Questa mattina noi dell' International Solidarity Movement insieme al Beit Hanoun Local Initiave e ad altri ragazzi di Gaza, siamo andati a manifestare, come ogni settimana, al confine di Beit Hanoun, a nord della Striscia di Gaza.
Siamo entrati nella così detta No go zone, l'area imposta da Israele che inizia a 300 metri dal confine.
Abbiamo camminato e cantato canzoni di libertà, un cellulare a cui era attaccato un megafono faceva da stereo.
E' il turno di Bella ciao... immancabile nelle nostre manifestazioni. Immancabile, eppure, ogni volta che sento i ragazzi di Gaza cantare la nostra Bella ciao, l'effetto è sempre lo stesso. E' sempre come se fosse la prima volta. E mi riempie il cuore, e mi sento allo stesso tempo vicina a casa. L'effetto di una canzone che ci unisce.
Ad un certo punto però, i soldati israeliani hanno iniziato a sparare, a terra ed in aria. Hanno sparato consecutivamente per circa 7 minuti.
Allo stesso tempo ascoltavamo il cingolio forte dei carrarmati provenire da dietro il muro di separazione.
Non ce ne siamo andati, abbiamo proseguito con una farming action riuscendo a coltivare la terra vicina a circa 250 mt dal confine.
Con entusiasmo i ragazzi muniti di secchi cospargevano di semi la terra. Io e Nathan, altro attivista dell'ISM, ci siamo alternati sul trattore. C'era anche chi, inginocchiato, pregava, c'era chi guardava assorto il confine.
Infine, stavamo per andare via contenti quando un velo triste ha coperto la nostra soddisfazione. Una telefonata ci ha comunicato che un ragazzo di 14 anni era ferito in ospedale, gli avevano sparato, in prima mattinata, lì in Beit Hanoun. Dovevamo andare in ospedale.
Sulla terra arata, un cartello posto dai giovani di Gaza, cita: "I semi della resistenza per la pace"
Ed ora, su quella terra che ha visto morte e distruzione, resto in attesa di vedere il grano germogliare.
manifestazione in Beit Hanoun
manifestazione in Beit Hanoun
farming action in Beit Hanoun
farming action in Beit Hanoun
Siamo entrati nella così detta No go zone, l'area imposta da Israele che inizia a 300 metri dal confine.
Abbiamo camminato e cantato canzoni di libertà, un cellulare a cui era attaccato un megafono faceva da stereo.
E' il turno di Bella ciao... immancabile nelle nostre manifestazioni. Immancabile, eppure, ogni volta che sento i ragazzi di Gaza cantare la nostra Bella ciao, l'effetto è sempre lo stesso. E' sempre come se fosse la prima volta. E mi riempie il cuore, e mi sento allo stesso tempo vicina a casa. L'effetto di una canzone che ci unisce.
Ad un certo punto però, i soldati israeliani hanno iniziato a sparare, a terra ed in aria. Hanno sparato consecutivamente per circa 7 minuti.
Allo stesso tempo ascoltavamo il cingolio forte dei carrarmati provenire da dietro il muro di separazione.
Non ce ne siamo andati, abbiamo proseguito con una farming action riuscendo a coltivare la terra vicina a circa 250 mt dal confine.
Con entusiasmo i ragazzi muniti di secchi cospargevano di semi la terra. Io e Nathan, altro attivista dell'ISM, ci siamo alternati sul trattore. C'era anche chi, inginocchiato, pregava, c'era chi guardava assorto il confine.
Infine, stavamo per andare via contenti quando un velo triste ha coperto la nostra soddisfazione. Una telefonata ci ha comunicato che un ragazzo di 14 anni era ferito in ospedale, gli avevano sparato, in prima mattinata, lì in Beit Hanoun. Dovevamo andare in ospedale.
Sulla terra arata, un cartello posto dai giovani di Gaza, cita: "I semi della resistenza per la pace"
Ed ora, su quella terra che ha visto morte e distruzione, resto in attesa di vedere il grano germogliare.
manifestazione in Beit Hanoun
manifestazione in Beit Hanoun
farming action in Beit Hanoun
farming action in Beit Hanoun
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