Ieri mattina, intorno alle 7.00, carroarmati e bulldozers israeliani hanno fatto incursione in territorio palestinese nell'area centrale della Striscia di Gaza, ad est dei campi profughi di Burej e di Maghazi. I mezzi militari hanno spianato terreni agricoli palestinesi e soldati hanno sparato ininterrottamente anche verso case dei civili.
Una donna di 50 anni è stata ferita da un proiettile nel campo di Bureij ed è stata trasportata all'Aqsa Martyrs hospital e rilasciata dopo trattamento.
Sono andata a farle visita nella sua abitazione in una zona chiamata "Maqbula", in Bureij camp.
Turquia Mohammed Faleh al Hasanat, appartenente ad una famiglia di beduini, aveva avvertito sin dal mattino gli spari dei soldati israeliani al confine, "era una pioggia di spari", ha detto. C'erano carro armati e jeeps. E' andata al piano superiore della sua abitazione per chiedere ai bambini della famiglia di scendere al piano inferiore. Verso le 8:00-8:15 è uscita in balcone per prendere i vestiti stesi. "Quando il proiettile mi ha colpito non ho sentito dolore, poi ho trovato il mio braccio sanguinante", ha continuato a raccontare Tuquia.
E'stata colpita da un proiettile esplosivo, il cosiddetto proiettile dum dum, il cui uso è ritenuto illegale dalla legge internazionale. Come riferisce il report rilasciato dall'ospedale, il proiettile ha provocato una frattura e diversi frammenti di proiettile sono ancora all'interno dell'arto.
"Quando ho visto il sangue, ho iniziato a gridare, - ha proseguito Turquia - i miei familiari non sapevano cosa fare, non ci sono taxi in questa zona". E'stata trasportata in motorino fino a raggiungere un'automobile che l'ha poi condotta in ospedale.
I dottori hanno pulito la ferita, le hanno fatto iniezione di anestetico, hanno estratto alcuni frammenti dal suo braccio. Dovrà recarsi nuovamente in ospedale nei prossimi giorni.
La sua famiglia è composta da 24 persone, Turquia ha 8 figlie e 6 figli, alcuni dei quali sposati e con bimbi.
Un suo nipotino, Rayab, 2 anni, non fa altro che raccontare quello che è successo a tutte le persone che gli rivolgono la parola, non fa altro che raccontare che sua nonna è stata ferita dagli israeliani.
Sono uscita in giardino con una delle figlie di di Turquia, il piccolo Rayab ci ha seguito e gridava "yahud, yahud!", indicando con un dito un punto indefinito, come traumatizzato, spaventato dal fatto che potessero arrivare spari dei soldati da un momento all'altro.
Ieri mattina sono risultate ferite altre tre persone, membri della resistenza palestinese.
Il braccio armato del Pflp, le brigate Abu Ali Mustafa, hanno risposto alle incursioni israeliane colpendo con un missile un carro armato israeliano ed un sito dell'aviazione israeliana ad est di Al Bureij camp verso le 9.00 del mattino. In un comunicato hanno ribadito il diritto alla resistenza all'occupazione a alle aggressioni israeliane, affermando che resteranno occhio vigile a protezione del paese e dei cittadini.
report rilasciato dall'ospedale
radiografia dove è possibile vedere il foro provocato dal proiettile sul braccio destro
2 commenti:
Volevo soltanto porGerti i miei più sentiti ringraziamenti, per tutto ciò che fai per il popolo palestinese e per il mondo, ti ammiro molto. Mi chiamo Raffaele, di Napoli anch'io, sono uno scrittore emergente, ho sentito il bisogno di associarmi al tuo blog e condividerlo nel pieno delle mie potenzialità, per quanto possa esserti d'aiuto comunicherò i tuoi articoli tramite il mio blog, allorchè quanta più strada c'è da fare tanto meglio è incamminarsi da subito.
Un piccolo aiuto è sempre un grande aiuto!
(E. Hemingway)
Con affetto,
Lello www.humanworldhw.blogspot.com
Continua a informarci e ad informare.
Grazie mille
Mike
Posta un commento