domenica 22 dicembre 2013

Escalation di attacchi da terra, un civile ucciso ed altri 7 feriti

Nel primo pomeriggio di venerdì 20 dicembre 2013, le forze israeliane di occupazione hanno ucciso un ragazzo di 27 anni, Odah Jihad Hamad, e ferito suo fratello Raddad, di 22 anni, a nord di Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza. Il Palestinian Center for Human Rights riporta che le forze israeliane  hanno aperto il fuoco direttamente sui due civili nonostante fosse chiaro che i due stessero raccogliendo acciaio e plastica dalla discarica vicino la barriera di separazione. Raddad ha riportato al Pchr che era andato alla discarica con suo fratello Odah verso le 12.00. Verso le 15.30, le forze israeliane hanno aperto il fuoco ed un proiettile ha colpito Odah alla testa. Raddad, ha detto di aver cercato di raggiungere suo fratello ma le forze israeliane hanno sparato ferendolo alla mano destra. E' scappato ed ha cercato di chiamare la Palestine Red Crescent Society per chiedere un'ambulanza. L'ambulanza è arrivata con ritardo solo alle 16.15 quando ha ottenuto il coordinamento attraverso della Croce Rossa Internazionale. Odah è stato trasportato al Beit Hanoun hospital dove è morto poco dopo. 

Inoltre, sempre nel pomeriggio, due ragazzi palestinesi sono stati feriti dal fuoco dell' esercito israeliano vicino il cimitero ad est di Jabalia, a nord di Gaza city.  I tre feriti, Mohammad Hammouda Ayoub (23 anni), Dya Ahmad Al Natour (17 anni), e Ali Hasan Khalil (20) ,  sono stati trasportati al Kamal Odwan hospital.

Mohammad Hammouda Ayoub, 23 anni

Mohammed lavora in un negozio che vende carbone nei pressi del cimitero ad est di Jabalya, a nord della Striscia di Gaza. Mohammed ci ha raccontanto che, terminato il suo turno di lavoro, verso le 11.30, si stava allontanando quando ha visto un gruppo di ragazzi avvicinarsi al suo negozio. Ha chiesto loro di andare via, poi i soldati hanno iniziato a sparare. Questo posto si trova accanto al confine, e, soprattutto il venerdì, i ragazzi si recano lì per lanciare pietre contro i soldati. Le forze militari israeliane senza esitazione iniziano a sparare. Giovani palestinesi rimangono feriti così ogni settimana o ogni due settimane in questa zona.
Mohammed è stato colpito da un proiettile alla gamba destra. I ragazzi sono scappati. Mohammed è rimasto a terra 15 minuti prima che qualcuno arrivasse ad aiutarlo. L'ambulanza non poteva raggiungere il posto, un ragazzo in moticicletta ha preso Mohammed e l'ha trasportato all'ambulanza che aspettava vicino la moschea Abu Baker. Il negozio dove lavora Mohammed dista circa 600 mt dalla barriera di separazione. Mohammed pensa che gli spari provenivano da una delle torri di controllo poste lungo il confine, all'interno delle quali ci sono mitragliatrici automatiche.
Mohammed ci ha mostrato il proiettile che i dottori hanno estratto dalla sua gamba, si tratta di un proiettile 250mm. Il proiettile ha causato una frattura e si era spostato all'interno dell'arto. 
I dottori hanno posto un fissatore esterno. Dovrà tenerlo per 6 mesi.
La famiglia di Mohammed, del campo rifugiati di Jabalia, è composta da 11 persone. Mohammed è l'unico  membro della famiglia che ha un lavoro stabile. Suo padre lavora saltuariamente. Mohammed guadagnava 30 shekels al giorno (circa 6 euro). Ci ha detto che, a causa della mancanza di lavoro, sarebbe disposto ad accettare qualsiasi paga.
Gli altri due ragazzi rimasti feriti hanno riportato ferite minori agli arti inferiori e sono stati rilasciati dall'ospedale. 

Foto del proiettile estratto dall'arto di Mohammed


Inoltre, sempre nel pomeriggio, due ragazzi sono stati feriti ad est del villaggio di Khuza'a, a sud della Striscia di Gaza. I due feriti, Omar Sobh Qudaih, 21 anni, e Abd Halim Alnaqa, 23 anni, sono stati trasportati all' European hospital. Omar ci ha detto che verso le 14.30 stavano raccogliendo fave a circa 500 metri di distanza dalla barriera di separazione. Il proiettile non è entrato, ha colpito la sua gamba di striscio. Ha bisogno di antibiotici e necessita di cambiare le fasciature. 

la ferita di Omar Sobh Qudaih


Il giorno successivo, sabato mattina, alle 7.30 circa, soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro contadini e lavoratori vicino il confine in Khuza'a, a sud della Striscia di Gaza. Un contadino è stato ferito alla gamba, Ismael Al Najjar, 21 anni. Eravamo appena arrivati sul posto per svolgere la quotidiana attività di interposizione quando abbiamo trovato l'ambulanza che stava andando  a recuperare Ismael.
Ismail pensa che i proiettili siano stati sparati dalle torri di controllo. Ismail ci ha detto che si trovava con altri due lavoratori a circa 600 mt dal confine e che stava camminando verso il suo allevamento di polli. Il proiettile ha colpito la sua gamba di striscio. Un infermiere ci ha detto che le sue condizioni sono stabili.

Domenica mattina in un gruppo di internazionali abbiamo accompagnato i contadini nelle loro terre in Khuza'a, nel sud della Striscia di Gaza. Le forze israeliane hanno aperto il fuoco contro di noi ed i contadini che stavano arando la terra con due trattori.
Qui un video:




Gli accordi per il cessate il fuoco del 21 novembre 2012 hanno stabilito che le forze militari israeliane devono "astenersi dal colpire i residenti nelle aree lungo il confine" e "cessare le ostilità nella Striscia di Gaza, via terra, via mare e via aria, compreso le incursioni e le uccisioni mirate." 
Tuttavia attacchi militari israeliani via terra e via mare si sono susseguiti a partire dal giorno successivo al cessate il fuoco, ed aerei militari israeliani hanno sorvolato costantemente il cielo della Striscia di Gaza. Otto civili sono stati uccisi nella Striscia di Gaza dalla fine dell'offensiva militare "Pilastro di Difesa" e più di 130 sono i civili feriti.
Questi attacchi contro la popolazione civile di Gaza continuano ad avvenire nel silenzio internazionale.


1 commento:

Anonimo ha detto...

... nel silenzio internazionale, ed ancor peggio: quando se ne parla i fatti vengono rappresentati come "difesa di Israele da attacchi palestinesi"
Nel silenzio totale è caduta anche la condanna del Tribunale mora, KLWCT, Tribunale per i crimini di guerra, che ha condannato Israele per genocidio- Un brano della sentenza

" Colpevoli, stato di Israele e generale Amos Yaron, di complicità nell’uccisione di massa dei Profughi Palestinesi a Sabra e Chatila, configurati come genocidio e crimini contro l’umanità.
In particolare per le argomentazioni della Difesa sul lancio di razzi palestinesi verso il territorio israeliano, che in alcuni casi hanno colpito dei civili, il Tribunale riconosce trattarsi di -----reazioni difensive dovute agli attacchi dell’esercito di Israele.---
Il Tribunale procederà a iscrivere Israele e il generale Yaron nel Registro dei Criminali di guerra del KLWCT e trasmetterà gli atti del processo alla Corte Penale internazionale. Raccomanda, inoltre, la massima pubblicità a livello mondiale della sentenza emessa e ricorda che la prevenzione del genocidio è jus cogens. Diritto vincolante."""
Il riassunto del processo qui - non esistono che io sappia altre riscostruzioni in italiano, come il Tribunale chiede si cerchi di dare pubblicità
http://mcc43.wordpress.com/2013/11/25/klwct-sentenzia-israele-e-yaron-colpevoli/

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