domenica 15 dicembre 2013

Raccoglieva patate, un giovane palestinese ferito dal fuoco israeliano

Mohammed Rafiq El Shanbary, 17 anni


Questa mattina un giovane palestinese è rimasto ferito dal fuoco israeliano in Beit Lahia, a nord della Striscia di Gaza. 

Mohammed El Shanbary, 17 anni, stava raccogliendo patate in un terreno agricolo in Beit Lahia, a nord della Striscia di Gaza. "Sono andato a lavoro alle 9.00 del mattino, dopo circa 30 minuti i soldati hanno iniziato a sparare", ci ha raccontato Mohammed. 
Mohammed si trovava con un altro lavoratore ed il proprietario del terreno, a circa 500 mt di distanza dal muro che separa la Striscia di Gaza dai territori che Israele ha occupato nel 1948, tra Beit Lahia ed il villagio beduino. 
Mohammed e suo padre Rafiq pensano che i proiettili siano stati sparati dalle torri di controllo disposte lungo il confine, all'interno di cui si trovano mitragliatrici automatiche. 
Un proiettile ha ferito Mohammed alla tibia sinistra. Mohammed ha perso i sensi, il proprietario del terreno ha chiamato suo padre chiedendo di chiamare un'ambulanza. L'ambulanza ha trasportato Mohammed al Kamal Odwan hospital.

Il proiettile è entrato ed uscito dalla tibia provocando una frattura. Mohammed sarebbe stato poi operato mezz'ora dopo la nostra visita. Il dottore ci ha detto che avrebbero inserito un fissaggio in platino all'interno della gamba. 

Mohammed aveva iniziato a lavorare nei campi un mese fa. Il lavoro dipende dalle stagioni del raccolto.
Suo padre non ha un lavoro stabile, quindi Mohammed ed il suo fratello maggiore di 21 anni lavorano per aiutare l'intera famiglia composta da 10 persone. 
Mohammed può guadagnare dai 25 ai 40 shekels giornalieri, dipende da quante casse di patate raccoglie. Per una cassa di patate guadagna 2 shekels. 

"Prima sparavano solo per spaventarci, non direttamente sui nostri corpi", ci ha detto Mohammed.
"Noi lavoriamo solo per poter comprare il pane per la nostra famiglia, e loro ci colpiscono", ci ha detto suo padre Rafiq.

Gli accordi per il cessate il fuoco del 21 novembre 2012 hanno stabilito che le forze militari israeliane devono "astenersi dal colpire i residenti nelle aree lungo il confine" e "cessare le ostilità nella Striscia di Gaza, via terra, via mare e via aria, compreso le incursioni e le uccisioni mirate." 
Tuttavia attacchi militari israeliani via terra e via mare si sono susseguiti a partire dal giorno successivo al cessate il fuoco, ed aerei militari israeliani hanno sorvolato costantemente il cielo della Striscia di Gaza. Sette civili sono stati uccisi dalla fine dell'offensiva militare "Pilastro di Difesa" e più di 130 sono i civili feriti.
Questi attacchi contro la popolazione civile di Gaza continuano ad avvenire nel silenzio internazionale.


Radiografie su cui appare la frattura alla tibia 



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