al-Sikka, che collega il campo rifugati di Nuseirat ed il villaggio di Al-Mughraqa village, ed il ponte sulla costa che collega Gaza city con l'area centrale della Striscia di Gaza. 
I ponti sono stati distrutti e la Striscia di Gaza è stata così divisa in due parti.

Verso le 06:00, aerei israeliani hanno bombardato la casa della famiglia al-Hadidi, ad ovest del campo rifugiati di Nussairat.

Verso le 08:20, aerei israeliani hanno bombardato una casa appartenente ad Akram Hussein Abu Khaled, nel villaggio Al-Zawaida. Tre civili sono rimasti feriti.

Verso le 09:00, un drone israeliano ha lanciato un missile vicino la fattoria della famiglia Dabbour, in Jabalia, a nord di Gaza. Un giovane di 23 anni, Mustafa Abu Hmaidan, è stato ucciso.


Verso le 11:00, un aereo israeliano ha sparato un missile su un membro dellea resistenza palestinese, Fares Msnour Ahled Asbaita, 25 anni, nell'area di Shijiaia, uccidendolo.


Verso le 12:10, un drone israeliano ha attaccato un gruppo della resistenza palestinese nell'area di Beit Lahia,  a nord della Striscia di Gaza, uccidendone uno, Mohammed Adnan al-Ashqar, 22 anni.

Verso le 12.20, un aereo israeliano ha sparato un missile su civili palestinesi che stavano raccogliendo olive nell'area di Abu Nasser, nel villaggio di Abassan, ad est di Khan Younis, uccidendo due persone, tra cui una ragazzina: Ibrahim Mahmoud Nasser Abu Nasser, 80 anni e sua nipote Amira, 14 anni. 
Il figlio Mohammed, 40 anni, è rimasto ferito.

Verso le 13:00, aerei israeliani hanno colpito con quattro missili lo stadio di Al-Yarmouk in Gaza City.

Verso le 14:00, un aereo israeliano ha lanciato un missile su Nafaq street, a nord di Gaza city, uccidendo Mamhoud Atiya Abdul Raziq Abu Khousa, 13 anni.

Verso le 14:10, un drone israeliano ha colpito il giardino di un'abitazione appartenente a Talal Saadi al-Assali, 48 anni, nell'area di Jabalya.  Al-Assali, 48 anni, è stato ucciso con suo figlio Ayman, 19 anni, e sua figlia Abeer, 12 anni. 

Verso le 13.40, un attacco aereo ha colpito un gruppo della resistenza uccidendone due membri in Shijaia.

Verso le 15:00, un aereo israeliano ha lanciato un missile sull'ufficio stampa di Al-Jeel, al settimo piano del Neima building, in zona Remal, al centro di Gaza city.  Un bambino di 2 anni, Abdul Rahman Majdi Ramadan Naeem, è stato morto.

Verso le 16:30, un drone israliano ha sparato un missile su un gruppo di civili in al-Salatin street in Beit Lahia, uccidendo una persona, Fadi Mousa Sameer al-Qatanani, 29 anni, e ferendone altre 6, incluso due bambini. 

Verso le 17.00, un drone israeliano ha attaccato membri della resistenza in Tal al-Zatar nell'area di Jabalia, uccidendone uno, Ibrahim Mohammed Shihada, 23 anni

Verso le 17:20, un drone israeliano ha sparato 2 missili su un'abitazione appartenente a Naeem Abdul Hadi Kabaja, 48 anni, ad ovest di Jabalya.  Tre civili, incluso due bambini, sono rimasti feriti. 

Verso le 18:30, un aereo militare israeliano ha lanciato un missile su due civili che stavano camminando nel villaggio di Shouka, ad est di Rafah.  I due civili uccisi sono: Mohammed Kamel Abu Edwan, 18 anni e Abdullah Talaat Ibrahim, 18 anni.

Verso le 18:50 arriva in ospedale un bambino ferito, Nabil Abu Saud, 3 anni. Nabil è rimsato ferito in un attacco aereo in Uahad street in Gaza city. La porta della sua abitazione ha tagliato gli ha amputato il dito al momento dell'esplosione.







 Nabil Abu Saud, 3 anni


Nel pomeriggio arriva anche in ospedale un uomo ferito, Naim Kabaja, 42 anni, direttore di un'associazione per bambini sordi. Il nome dell'Associazione è Aftaluna.

Naim Kabaja, 42 anni


Verso le 19:30, un attacco aereo in Deir El Balah, al centro della Striscia di Gaza, ha ucciso Nader Yousef Abu Mughassib, 14 anni.


Verso le 19:45, un aereo israeliano ha sparato un missile su un gruppo della resistenza palestinese, uccidendone un membro, Mohammed Abdul Rahman Aayesh, 34 anni, in Sheikh Radwan.

Verso le 20.30, un altro bambino ferito arriva in ospedale. Obaid Bolbod, 5 anni. Ha riportato frattura al braccio. 

Obaid Bolbod, 5 anni


Successivamente, un padre porta in ospedale una bambina ferita. Inas Al Jamal, 9 mesi, rimasta ferita in un bombardamento in Sheikh Radwan. La piccola è stata colpita da frammenti alla testa.


Inas Al Jamal, 9 mesi

Sul suo cappottino, ancora il sangue. Sulla fronte uno dei segni delle ferite.

Inas Al Jamal, 9 mesi, con il padre






I bombardamenti israeliani sono proseguiti fino alle 21:10-15 di sera, nonostante la tregua fosse stato annunciato che la tregua sarebbe iniziata alle 21.00.

Durante gli otto giorni di guerra, nessun posto era al sicuro nella Striscia di Gaza.
Gli aerei militari israeliani hanno bombardato abitazioni di civili, distruggendole completamente, edifici del governo, stazioni di polizia, moschee, scuole, ospedali, cliniche, strade, ponti. Gli attacchi sono avvenuti in aree densamente popolate, ciò ha incrementato il numero dei civili feriti.
Inoltre l'esercito israeliano ha bombardato anche il porto di Gaza city e tutta la costa, distruggendo barche dei pescatori, ed  il loro materiale, fra cui reti, le stanze dei pescatori ed uffici della sicurezza del porto.

Inoltre, l'esercito israeliano ha ucciso intenzionalmente e direttamente giornalisti e bombardato gli uffici stampa e dei media palestinesi ed internazionali, uccidendo 3 giornalisti e ferendone 12.

Intere famiglie sono state uccise, come i membri della famiglia Al Dalu.
164 al momento il numero dei morti, la maggior parte civili.
Più di 1000 sono i feriti, la maggior parte donne e bambini.

Più di 1300 attacchi aerei, a cui si aggiungono i colpi di artiglieria da terra e gli attacchi da parte della marina militare israeliana dal mare.



Nella stessa giornata, durante la mattina, ho fatto visita alle famiglie raccolte nelle scuole dell'Unrwa in Gaza city. Migliaia di persone dal nord della Striscia di Gaza si sono riversate nelle scuole di Gaza city per sfuggire ai bombardamenti.
Questa famiglie provengono dalle zone di Beit Lahia, Beit Hanoun e Jabalia.
Hanno ricevuto coperte, materassi e cibo.
Ogni classe ha raccolto circa 30 - 40 persone.
Una di queste scuole, chiamata "Gaza giadida", ha raccolto 1900 persone.

"Ricordiamo ancora l'ultima guerra, non possiamo dimenticarne l'immagine. Vogliamo la pace", dice una delle persone all'interno della scuola.
Ancora, Sharifa, una giovane donna, afferma: "Siamo venuti qui per scappare alla guerra, ma non possiamo restare in questa scuola, speriamo di tornare presto alla nostra casa".





famiglie raccolte nelle scuole dell'Unrwa durante i bombardamenti


famiglie raccolte nelle scuole dell'Unrwa durante i bombardamenti







Fathma Al Sultan, 92 anni


All'esterno della scuola, il corpo dell'auto su cui viaggiavano i due giornalisti uccisi il giorno precedente.
L'aviazione militare israeliana ha bombardato quest'auto accanto alla scuola dell'Unrwa.




Durante le notte le persone sono uscite in strada a celebrare l'inizio della tregua. La speranza è che le condizioni con cui si è giunti a questa tregua siano rispettate e che la gente di Gaza possa finalmente rivivere in pace ed inizi un processo di riconoscimento dei diritti che spettano al popolo palestinese.
La mia speranza è anche che questi crimini contro l'umanità non finiscano nel dimenticatoio né passino inosservati. Quei piccoli corpi senza vita tornano nella mia mente al ritmo dei bombardamenti che mi sembra di sentire nonostante siano terminati.
Che non si dimentichi, che se ne continui a parlare. 

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