mercoledì 27 giugno 2012

Nuova udienza del processo per il rapimento e l'uccisione di Vik Arrigoni

Questa mattina, presso la corte militare di Gaza city,  si è svolta una nuova udienza del processo per il rapimento e l'uccisione di Vittorio Arrigoni.

Siamo entrati nell'aula del tribunale verso le 11.10 del mattino. Dopo una prima udienza relativa ad un altro caso, la nostra udienza è iniziata alle 11.30

La Pubblica Accusa ha iniziato il suo discorso citando una frase del Corano riportante che i musulmani devono salvare la vita delle persone delle altre religioni, se queste persone non combattono contro i musulmani. La Pubblica Accusa ha specificato che Vittorio combatteva al fianco del popolo palestinese, al fianco dei musulmani, pur non essendo musulmano. "E'una vergogna il crimine che è stato commesso e va contro lo stesso Islam", continua la Pubblica Accusa. 
La Pubblica Accusa ha poi riferito alla corte di aver consegnato tutti i documenti, secondo cui gli imputati sono coinvolti nel rapimento e nell'uccisione di Vittorio, e che a prova della loro colpa vi è anche l'interrogatorio che è stato fatto loro. La Pubblica Accusa ha così riportato a voce gli interi interrogatori fatti ai tre imputati Tamaer Hasnasnah, Mahmoud Salfiti e Khader Jram. 
La cosa più importante venuta fuori, continua la Pubblica Accusa, è che il responsabile dell'uccisione è stato Abdel Rahman Breizat che era venuto a Gaza con la delegazione giordana "Shirian Al Hiaa". Quando Breizat è arrivato a Gaza, ha iniziato a preparare ciò che voleva fare, in colaborazione con Bilal Omari.


La Pubblica Accusa ha riportato così i dettagli del rapimento e dell'uccisione.

La Pubblica accusa ha poi riportato l'interrogatorio di Mahmoud Salfiti. Salfiti aveva dichiarato di aver conosciuto Breizat dall'inizio sin da quando quest'ultimo era entrato a Gaza. Salfiti, Breizat ed Bilal Omari avevano deciso di rapire un internazionale e di chiedere al governo il rilascio del salafita Hisham Al Sa'idni e degli altri salafiti arrestati dal governo.
Infine la Pubblica Accusa ha riportato l'interrogatorio di Khader Jram, al quale gli altri avevano chiesto l'orario in cui Vittorio usciva di casa.

La Pubblica Accusa ha poi riferito di aver preso il laptop di Hasasnah e di aver girato un video ai tre imputati durante l'interrogatorio. Inoltre è stato girato anche un video all'interno dell'abitazione quando Vittorio è stato trovato. Il proprietario dell'appartamento che hanno utilizzato si chiama Khader Bahr.
La Pubblica Accusa ha specificato che la difesa non ha presentato nulla contro questi documenti. La difesa "afferma che Hasasnah e Jram non erano lì al momento dell'uccisione - continua la Pubblica Accusa - ma solo rapire Vittorio e colpirlo sono due azioni importanti e gli imputati lo sapevano, sapevano della gravità delle loro azioni. Anche chiamare il governo chiedendo di rilasciare i salafiti è stato un grande sbaglio". La Pubblica Accusa cita anche Omar Abu Ghoula, a piede libero perché accusato di reati minori, e probabilmente scappato in Egitto. La Pubblica Accusa riferisce che Abu Ghoula aveva ospitato gli imputati a casa propria offrendogli protezione sapendo che avevano commesso un omicidio, quindi anche lui ha partecipato al reato quanto loro.

Infine la Pubblica Accusa ha chiesto alla corte il massimo della pena per i 3 imputati.

A questo punto è intervenuta la difesa.
Un primo avvocato della difesa dichiara che Hasasnah e Salfiti hanno dichiarato il vero, affermando di aver partecipato al rapimento di Vittorio, ma non sapevano che Vittorio sarebbe stato ucciso. Secondo la difesa quindi i due non sarebbero colpevoli e ne ha chiesto il rilascio.
Un secondo avvocato della difesa ha dichiarato che Jram ha detto la verità e che ha riconosciuto il suo sbaglio. Secondo la difesa Jram non sapeva dell'uccisione, di cui è venuto a conoscenza solo tre giorni dopo, e  non si era recato nell'appartamento. L'avvocato ha chiesto quindi alla corte di rilasciare Jram.

Il capo della corte militare ha chiesto ai tre imputati in cella "Che cosa ci chiedete?"
Salfiti ha risposto "nulla". Hasasnah ha risposto "di rilasciarci, di perdonarci". Jram ha risposto "Io non ho fatto nulla, per favore perdonatemi".

Dunque, la Pubblica Accusa ha chiesto per gli imputati il massimo della pena.
La difesa ha chiesto il rilascio degli imputati.

La corte ha stabilito la prossima udienza per il 29 agosto, ma un avvocato della difesa è intervenuto dicendo che quel periodo corrisponde alle festività dell'"Eid" dopo il Ramadan, ed ha quindi chiesto una settimana di tempo.
La corte ha quindi stabilito la prossima udienza per il 5 settembre, e crediamo sarà di certo l'udienza finale in cui la corte, in base ai documenti ed alle dichiarazioni della Pubblica Accusa e della difesa, dichiarerà la propria decisione.











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